Nel corso della seduta del Consiglio regionale di oggi, nel corso della quale si è tenuto il dibattito sulla relazione conclusiva dell'indagine conoscitiva “stoccaggio e traffico di rifiuti in relazione all’aumento dei casi di incendio e con particolare attenzione alla presenza delle organizzazioni criminali nel ciclo dei rifiuti”, effettuata dalla Commissione speciale Antimafia, Anticorruzione, Trasparenza e Legalità del Consiglio regionale della Lombardia, presieduta da Monica Forte (M5S). Dopo l’illustrazione della Presidente, sono intervenuti i consiglieri Angelo Orsenigo (PD), Niccolò Carretta (Lombardi Civici Europeisti), Michele Usuelli (Più Europa), Alex Galizzi (Lega), Michele Usuelli (Più Europa) Gian Antonio Girelli (PD), Marco Degli Angeli (M5S), Massimo De Rosa (M5S), Carlo Borghetti (PD), Marco Mariani (Lega) e gli assessori all’Ambiente Raffaele Cattaneo e alla Sicurezza Riccardo De Corato.
Dopo aver aggiornato sull’incendio di questa notte a Settimo Milanese, spento alle ore 8.30 e con controlli dell’Arpa che non hanno ravvisato conseguenze nocive per l’ambiente, Cattaneo ha voluto rimarcare che “La Lombardia non è la nuova Terra dei Fuochi, lo dicono i numeri: noi siamo al 5,5% delle infrazioni ambientali, rappresentando un quarto del traffico di rifiuti del Paese, e quindi non c’è una situazione critica. Non siamo – ha detto – all'anno zero, abbiamo un sistema che è in grado di rispondere con prontezza anche alle emergenze di questi tempi. Il vero problema che oggi ci fa correre un rischio ben più grave degli incendi nei siti di impianti di rifiuti – ha sottolineato l’assessore – è l’assenza di una norma adeguata alla gestione dell'end of waste”, cioè del processo che permette a un rifiuto di tornare a svolgere un ruolo utile come prodotto. Una carenza che per Cattaneo è riconducibile “a un’ostinata resistenza del Movimento cinque stelle in Parlamento all'approvazione di una norma che consentisse di restituire la gestione dell'end of waste alle Regioni, che possono valutare caso per caso. Per questo, ha aggiunto, Per questo,”siamo costretti a lasciare aperti gli impianti di recupero con tecnologie più obsolete e a chiudere quelli che chiudono con tecnologie più innovative: noi non vogliamo chiuderne neanche uno, la volontà politica di questa Giunta è di massimizzare il recupero dei rifiuti e il riciclo della materia, ma oggi abbiamo una norma nazionale che ce lo impedisce e che sta creando un'emergenza anche dove non c'è. Di questo – ha concluso l’esponente di Palazzo Lombardia – qualcuno si deve prendere la responsabilità politica, perché è figlia di una scelta di chi si riempie la bocca dell'economia circolare e poi vota in Parlamento provvedimenti che la rendono impossibile, e che, anzi, ci costringono anche a chiudere impianti che già ci sono".
L’assessore alla sicurezza Riccardo De Corato ha informato sull’iter che porterà alla costituzione dei Nuclei Ambientali della Polizia Locale, grazie ai quali potranno essere incrementati i controlli e intensificati i lavori di indagine, soprattutto a scopo preventivo. “Stiamo pianificando – ha detto – con i sindaci e i comandanti di Polizia locale dei capoluoghi di provincia e della Città Metropolitana di Milano, definendo le ultime fasi dell’Accordo di collaborazione per l’attivazione di nuclei di Polizia Locale. Si tratta di un accordo dalla durata di tre anni tra la Regione e i capoluoghi di Provincia e i comuni per la creazione di nuclei di persone specializzate della Polizia Locale: nuclei ambientali e nuclei di sicurezza urbana. Per l’attuazione di questo accordo – ha aggiunto – la Regione concorre riconoscendo agli Enti sottoscrittori un contributo relativo agli interventi di sicurezza urbana ed ambientale di circa 1 milione e 800 mila per il triennio 2019-2021. Queste somme verranno assegnate agli Enti sottoscrittori per coprire le spese destinate all’impiego di personale appartenente ai servizi di Polizia Locale e per l’acquisto di strumentazione tecnica e per la sicurezza degli operatori, come giubbotti anti taglio o anti proiettile, ed altre strumentazioni utili anche per il contrasto allo stoccaggio e allo smaltimento abusivo di rifiuti. Ad oggi, superato il periodo del rinnovo di alcune amministrazioni dei comuni capoluogo, hanno espresso la volontà di massima di aderire le amministrazioni comunali di Como, Cremona, Lodi, Mantova, Pavia e Varese. Hanno motivato l'impossibilità di aderire per carenza di personale Lecco, Monza e Sondrio. Gli altri enti, benché sollecitati, non hanno ancora dato riscontro. Proprio per questo – ha concluso – faccio a tutti un ultimo appello per approfittare di questo strumento, e non perdere questa occasione unica utile a contrastare il fenomeno dei roghi abusivi di rifiuti. Infatti, se i delinquenti vedono aumentati i controlli ed intensificate le misure ispettive, assieme alle attività di indagine conseguenti ai roghi, prima di perpetrare altri reati, ci penseranno due volte, per il timore di essere scoperti e non rimanere così impuniti. Chi mette a rischio la salute dei lombardi, deve senza indugi finire in galera”.