Foibe, in partenza verso i luoghi dell’esodo dall’Istria gli studenti premiati

Partiranno da Milano il prossimo 16 maggio i trenta ragazzi delle cinque scuole (Liceo artistico  “Giacomo e Pio Manzù”’di  Bergamo; la Scuola media “P. GelpiI” di  Mapello (BG); il  Liceo linguistico “P. Chiaradi Gallarate (VA); gli istituti di Legnano (MI) ISIS “Bernocchi” e IS “Dell’Acqua”)  vincitori della decima edizione del concorso, promosso dal Consiglio regionale della Lombardia, e riservato alle scuole in ricordo del martirio e dell'esodo giuliano-dalmata-istriano.

Il tema degli elaborati, sulla base dei quali i ragazzi hanno partecipato al concorso, era «Storie,testimonianze e opere dell’identità italiana nell’esodo  giuliano-dalmata-istriano” per valorizzare il  tema del ricordo a dieci anni dalla legge regionale della Lombardia.

Il programma prevede una prima tappa sui luoghi della Grande Guerra, con la visita a Redipuglia, il più grande Sacrario militare italiano, e alla Dolina dei Bersaglieri, sul Monte Sei Busi.  La  seconda tappa  riguarda un itinerario nel centro storico di Trieste, la più mitteleuropea delle città italiane: dai resti archeologici romani  ai luoghi di culto delle tante religioni (la Sinagoga e le Chiese ortodosse), dal Teatro all’Arco di Riccardo, al caffè letterario Tommaseo, frequentato da Svevo, Saba, Stendhal e Joyce.

Il secondo giorno, le scolaresche, accompagnate dai propri docenti e da due funzionari del Consiglio regionale, avranno l’opportunità di visitare la Foiba di Basovizza, oggi luogo della memoria degli eccidi commessi dai partigiani comunisti di Tito, la Risiera di San Sabba, unico campo di sterminio realizzato dai nazisti in Italia, dove tra l’inverno del 1943 e il marzo del 1944 persero la vita circa 5 mila persone, per lo più oppositori politici, partigiani italiani, sloveni e croati. Infine, il terzo giorno è prevista la visita al Campo profughi di Padriciano, che fu uno dei più grandi luoghi di accoglienza  che in Italia ospitarono a partire dal 1947 e fino anche al 1976, parte dei 350 mila esuli dall’Istria, Fiume e Dalmazia.