Pasqua, Venerdì Santo: la suggestiva tradizione di Gromo in Val Seriana

Coinvolgente, suggestiva, affascinante: la processione che ogni anno si svolge la sera del Venerdì Santo a Gromo (in provincia di Bergamo) è un’esperienza religiosa immersiva, che affonda  le radici nella tradizione cristiana locale. Lungo le antiche vie del paese dell’alta Val Seriana, il 30 marzo centinaia di persone di tutte le età cammineranno insieme durante la Via Crucis notturna che partirà dalla Chiesa Parrocchiale di San Giacomo (ore 21.00), giungerà in piazza Dante, dove verrà benedetto il Cristo Morto (statua lignea del XVII secolo di Grazioso Fantoni di Rovetta), e infine farà ritorno alla Chiesa parrocchiale per la benedizione finale. Lungo il fiume Serio verranno accesi piccoli falò con stracci imbevuti di olio cotto; le finestre del borgo si illumineranno con gusci di lumaca pieni di olio e grasso oppure grazie a lumini di cera e lampadine. A impreziosire la suggestività dell’evento ci saranno i brani suonati dalla Banda Musicale Gromese e le croci infuocate accese in luoghi sparsi nel borgo. Terminata la liturgia, i fedeli si ritroveranno come da tradizione in locali pubblici per mangiare la "Maiasa", una specialità gastronomica a base di prodotti tipici del posto. Si tratta di una torta a base di farina gialla, cipolle, fichi secchi e mele, condita con olio e cotta nel forno. Consumare la "Maiasa" per i gromesi vuol dire annunciare che la Quaresima è finita.

Gromo, Bandiera Arancione dal 2008

Il borgo medievale di Gromo dal 2008 si fregia della Bandiera Arancione, marchio di qualità turistico-ambientale conferito dal Touring Club Italiano ai piccoli comuni dell’entroterra con meno di 15.000 abitanti.

Un tempo noto come l’ “acciaio di Milano” per le sue fucine che producevano splendide armi in ferro, la località bergamasca (circa 1200 abitanti) si estende sulla riva destra del fiume Serio, parte in piano e parte sul costone montano. Nella parte alta dell’abitato si trovano quasi tutte le costruzioni medievali. Tra gli edifici storici di maggior pregio ci sono il Palazzo Comunale, l’antico Castello Ginami, la Chiesetta di San Gregorio e la Parrocchiale di origine trecentesca. Oltre al dolce “Maiasa”, il prodotto tipico della località è la Formagella della Val Seriana, formaggio grasso a pasta semicotta e a media-lunga stagionatura. Il borgo, facilmente accessibile dai turisti, presenta un centro storico visitabile a piedi grazie alla presenza di aree pedonali e zone a traffico limitato.

 

MV