Lombardia medaglia d’argento per il turismo invernale

Livigno, Bormio e Santa Caterina Valfurva chiudono il 2017 da regine indiscusse del turismo invernale, che vede la Lombardia tra le mete preferite degli sciatori. Nel solo mese di dicembre 2017, nella sola Alta Valtellina, ci sono stati 16.644 turisti in più rispetto allo stesso periodo del 2016 (+7%).
Nel periodo tra Natale e l’Epifania le presenze sulle montagne lombarde (Bergamo, Brescia, Como, Lecco e Sondrio) sono aumentate del 17% rispetto all’anno precedente. A fare meglio è stato solo il Trentino Alto Adige con un incremento del 19%. Sul gradino più basso del podio, al terzo posto, il Piemonte con +16%. 

I dati sono stati resi pubblici dal CNA (Confederazione nazionale dell’Artigianato e della piccola media impresa) e rielaborati da Lombardia speciale, che attribuisce l’incremento del turismo nella nostra Regione anche alle abbondanti nevicate e alla Coppa del mondo, che si è tenuta a Bormio. E proprio Bormio ha ospitato 46.776 turisti, con un aumento di quasi il 10% rispetto all’anno scorso, seconda solo a Livigno con 180 mila presenze e un incremento del16,2%. Buoni i risultati anche per un’altra rinomata località valtellinese: Santa Caterina Valfurva, che chiude il 2017 con 20.474 turisti (+19,2%).

Il turismo bianco, in Italia, vale dunque 1,6 miliardi di euro. In Lombardia 260 milioni e riguarda una quarantina di comuni concentrati tra Bergamo, Brescia, Como, Lecco e Sondrio, dove il turismo dei mesi invernali  ha portato nello specifico un ricavo di oltre 166 milioni di euro alle imprese del commercio, più di 8,2 milioni di euro ai negozi di articoli sportivi, 68 milioni al comparto ricettivo e oltre 24 milioni alla ristorazione. 
A fare la parte del leone sono dunque gli alberghi e i servizi diretti alle attività turistiche (dalle attrezzature da neve, sci, scarponi ecc, agli impianti di risalita, alle scuole da sci), la ristorazione, lo shopping e l’intrattenimento.
Per i comuni della provincia di Sondrio come Aprica, Bormio, Chiavenna, Chiesa in Valmalenco, Madesimo, Livigno, Teglio, Valdidentro, Valdisotto e Valfurva il giro d’affari tra acquisti, cene al ritorante e alloggi in hotel, b&b e case vacanza ha superato complessivamente 209 milioni di euro. Nel bresciano (Artogne, Bagolino, Borno, Collio, Edolo, Pisogne e Ponte di Legno ecc) i ricavi sono stati oltre 27 milioni di euro. 7,3 milioni di euro è stato il business delle attività commerciali nei Comuni montani della bergamasca (Castione della Presolana, Foppolo, Gromo, Schilpario, Valbondione, Valleve, Valtorta, ecc). Il volume d’affari nel comasco ha toccato i 14 miloni di euro e 1 milione nelle località sciistiche della provincia di Lecco.