Fornire stimoli a livello cognitivo e neuromotorio e mobilitare il potenziale residuo delle persone con disabilità o da riabilitare: questo il risultato terapeutico dell’ippoterapia. Se ne è parlato questa mattina a Palazzo Pirelli, in occasione del convegno promosso dalla Consigliera segretario dell’Ufficio di Presidenza, Daniela Maroni sul tema “Ippoterapia, trattamento delle disabilità fisiche e psichiche”. “E’ un approccio di grande serietà e metodo che richiede competenze consolidate – ha sostenuto Daniela Maroni – alla cui diffusione stiamo lavorando da alcuni anni. Attraverso la relazione con il cavallo si creano nuove abilità e importanti momenti di socializzazione, che conducono ad un generale miglioramento della qualità della vita”.
“La nostra cultura nasce nel momento in cui gli uomini iniziano ad addomesticare le diverse specie animali. Oggi siamo consapevoli che la relazione empatica che si stabilisce fra uomo ed animale è assolutamente benefica, dal punto di vista psico-fisico – ha detto il Presidente Raffaele Cattaneo in un videomessaggio di saluto – La Lombardia, al proposito, ha stabilito già dal 2016 delle regole che consentano, in determinate condizioni e con le necessarie garanzie di igiene, l’accesso degli animali d’affezione alle stanze dei degenti in ospedale. Il rapporto con quell’animale intelligente e particolare che è il cavallo, poi, innesca una relazione speciale, ormai è noto, dal forte potenziale anche nei confronti delle diverse disabilità, tema su cui la Lombardia ha sempre dimostrato sensibilità e attenzione legislativa”.
Sono intervenuti il Presidente della Regione, Roberto Maroni, e l’assessore alla Sanità, Giulio Gallera che hanno rimarcato l’importanza della riforma sociosanitaria che pone particolare attenzione alla cura delle cronicità e delle disabilità.
"Anche sull'ippoterapia vogliamo essere protagonisti e diventare un 'modello' come già lo siamo in molti altri campi – ha assicurato il Presidente della Regione, Roberto Maroni – Siamo la prima Regione ad aver preso un'iniziativa per far entrare gli animali d'affezione negli ospedali per consentire che possano alleviare le sofferenze dei pazienti. Il regolamento che disciplina questa possibilità è già stato fatto da 16 Asst su 27 e l'impegno è che entro fine anno lo adottino tutte".
Fra i molti operatori che hanno partecipato ai lavori, Daniel Nicolas Citterio (dirigente della scuola CNRAF ANIRE, l’Associazione Nazionale Italiana di riabilitazione equestre), Susanna Ricotti (della struttura di riabilitazione del San Matteo di Pavia, di Antonella Artuso (della Fondazione Don Gnocchi di Milano).
- 1 Dicembre, 2017
- 12:00 am
- Categorie: Lombardia Quotidiano