Una Lombardia veloce, semplice, intraprendente, aperta all’innovazione e capace di cogliere prima di tutto i bisogni dei lombardi. E che guarda all’autonomia per esercitare al meglio le proprie funzioni consapevole di affrontare questa stagione costituente con l’intero sistema lombardo attraverso anche il confronto e la condivisione dei Sindaci, il mondo del lavoro e dell’impresa e della cultura. Sono questi i punti salienti del Programma di Governo per questa XI legislatura che stamattina il Presidente della Regione Attilio Fontana ha illustrato in Consiglio regionale. “Porto in Regione – ha detto Fontana richiamando la sua esperienza come primo cittadino di Varese – la concretezza del sindaco, il primo livello del rapporto fra cittadino e istituzioni. Da Governatore lombardo intendo iniziare un percorso che accorci le distanze anche fra Regione e cittadini, che renda più semplice e diretta la relazione con le comunità lombarde, che renda naturale per ognuno guardare con fiducia a questa Istituzione”. Fontana ha parlato di “autonomia virtuosa”, di un “federalismo dei territori” per ridare centralità agli enti locali, puntando il dito “all’incompiuta riforma dell’architettura dello Stato che ha prodotto danni incommensurabili, con assetti istituzionali ridotti al collasso come dimostra il caso delle Province”. Fontana ha toccato poi gli obiettivi programmatici, tra cui spiccano le tematiche del lavoro e dell’occupazione. Fontana ha parlato di una politica di incentivi, anche dal punto di vista fiscale, per attirare nuovi investimenti sul territorio regionale e per facilitare il credito. Ci sono poi le politiche per la famiglia che si attuano “non solo per rispondere a una serie di singoli bisogni o dare assistenza, ma – prima di tutto – sostenere dei progetti generali di vita”. E poi il welfare, perché “il graduale aumento dell’età media della popolazione comporta una grande sfida per il sistema di welfare: occorre far fronte all’aumentata domanda di servizi sanitari e dunque all’aumento di costi nella sanità, garantendo un welfare che riesca a proteggere tutte le generazioni dall’incertezza. I giovani fuori sede che vengono da noi a studiare e poi cercano lavoro, devono avere la possibilità di trovare una casa e crescere senza spendere l’intero stipendio. Per costoro occorre pensare a fasce di affitto calmierato, patti con il sistema bancario per favorire nuove forme di agevolazione dei mutui attraverso l’abbattimento percentuale del tasso di interesse, garanzie allo scopo di facilitare prestiti e microcrediti anche tramite il ruolo che la finanziaria regionale può svolgere. Aggiungo poi con orgoglio – ha detto ancora Fontana – che non si è mai negato alcun servizio a tutti gli stranieri che si trovano sul nostro suolo, purchè la loro permanenza sia regolare: gli immigrati regolari, che in Lombardia sono 1 milione e 200 mila, hanno possibilità di accedere a tutti i servizi e la Regione Lombardia ha dimostrato di essere una delle poche Regioni nell’applicazione dei percorsi di integrazione verso coloro che vogliono rispettare le nostre regole”. Nel suo intervento di 19 cartelle Fontana ha toccato anche il tema delle Olimpiadi: “Sulla scorta dell’attrattività sviluppata dall’evento Expo 2015 considero ambito strategico per la legislatura anche l’ottimizzazione dei grandi eventi sportivi, intesi come volano per l’economia e la promozione del territorio”
Alla fine dell’intervento del Presidente della Regione, in Aula è iniziato il dibattito. La Conferenza dei Capigruppo presieduta dal Presidente del Consiglio Alessandro Fermi ha stabilito un tempo massimo per la discussione di tre ore.