Milano si consacra come vera metropoli internazionale, aperta e contemporanea. Lo dice Il Sole 24 Ore che ha elaborato una speciale classifica nazionale sulla “Qualità della vita”, giunta alla sua trentesima edizione.
Per quanto riguarda la Lombardia, la leadership spetta a Milano che bissa il successo ottenuto nel 2018 e si riconferma città ideale dove poter vivere. Una graduatoria conquistata in scioltezza, superando una serie di indicatori (passati da 42 a 90 rispetto al 2018) suddivisi in sei macro aree tematiche che, frazionate in tappe, indagano altrettante componenti dello star bene: “Ricchezza e consumi”, “Affari e lavoro”, “Ambiente e servizi”, “Demografia e società”, “Giustizia e sicurezza”, “Cultura e tempo libero”.
Milano vanta più record: oltre alla prima posizione nella classifica generale, ottiene anche il primato nella categoria “Affari e lavoro”, il secondo posto nella classifica di tappa “Ricchezza e consumi” e il terzo in “Cultura e tempo libero”. Un trittico d’eccezione che sottolinea la dinamicità del capoluogo meneghino su vari fronti del sociale macchiato però da qualche carenza, come nel caso dell’area “Giustizia e sicurezza”, tallone d’Achille di Milano e provincia per numero di reati denunciati e litigiosità. Sotto questo aspetto, gli obiettivi che Milano si pone per il prossimo anno dovranno obbligatoriamente essere affrontati e migliorati, in particolare sul fronte della sicurezza e tutela dei cittadini dalla macro e micro criminalità, tematica che inevitabilmente si lega alla differenza della qualità di vita fra centro e periferie.
Per quanto concerne le altre città lombarde, la provincia di Monza e Brianza si posiziona al secondo posto grazie a una performance davvero strabiliante con ben 17 posizioni superate di getto rispetto al 2018. Un successo che assegna il meritato sesto posto nella graduatoria nazionale. Sul terzo gradino del podio vi è Brescia (12esima a livello nazionale), seguita da Cremona (24ma a livello nazionale) e da altre tre province lombarde: Bergamo (28ma), Varese (29ma), Lecco (30ma). Lodi, in ottava posizione, occupa il 36esimo posto nazionale, seguita da Como (40ma), Sondrio (46ma), Mantova (48esima); fanalino di coda tra le province lombarde Pavia (60ma nella classifica nazionale).