La Commissione Ambiente del Consiglio regionale ha fatto visita al Termovalorizzatore A2A di Brescia, che oltre a essere il più grande impianto in Italia copre il 70% del fabbisogno della città e fornisce calore attraverso una rete di oltre 600 km. agli ambienti dove vivono, studiano e lavorano oltre 130mila persone.
Focalizzare gli aspetti della pianificazione e gestione dei rifiuti in riferimento ai particolari temi della “Multiutility dei territori” e della “Circular economy ed impiantistica per la chiusura del ciclo rifiuti”. Questo l’obiettivo dell’incontro di oggi voluto dall’organo presieduto dal leghista Riccardo Pase, secondo il quale “questa struttura è particolarmente interessante sotto il profilo delle sinergie fra pubblico e privato, un abbinamento positivo che crea efficienza e sviluppo”. Oggi – ha proseguito il Presidente Pase – il sistema di teleriscaldamento bresciano è un fiore all’occhiello a livello nazionale e best practice dell’economia circolare da esportare nel mondo. Ho molto apprezzato e condiviso le disamine e le argomentazioni del Presidente A2A Giovanni Valotti, dell’Ad Valerio Camerano e del Presidente A2A Ambiente Fulvio Roncari, così come molto gradita ed esaustiva la panoramica tecnico-descrittiva del responsabile impianti di termovalorizzazione Simone Malvezzi”.
Il Vice Presidente Gabriele Barucco (Forza Italia) ha aggiunto che “le discariche sono il passato, mentre il sistema della termovalorizzazione rappresenta il futuro. Già oggi l’impianto è una dimostrazione dell’eccellenza della Lombardia anche in campo ambientale e soprattutto per il rispetto delle direttive europee”.
All’incontro erano presenti anche i consiglieri Massimo De Rosa (M5S), Federica Epis (Lega), Francesca Ceruti (Lega), Roberto Mura (Lega) e Francesco Ghiroldi (Lega).