Buon Anno Nuovo, in tutti i calendari del Mondo

Il 31 dicembre è, per il mondo occidentale, l’ultimo giorno dell’anno. Fu solo a partire dalla promulgazione del calendario gregoriano, nel 1582, che progressivamente l’inizio dell’anno ritornò alla data del 1º gennaio, originariamente fissata da Gaio Giulio Cesare, e oggi adottata pressocché universalmente.

Ma dobbiamo ricordare che si tratta di una convenzione, più o meno supportata da studi astronomici anche molto raffinati, che non esclude però calcoli del tempo diversi. Da una semplice ricerca su Google, compare una lista di ben 27 tipi di calendari: fondamentalmente si dividono in calendario Lunare (come quello islamico) e Solare (come ad esempio il nostro calendario gregoriano che riformò il precedente calendario giuliano promulgato da Giulio Cesare – da cui il nome -nell'anno 46 a.C). Quasi tutti i calendari si basano su alcune unità di tempo fondamentali: la settimana, di sette giorni; il mese, di circa quattro settimane; l'anno, in genere di dodici mesi. Siccome, però, non  c’è coincidenza assoluta tra anno solare e fasi lunari, vi è anche un sistema misto, detto “calendario lunisolare”  sincronizzato sia con la durata dell'anno solare, sia con quella del mese lunare. Per poter mantenere questa sincronia, occorre alternare anni di 12 e di 13 mesi. In questi calendari, la data d'inizio delle stagioni si sposta in avanti o indietro da un anno all'altro, ma si mantiene sempre vicina (entro 12-13 giorni) a una data fissa. Un esempio è il calendario ebraico o, in passato, il calendario celtico rivelato dalla lamina bronzea di Coligny. E in tempi preistorici, si inserisce anche la “Rosa camuna” che potrebbe essere un simbolo religioso, legato alla divinità solare a al passaggio delle stagioni. Questa una delle interpretazioni, suggestiva e legata al mistero di tempi antichi, risalenti all’età del Ferro (primo millennio a. C.), che ruota attorno al simbolo della civiltà dei Camuni. Questo simbolo (che assomiglia ad un quadrifoglio e che si ritrova con tratti analoghi anche in altre civiltà antiche) è ancora un mistero per gli studiosi. C’è chi sostiene che possa essere il simbolo del sole e del sistema solare, oppure della rosa dei venti, o un distintivo delle tribù camune, o uno schema di gioco oppure che rappresenti le quattro stagioni.  

Quanto poi alla data del 2020, risulta essere il 2773, Ab Urbe condita – riferendosi ad un sistema di calcolo degli anni che prese piede tra i Romani a partire dalla fine del periodo Repubblicano , quando gli anni venivano computati a partire dal 753 a.C., C., la presunta data che l'erudito Marco Terenzio Varrone aveva stabilito per la fondazione di Roma. Oppure per il calendario berbero è l’anno 2970, mentre per quello bengalese, si tratta di un periodo compreso tra il 1426-1427. “Futuribile” la data del calendario bizantino che sposta gli anni avanti di bene 5.508 anni, in quanto la numerazione degli anni inizia da quella che secondo i bizantini era la data della Creazione l'anno 1 bizantino iniziava il 1º settembre del 5509 a.C. Quindi il 1° gennaio 2020 corrisponde a una data del 7528.

Molto importante la data del 2020 per il calendario cinese, che festeggerà il Capodanno il prossimo 25 gennaio, entrando nell’anno del Topo, primo di un nuovo ciclo di 12 anni.

Insomma, da sempre l’uomo si è interrogato sul senso del fluire del tempo, trovando risposte e misurazioni in terra e in cielo. Ma ovunque cercando protezione e speranza nel futuro.

E a tutti sia Buon Anno Nuovo!