Milano, 4 febbraio 2020 – Nella seduta pomeridiana di Consiglio regionale, sono state approvate tre mozioni sui seguenti temi: proposte sull’applicazione dell’accordo governativo che riguarda l’Assistente di studio Odontoiatrico (primo firmatario Claudia Carzeri, Forza Italia); diffusione delle biglietterie automatiche di Trenord su tutta le rete ferroviaria, comprese le stazioni periferiche (primo firmatario la Vice Presidente del Consiglio Francesca Brianza, Lega); riforma della prescrizione (primo firmatario Gianluca Comazzi, Forza Italia).
Rinviata a una prossima seduta l’elezione del Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza.
Sanità: rivedere i requisiti per gli Assistenti di Studio Odontoiatrico (ASO)
Approvata a maggioranza (44 voti a favore, 27 astenuti) la mozione, illustrata da Claudia Carzeri (Forza Italia) che invita Regione Lombardia a farsi portavoce in Conferenza Stato Regioni della necessità di rivedere i requisiti di accesso ai corsi per i lavoratori ASO (Assistente di Studio Odontoiatrico). L’obiettivo è quello di garantire i lavoratori, per la stragrande maggioranza donne, che hanno già maturato esperienza nel settore anche senza tutele contrattuali prima del 21 aprile 2018, data dell’entrata in vigore del decreto che individua la figura e il profilo professionale dell’ASO.
“Si tratta di un provvedimento molto importante e che nella sola Lombardia riguarda circa 800 donne – ha sottolineato Claudia Carzeri -. La mancata revisione dei requisiti rischia di penalizzare le professionalità acquisite sul campo negli ultimi 20 anni, escludendo dalla formazione lavoratrici esperte”.
Nel suo intervento l’Assessore alla Formazione, Melania Rizzoli, ha annunciato la convocazione per domani di un Tavolo tecnico interistituzionale con l’obiettivo di trovare possibili soluzioni.
Perplessità nel merito della mozione sono state sollevate da Gianni Girelli (Partito Democratico), che ha motivato il voto di astensione del suo gruppo in quanto “si rischia di fare un passo indietro su professionalità e formazione degli assistenti”.
Trenord: installazione nuove emettitrici automatiche di biglietti
“Una migliore e più capillare diffusione di emettitrici automatiche di biglietti ferroviari su tutta la rete, comprese le stazioni periferiche”. Lo chiede una mozione del gruppo Lega (prima firmataria la Vice Presidente del Consiglio regionale Francesca Brianza), approvata oggi all’unanimità dall’Assemblea del Palazzo Pirelli.
Il contratto di servizio in essere, viene ricordato, obbliga Trenord a garantire le attività a supporto della commercializzazione e promozione del servizio e in particolare il corretto funzionamento della rete di vendita. Il documento, vista “la progressiva chiusura delle biglietterie nelle stazioni” e il non sempre sufficiente servizio delle rivendite autorizzate, invita Palazzo Lombardia a sollecitare Trenord affinché valuti una maggiore diffusione delle emettitrici automatiche, generalmente apprezzate dall’utenza anche turistica, per “favorire un migliore accesso all’acquisto e al rinnovo dei titoli di viaggio”. La Lombardia, ha osservato Brianza, “è sempre più meta di eventi internazionali che richiamano migliaia di persone. Per questo è nostro preciso dovere fare tutto il possibile per agevolare il trasporto ferroviario che costituisce il modo più veloce, economico e sostenibile per spostarsi sul territorio. E’ fondamentale quindi che tutti possano reperire i biglietti nel modo più agevole possibile e le emettitrici automatiche sono la risposta più appropriata a tale scopo”.
A favore del documento, si sono espressi tutti i gruppi presenti in Consiglio. La Consigliera Claudia Carzeri (Forza Italia), Presidente della Commissione Territorio e Infrastrutture, ha ricordato che la tematica “è stata oggetto di riflessione anche nel corso della recente audizione con i vertici di Trenord” e ha fatto inserire nel testo della mozione un emendamento per sollecitare anche l’apertura di eventuali nuovi punti vendita e assistenza nelle stazioni più disagiate. Semaforo verde da parte del Partito Democratico, che con il Consigliere Luigi Ponti ha sottolineato l’esigenza di una “stop alla chiusura delle biglietterie e un monitoraggio sulla futura installazione delle emettitrici automatiche”, mentre il collega Pietro Bussolati ha messo in luce il problema legato alle multe in cui incorrono i viaggiatori dopo l’entrata in vigore del biglietto unico integrato: “Prima – ha ricordato – chi non riusciva a comprare il ticket poteva sanare la sua posizione rivolgendosi al capotreno e pagando un piccolo sovrapprezzo, mentre ora questo non è più possibile e si viene sanzionati. Bisogna – ha detto – tornare alla situazione preesistente”. D’accordo con il documento leghista pure il Movimento 5 Stelle, che attraverso il Consigliere Nicola Di Marco ha chiesto di “migliorare la manutenzione delle obliteratrici, visto che spesso sono fuori uso” e il gruppo Lombardi Civici Europeisti, che con il Consigliere Niccolò Carretta, ha evidenziato la necessità che il tema oggetto del documento “sia esplicitato pure nel nuovo contratto di servizio con Trenord”.
Riforma della prescrizione
Fermare lo stop della prescrizione prevista dopo la sentenza di primo grado, indistintamente di condanna o di assoluzione, perché da più parti si sono rilevati possibili profili di incostituzionalità della norma sulla quale in queste settimane si registrano anche scioperi da parte degli avvocati penalisti.
E’ quanto chiede una mozione presentata da Forza Italia (primo firmatario il capogruppo Gianluca Comazzi) e approvata oggi dal Consiglio regionale – a favore centrodestra, + Europa-Radicali, Lombardi Civici Europeisti e Gruppo Misto con la rappresentante di Italia Viva, astenuto il PD, contrario il Movimento 5 Stelle – nella quale si evidenzia che “negli ultimi 25 anni, ben 26 mila e 412 persone sono state risarcite dallo Stato per ingiusta detenzione” e che con lo stop alla prescrizione “si corre il rischio che gli italiani vengano condannati a un vero ergastolo processuale”. Il documento invita Presidente e Giunta regionale ad attivarsi con il Governo per discutere della proposta presentata dall’onorevole Enrico Costa, affinché si apra un dibattito su un tema delicato, si evitino “forme di giustizia persecutorie onerose da sostenere” e si arrivi a rivedere la riforma.
Nella mozione, riprendendo un emendamento presentato da Pietro Bussolati del PD e accolto solo in parte dal proponente del documento Comazzi, è stato inserito un secondo punto con il quale si sollecitano interventi affinché si arrivi a una applicazione del giusto processo, così come previsto dalla Costituzione. Sul secondo punto hanno votato a favore tutti i gruppi ad eccezione del M5S che ha votato contro.