Ok dell’Aula a Bilancio Consiglio e a Collegato regionale

Nella suo primo giorno di convocazione per l'esame dei provvedimenti finanziari di fine anno,  il Consiglio regionale ha approvato oggi il bilancio di previsione per il 2019 del Consiglio regionale e il Collegato. La seduta di Consiglio regionale, convocata nelle giornate di oggi e domani sino alle ore 24, prosegue ora con l’esame degli altri provvedimenti legati alla manovra finanziaria regionale (Legge di Stabilità e Bilancio di Previsione 2019-2021), sui quali il voto finale è previsto per domani sera. Al Bilancio di Previsione sono stati presentati 423 emendamenti e 184 ordini del giorno, a cui si aggiungono 34 emendamenti alla Legge di Stabilità. 
Per il 2019 il bilancio regionale è fissato in 25 miliardi e 435 milioni di euro: 19 miliardi e 413 milioni (il 77%) vanno a finanziare i servizi e la gestione sanitaria. Confermato il fondo pluriennale destinato al cofinanziamento di progetti infrastrutturali e di investimento per gli enti locali, con un rilancio degli investimenti nel triennio che prevedono nuovi stanziamenti pari a 567milioni di euro destinati a finanziare soprattutto misure a sostegno della famiglia come il quoziente familiare, la realizzazione di nuove infrastrutture, gli interventi di messa in sicurezza degli edifici pubblici, la prevenzione del rischio idrogeologico e la tutela ambientale, l’edilizia sanitaria e l’edilizia residenziale pubblica, la ricerca e l’innovazione per le imprese.

Ecco una sintesi dei provvedimenti approvati

Bilancio Consiglio regionale
Un bilancio che si conferma per il secondo anno consecutivo
sotto i 60 milioni di euro (nella previsione 2019, pari a 59 milioni e 627mila euro), proseguendo un trend in costante diminuzione dal 2013: il Consiglio regionale inizia la nuova legislatura nel segno della sobrietà e del continuo contenimento dei costi della politica, confermandosi il parlamento regionale dal costo pro capite più basso d’Italia (2,46 euro a cittadino). Il voto unanime dell’aula – ha detto la Vicepresidente Francesca Brianza, relatrice del provvedimento- dimostra che le politiche economico-finanziarie di Regione Lombardia ed in particolare del Consiglio Regionale, stanno andando nella giusta direzione”.

La Vicepresidente nel suo intervento in Consiglio regionale ha sottolineato come grande attenzione sia stata mantenuta nella ricerca di un ulteriore contenimento dei costi che ha consentito, a fronte di maggiori risparmi, l’attivazione di 5 borse di studio in più rispetto all’anno precedente con uno stanziamento annuo di ulteriori 100 mila euro.
Il fondo passa quindi da 560 a 660 mila euro.
Per il 2019 il Consiglio regionale attiverà 40 borse di studio a favore di neolaureati: si tratta nello specifico di 36 tirocini formativi e di orientamento e 4 borse di studio per attività di ricerca, 5 delle quali destinate alla sede di Regione Lombardia a Bruxelles – ha sottolineato ancora la Vicepresidente Francesca Brianza -. I costi di attivazione delle borse di studio sono interamente finanziati con i risparmi di gestione del Consiglio regionale”.
Il Consiglio regionale della Lombardia si segnala tra i più virtuosi anche per  quanto riguarda le tempistiche. “Anche quest’anno – commenta Brianza – il Consiglio Regionale è riuscito nella buona prassi di approvare il bilancio con un buon margine di anticipo rispetto all’inizio del nuovo esercizio finanziario, in modo tale da poter gestire al meglio i fondi stanziati già dall’inizio del nuovo anno”Questi numeri – ha concluso – dimostrano che la buona politica di Regione Lombardia prosegue e si caratterizza per una gestione virtuosa delle risorse e per il contenimento dei costi”.

Collegato
Via libera in Consiglio regionale con 40 voti a favore e 30 contrari al Collegato 2019, provvedimento che recepisce alcune modifiche normative che hanno effetti e ripercussioni di carattere fi+nanziario e contiene alcune novità.
Innanzitutto -come spiegato dal relatore Paolo Franco (Forza Italia)- viene previsto un aiuto concreto alle amministrazioni locali in caso di eventi calamitosi imprevedibili, con l’introduzione della possibilità di erogare contributi a fondo perduto senza l’obbligo del 50% di cofinanziamento della spesa per la realizzazione di interventi in aree interessate da calamità naturali”.
Un’attenzione particolare viene riservata alle aree montane, grazie a un emendamento presentato dallo stesso Paolo Franco che integra di sei milioni di euro all’anno il Fondo per la Montagna, portando così la dotazione di questo fondo a 10 milioni di euro complessivi per ciascuno dei prossimi tre anni.  “In questo modo vengono garantite le risorse necessarie per realizzare i 25 progetti di sviluppo montani previsti –ha sottolineato Franco-, con un valore medio di ciascun progetto stimato in un milione e 200mila euro”.
Tra le altre modifiche introdotte, una riguarda la legge sugli orti, che viene semplificata con la riduzione delle tipologie di orti previste ai soli tre ambiti didattici, urbani e collettivi, con l’eliminazione del vincolo della durata triennale e l’inclusione dei nidi tra i possibili soggetti beneficiari.
Il tesserino regionale venatorio potrà essere distribuito a mezzo posta direttamente presso il domicilio del cacciatore, che oggi deve invece recarsi personalmente a ritirarlo presso il Comune o i Comprensori di caccia e gli UTR competenti.Nei Consigli di gestione dei parchi regionali agricoli dovrà essere inserito anche un rappresentante delle Organizzazioni professionali agricole (Confagricoltura, CIA, Coldiretti e Copagri).
Vengono modificate le regole del sostegno regionale ai contratti e accordi di solidarietà per ampliare le possibilità di accesso e rendere tale sistema più attrattivo. Viene soppresso ogni riferimento a caratteristiche ed elementi di transitorietà nell’erogazione dei contributi regionali di solidarietà ai soggetti assegnatari di servizi abitativi pubblici in comprovate difficoltà economiche.
Un emendamento presentato dagli Assessori al Welfare Giulio Gallera e all’Agricoltura Fabio Rolfi, garantisce la copertura economica per assicurare le risorse umane necessarie a svolgere le funzioni e l’erogazione dei LEA nella sanità pubblica veterinaria, garantendo il 100% del turnover dell’area veterinaria.
Le tariffe per i controlli richiesti dai titolari degli impianti di macellazione ed eseguite da personale veterinario al di fuori del normale orario di servizio vengono infine maggiorate del 30%.
In conclusione, viene abrogata la legge regionale del 1988 dal titolo “Interventi a tutela degli immigrati extracomunitari in Lombardia e delle loro famiglie”, che, come spiegato dal relatore, "già da diversi anni non viene più finanziata”.
I capigruppo del Partito Democratico Fabio Pizzul e del M5Stelle Andrea Fiasconaro in sede di dichiarazione di voto hanno motivato il parere contrario dei rispettivi gruppi con la necessità di un confronto e un approfondimento maggiore rispetto a quanto avvenuto su molte delle modifiche apportate, evidenziando un giudizio di criticità su alcune delle novità introdotte.