La proposta del Garante di Regione Lombardia, Elisabetta Aldrovandi, al workshop europeo
Bruxelles, 20 febbraio 2020 – “Una rete di Garanti e istituzioni europee per far sentire la voce di quella parte del mondo che ha ancora bisogno di emergere, di essere difesa e vista nei suoi bisogni essenziali di cura e protezione a fronte di offese subite: le vittime di reato”. La proposta è stata lanciata da Elisabetta Aldrovandi, Garante regionale per la tutela delle vittime di reato, intervenuta al primo incontro che oggi ha riunito a Bruxelles responsabili delle Authorities. Un momento importante e di alto profilo per condividere esperienze e best practice sul tema della difesa delle vittime di reato, aprendo lo sguardo sulle possibili nuove prospettive ed azioni, al termine del progetto VICToRIIA, progetto europeo che si rivolge alle Forze dell’Ordine, alle Organizzazioni di Supporto Vittime, agli Avvocati e all’Autorità Giudiziaria, al fine di garantire servizi di protezione e supporto di qualità alle vittime di reato e la più ampia diffusione delle pratiche.
“E’ molto importante che la Lombardia sia presente in un workshop di livello comunitario e condividere, con le tante strutture e istituzioni che si sono attivate per sostenere persone che hanno subito reati, progetti e obiettivi. Da anni mi batto in tutti gli àmbiti, sia istituzionali che mediatici, perché emerga il problema delle “vittime”, che si trovano deboli e disarmate ad affrontare le conseguenze di reati subiti, siano essi contro la persona o il patrimonio”.
In particolare, l’avvocato Aldrovandi ha sottolineato la “lungimiranza con cui l’Europa, con la Direttiva 29 del 2012, ha istituito norme minime in materia di diritti, assistenza e protezione delle vittime di reato. Sulla stessa scia si è mosso il Consiglio regionale della Lombardia che nel 2018 ha approvato la legge regionale con la quale, oltre ad istituire la figura della Garante, ha specificato una serie di azioni concrete per sviluppare e fortificare la rete a sostegno. Una deliberazione che rende giustizia ad un problema che è sentito in modo profondo e longitudinale da tutti, e che finora è rimasto un unicum tra le Regioni italiane”.
Di particolare importanza, le norme lombarde che promuovono l’accesso delle persone vittime di reato a trattamenti assistenziali e psicologici adeguati, creando una rete di collegamento territoriale tra le associazioni che operano a livello regionale; la promozione di politiche di prevenzione, protezione, sostegno, tutela, inserimento e reinserimento delle vittime, al fine di consentire percorsi di recupero dell'autonomia materiale e psicologica.
Per quanto riguarda la collaborazione con le autorità, l’avvocato Aldrovandi ha voluto ricordare le azioni per segnalare condotte offensive e lesive della dignità della persona e situazioni accertate di violazione dei diritti, la collaborazione con gli enti locali, le aziende per i servizi sanitari, le istituzioni scolastiche formative, e gli enti istituzionali in genere, nonché le associazioni e gli altri enti che a qualsiasi titolo operano a favore della tutela delle vittime. Inoltre, si è attivata per sollecitare una maggiore formazione e l'aggiornamento degli operatori dei servizi sociali, della polizia locale e degli operatori delle forze dell'ordine, attraverso intese specifiche con le autorità statali, portando la conoscenza dell’Authority sul territorio.
“Il ruolo di Garante per la tutela delle vittime di reato mi onora nel profondo del cuore – ha dichiarato Elisabetta Aldrovandi – non soltanto per la mia attività di volontariato in favore delle vittime che porto avanti da oltre dodici anni con la mia associazione, ma anche perché, essendo prima e unica Garante per le vittime di reato in Italia, devo impegnarmi per tracciare un solco che dovrà essere seguito dai Garanti che saranno eletti dopo di me nelle altre regioni italiane, affinché le vittime non abbiano mai vendetta, ma semplicemente giustizia”.
All’incontro hanno partecipato l'Assessore al Welfare, Terzo Settore, Creatività e Partecipazione Giovanile, Immigrazione del Comune di Mantova, Andrea Caprini, il professor Algimantas Čepas, Director, Center for Crime Prevention in Lithuania, la dottoressa Cezara David, Anti-discrimination Programme Manager, Center for Legal Resources, un rappresentante portoghese di APAV e, prima della chiusura, la dottoressa Katarzyna Janicka-Pawlowska, Team Leader, DG Justice European Commission e Levent Altan, Executive Director, Victim Support Europe.