In un'atmosfera raccolta e concentrata si è tentua oggi la visita nell'Aula del Consiglio regionale del cardinale della Diocesi di Milano, Angela Scola. Il difficile momento storico, la crisi di civiltà anche in Lombardia, il ruolo degli immigrati, la sfida per la Chiesa, sono stati alcuni dei temi toccati dall'Arcivescovo . "I cattolici – ha detto Scola nel suo intervento -, come tutti i lombardi, vivono in prima persona il travaglio della nostra società in questo inizio del Terzo Millennio. La crisi economica che stiamo vivendo e che segna in profondità il presente della Lombardia è molto più grave di quanto le nostre previsioni abbiano immaginato: per durata, per estensione, per capacità di fiaccare la nostra speranza. Il nostro errore nella previsione dipende da un difetto nella lettura: la vediamo solo come una crisi economica, e non per quello che è veramente, un travaglio di civiltà all’inizio del nuovo millennio. Ne è segno il fatto che, non accettando di cambiare profondamente i nostri stili di vita, continuiamo ad immaginare scenari che ci riportino a come eravamo e che, alla fine, ci lasciano paralizzati".
Nell'accogliere l'illustre ospite il Presidente del Consiglio regionale, Raffaele Cattaneo, ha voluto sottolineare come "è ben chiaro a tutti noi che questa Assemblea legislativa è una istituzione laica e nessuno rincorre confessionalismo fuori luogo e fuori tempo. Da qui però mandiamo oggi un segnale anche di una corretta visione della laicità attraverso questo incontro. Questa Aula non ha mai smesso di ricercare il bene comune: qui ci sono uomini e donne di diverso orientamento politico e sensibilità: ma mai è venuta meno la passione della ricerca di ciò che è il bene per il popolo".
Il Presidente dI Regione Lombardia, Roberto Maroni, ha voluto ricordare l’impegno della sua giunta per sostenere l’occupazione e l’impresa. "È proprio per salvaguardare quella dignità degli uomini e delle donne di questa regione – ha osservato Maroni – che ogni giorno ci impegniamo sui fronti dell’occupazione e del sostegno alle aziende, conduciamo trattative nei casi di crisi, troviamo risorse da allocare, ci impegniamo per il rilancio dei distretti produttivi, investiamo energie e soldi: perché in questo lungo e difficile momento di crisi non si perda e nemmeno svilisca l’operosità di questa terra, il valore dei suoi cittadini, il grande potenziale delle sue imprese".