Olimpiadi invernali 2026: in Commissione Cultura e Sport i dettagli del masterplan

Una cerimonia d’apertura mai vista, in un ambiente grandioso e coinvolgente come lo stadio San Siro, con i suoi 80 mila spettatori. L’Olimpiade invernale 2026 di Milano Cortina si aprirà così, prima di dare spazio alle gare che, per quanto riguarda la Lombardia, si svolgeranno in Valtellina, per lo sci alpino, a Livigno per il free style e lo snow board, in Valdidentro per le Paralimpiadi e a Milano per hockey, short track e pattinaggio di figura.

Questo lo scenario illustrato oggi in Commissione consiliare Cultura e Sport, presieduta da Curzio Trezzani (Lega), dal Sottosegretario regionale Antonio Rossi. Tanti i dettagli su cui Rossi si è soffermato presentando il grande evento sportivo che Lombardia e Veneto vogliono portare in Italia. Una manifestazione in grado di  generare grande giro d’affari per il settore del turismo e creando almeno posti di lavoro: si stima almeno 45 mila nuove assunzioni nel terziario. “La nostra è una candidatura forte, non temiamo nessuno”, ha detto Rossi, augurandosi che il Comitato internazionale che si riunisce il prossimo 24 giugno, decida per la soluzione Milano Cortina.

Consegnato il dossier di candidatura lo scorso 11 gennaio, istituzioni ed enti sono ora in corsa per raggiungere  l’obiettivo. Tutti insieme, con impegno ed energie convergenti, “perché – ha sottolineato il Sottosgretario Rossi – non sono ammesse distrazioni, ma soltanto iniziative all’unisono”.

Tra le prossime tappe, la presenza della Commissione del Comitato Olimpico in Italia tra il primo e il 6 aprile. Rossi ha, inoltre, ricordato che l’evento costerà 1 miliardo e 360 milioni, in parte recuperati direttamente da stanziamenti CIO e in parte dalla vendita dei biglietti. Regione Lombardia ha finora garantito un intervento di 60 milioni per il Villaggio Olimpico che sorgerà a Milano nella zona di Porta Romana.

All'incontro era presente anche l'assessore regionale allo Sport, Martina Cambiaghi.