La Lombardia, nel corso dell'anno scolastico 2016/107, è stata la regione con più studentesse e studenti con cittadinanza non italiana (circa 208.000), un quarto del totale presente in Italia che ammonta a circa 826mila, il 9,4% della popolazione studentesca complessiva, 11mila in piu' rispetto all'anno scolastico precedente. Leggermente superiore la quota dei maschi (52%) rispetto alle femmine (48%). Il 61% di loro è nato in Italia, appartiene quindi alle cosiddette seconde generazioni, una quota cresciuta del 35,4% nell'ultimo quinquennio. Nell'ultimo anno la crescita è stata di 24.000 unità (+5,1%). Sono alcuni dei dati del Focus sugli alunni con cittadinanza non italiana pubblicato sul sito del Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca (Miur). Dieci, nel complesso, le nazioni più rappresentate: Romania (19,2%), Albania (13,6%), Marocco (12,4%), Cina (6%), Filippine (3,3%), India e Moldavia (3,1%), Ucraina, Pakistan ed Egitto (tutte al 2,4%). La ricerca riporta inoltre che a livello nazionale il 92,1% delle alunne e degli alunni che ha conseguito la licenza della scuola secondaria di I° grado ha scelto di proseguire gli studi: l'83,2% ha scelto un liceo, un istituto tecnico o professionale, l'8,9% ha scelto un percorso di formazione professionale regionale. Tra i 191mila studenti con cittadinanza non italiana che hanno frequentato le scuole secondarie di II° grado, il 34% ha scelto di proseguire gli studi andando all'università. Principalmente corsi di laurea dell'area sociale (il 39,7%).