Territorio: ponte di Casalmaggiore (CR), linea ferroviaria Milano-Mortara in Commissione

Il tema della viabilità nel Casalasco a seguito della chiusura del ponte di Casalmaggiore (CR), la situazione della linea ferroviaria Milano-Mortara-Alessandria e gli impatti sull’ambiente e le aree agricole causati dalla proliferazione delle serre a Telgate (BG) sono stati gli argomenti delle audizioni che la Commissione consiliare Territorio, presieduta da Angelo Palumbo (FI), ha tenuto oggi a Palazzo Pirelli. “Temi molto sentiti da migliaia di cittadini lombardi e che – ha ricordato il Presidente Angelo Palumbo – saranno affrontati in una seduta di Consiglio, dedicata al tema dei trasporti ferroviari, e che si terrà martedì 23 ottobre”.

Ponte di Casalmaggiore (CR)
Accelerare i tempi per l’avvio dei lavori per la sistemazione del ponte sul Po di Casalmaggiore (CR), chiuso da oltre un anno, e avviare lo studio di fattibilità per una nuova struttura. Queste le richieste avanzate dall’avvocato Paolo Antonini, Presidente del  Comitato Trenopontetangenziale, e dal Sindaco della cittadina casalasca, Filippo Bongiovanni, che hanno illustrato l’emergenza viabilistica ed economica del territorio a seguito della chiusura del ponte, dove ogni giorno circolavano oltre 52mila veicoli. Secondo dati di Eupolis le ripercussioni a livello economico a danno del distretto del legno, delle attività lattiero casearie e dell’agricoltura locale si aggirerebbero sui 52MLN di euro all’anno. Durante l’audizione sono intervenuti i consiglieri regionali Andrea Monti e Federico Lena entrambi della Lega, Matteo Piloni (PD), Andrea Fiasconaro e Marco Degli Angeli, entrambi Movimento 5 Stelle.

Linea ferroviaria Milano-Mortara-Alessandria
Raddoppio delle linea e ammodernamento del materiale rotabile: queste le richieste avanzate dal Presidente della Consulta intercomunale trasporti, Francesco Bottene, assessore del Comune di Abbiategrasso (MI) intervenuto insieme all’assessore di Vigevano, Furio Suvilla, e a Laura Mazzini, consigliera comunale di Mortara. Il bacino comprende oltre 120 mila abitanti, di cui 20 mila pendolari provenienti dal  sud ovest milanese, dal pavese e anche dall’alessandrino. Tra le ipotesi sul tavolo per il miglioramento dei trasporti ferroviari della zona anche il prolungamento della linea S9

Impatto ambientale nella Bassa bergamasca
Preoccupa la continua espansione delle colture protette in serre nella Bassa Pianura Bergamasca. L’allarme è stato lanciato oggi da Fabio Turani, del Comitato cittadini per Telgate (BG). Secondo i dati forniti durante l’audizione, si stima che l’estensione delle serre nella zona abbia raggiunto i 50 ettari, concentrando nella zona l’8% delle colture protette di tutta la regione. Un consumo di suolo che mette a rischio l’ambiente e le attività agricole tradizionali, motivo per il quale il Comitato chiede alla Regione di intervenire con una normativa organica sulle verifiche e i controlli a carico dei Comuni. Sull’argomento sono interventi Dario Violi, Consigliere Segretario dell’Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale, e i consiglieri Jacopo Scandella (PD).