Una normativa italiana sulla protezione degli animali utilizzati a fini scientifici che sia rispettosa delle direttive europee ma che non restringa troppo la ricerca e sia dunque consona alle esigenze del progresso. E’ quanto chiede una mozione del Nuovo Centro Destra (primo firmatario, Mauro Parolini) approvata in Aula con 34 voti favorevoli, 14 contrari e 12 astenuti. Il documento chiede alla Giunta di attivarsi presso il Governo nazionale perché il decreto legislativo, in esame al Parlamento e che attua la normativa europea in materia di ricerca sugli animali finalizzati alla salute umana, sia formulato in modo più equilibrato.
I parametri contenuti nel decreto sarebbero troppo restrittivi rispetto a quanto stabilito a livello europeo e rischierebbero di porre l’Italia fuori dall’Europa per quanto riguarda la ricerca, che ha avuto importanti sviluppi applicativi, attraverso modelli animali. “Invitiamo la Giunta – ha ribadito Stefano Carugo (NCD) – a sollecitare il Governo e in particolare il Ministro Lorenzin per cambiare la normativa che così come formulata sarebbe un suicidio per la ricerca scientifica. In alcuni casi la sperimentazione su animali è imprescindibile, come per esempio per i trapianti, e avallare parametri cosi restrittivi da noi dove già esistono paletti rigidi, significherebbe bloccare la ricerca con gravi conseguenze”. Per la Vicepresidente Sara Valmaggi “voto favorevole dopo che abbiamo ottenuto di inserire chiaramente nel documento che l’obiettivo è quello di ricercare un equilibrio tra la tutela dell’animale e il sostegno della ricerca scientifica”. Aveva invece chiesto il rinvio della discussione in Commissione il Capogruppo della Lega Nord, Massimiliano Romeo “E’ un argomento delicato soggetto a strumentalizzazioni politiche. Si tratta di temi che non possono essere affrontati con mozioni e sarebbe stato meglio aprire un confronto e un dibattito serio nelle sede competente”. Per Riccardo De Corato (Fratelli d’Italia) “è un argomento delicato che non è di competenza della Regione. Dobbiamo stare attenti a toccare temi di carattere nazionale su cui la Regione non ha alcuna voce in capitolo”. Contrario alla mozione Fabio Rizzi (LN), Presidente della Commissione Sanità, secondo il quale bisogna limitare la sperimentazione su animali e usare invece metodologie alternative. Anche la Capogruppo del M5S Paola Macchi, nel ribadire il voto contrario, ha invitato a incrementare lo studio e il ricorso a sperimentazioni diverse da quelle sugli animali, colmando anche il ritardo accumulato dall’Italia in questo campo. Voto favorevole da parte di Forza Italia. “Condividiamo – ha spiegato Giulio Gallera – il richiamo al Governo a non restringere ancora di più le maglie già strette imposte dalla Comunità europea”. “Spetta al Parlamento dare indicazioni precise. Qui si tratta di un adeguamento delle normative europee”, ha sottolineato Claudio Pedrazzini (Capogruppo di Forza Italia). Per l’Assessore Mario Mantovani “sicuramente la mozione è condivisibile perché il testo approvato dal Senato è più rigido della normativa europea e cosi come formulata metterebbe in crisi la ricerca scientifica. Ricordo che in Lombardia sono 80 i centri che usano la sperimentazione animale in osservanza della legge”.
“Siamo a favore di una ricerca sganciata da animali – ha concluso il primo firmatario
Mauro Parolini – e sono favorevole al benessere dell’animale ma ritengo la vita umana un
valore assoluto e prioritario. I divieti previsti nel testo impedirebbero lo studio di cure
contro patologie gravi e comprometterebbero la ricerca necessaria per la vita umana”.
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Anna Buzzetti
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- 4 Febbraio, 2014
- 12:00 am
- Categorie: COMUNICATI