Commissione Attività Produttive “a scuola” dai CFP bresciani

Quasi 8500 iscritti nell’anno formativo 2019/2020, 200 in più rispetto al 2018 e circa 2000 “prenotazioni” già registrate per il prossimo anno; circa 300 ragazzi recuperati in due anni dalla dispersione scolastica; una percentuale di ingresso nel mercato del lavoro davvero alta: l’85,2 % degli studenti trova un’occupazione entro sei mesi dal ricevimento dell’attestato e il 91% di loro decide di frequentare anche il quarto anno di studi. Sono alcuni dei numeri che certificano l’eccellenza del sistema di formazione professionale di Brescia e provincia, emersi questa mattina nel corso della visita della Commissione Attività Produttive, Istruzione, Formazione e Occupazione al CFP “Ok School” di via Reggio. Nel corso del sopralluogo, i commissari del Pirellone, prima di un giro nelle aule e nei laboratori, hanno avuto un lungo incontro con i 18 direttori delle scuole professionali del territorio, che da 2019 si sono riuniti in un Coordinamento per discutere ed elaborare progetti e iniziative comuni. Una collaborazione che nel 2019 ha dato vita anche a un portale web – www.cfpbrescia.eu – attraverso il quale è possibile avere una panoramica su tutta l’offerta pubblica di percorsi in Qualifica e Diploma Tecnico Professionale presenti in provincia.

 Nel corso della riunione, da parte i CFP, che hanno parlato per voce del loro coordinatore, Flavio Bonardi, hanno chiesto alla Regione un impegno per l’adeguamento delle risorse “non tanto – è stato spiegato – per avere più soldi, quanto per poter offrire ai ragazzi più opportunità, soprattutto a fronte dell’aumento delle iscrizioni”. Un’attenzione particolare, è stata avanzata anche a proposito del tema della dispersione scolastica, nei confronti del quale i CFP svolgono un ruolo importante, come confermano le statistiche, nel recuperare tante persone che altrimenti non raggiungerebbero alcun titolo di studio e verso la formazione tecnico-superiore (il cosiddetto quinto anno, ndr), per la quale è stato suggerito un cambio di passo, che possa ovviare al problema che i corsi IFTS (Istruzione e Formazione Tecnico Superiore, ndr) sono attivabili solo attraverso la partecipazione a un bando. Sarebbe invece importante, ha spiegato il segretario degli Enti di Formazione Paolo Rizzetti, “poter garantire alle famiglie che iscrivono i propri figli al primo anno di un CFP un percorso tecnico professionale di tre, quattro, cinque o sette anni. Questo valorizzerebbe l’intera filiera”.  Avanzata anche la richiesta di sburocratizzare alcune procedure per rendere più snello e funzionale il rapporto con le istituzioni.

Suggerimenti raccolti dagli esponenti di Palazzo Pirelli, che hanno assicurato l’impegno del Consiglio regionale. La Vice Presidente della IV Commissione Paola Romeo (Forza Italia), si è complimentata per “i risultati raggiunti e per il lavoro che i CFP svolgono ogni giorno, dal quale emerge – ha sottolineato – come in primo piano ci sia sempre il bene degli studenti”. La Presidente della Commissione Territorio e Infrastrutture Claudia Carzeri (Forza Italia), ha ricordato “di aver fortemente promosso l’incontro di oggi” e ha espresso un giudizio particolarmente positivo per l’operato del Coordinamento delle scuole professionali bresciane. “Parlare con una sola voce – ha evidenziato – non è facile, ma sicuramente aiuta nel rapporto con le istituzioni e con il mondo delle imprese. La Lombardia – ha fatto notare – è la Regione che più investe in formazione in Italia e occasioni come questa sono molto importanti per capire come migliorare”. In tema di risorse, ha aggiunto, “con l’autonomia che abbiano richiesto, potremmo rispondere ancora meglio alle esigenze del mondo della formazione”. Parole cui hanno fatto eco quelle del Consigliere Gabriele Barucco (Forza Italia), Vice Presidente della Commissione Ambiente e Protezione civile: “E’ stata una mattinata davvero formativa, molto importante per il nostro ruolo di legislatori. Non si possono fare buone leggi – ha osservato – se non si conoscono in maniera approfondita tematiche e problemi”.