Varianti in riduzione di consumo di suolo: secondo Assessore regionale Viviana Beccalossi i Comuni le possono attuare da subito

Il PD chiede in Commissione Territorio che tale possibilità
sia meglio esplicitata nel testo della legge, eliminando ogni dubbio interpretativo

Entro il 10 maggio porteremo all’attenzione della Commissione le criticità e le richieste di chiarimento presentate all’Assessorato regionale al Territorio da parte dei sindaci lombardi in riferimento all’applicazione della legge sul consumo di suolo, in particolare per quanto concerne la possibilità di procedere da subito all’attuazione di varianti in riduzione”. E’ l’impegno assunto oggi dal Presidente della Commissione Territorio Alessandro Sala (Lista Maroni), dopo che il Partito Democratico aveva presentato una mozione con cui chiedeva la modifica della legge 31/2014, al fine di meglio esplicitare tale possibilità. In particolare, ha spiegato Jacopo Scandella (PD), è necessario che tale possibilità sia espressamente indicata al comma 6 dell’art.5 della legge, che crea problemi interpretativi ai Comuni laddove si dice che “le previsioni vigenti, all’entrata in vigore della legge, hanno valore per i prossimi 30 mesi”.

L’Assessore al Territorio Viviana Beccalossi ha precisato che l’emendamento n.3040 approvato dal Consiglio regionale durante la votazione della legge, già chiarisce come per i Comuni sia possibile approvare varianti in diminuzione del consumo di suolo, lasciando intendere che allo scopo Regione Lombardia potrebbe anche valutare di precisare meglio tale possibilità mediante una apposita circolare esplicativa.
Sull’argomento sono intervenuti in Commissione anche i Consiglieri Roberto Anelli (Lega Nord), Fabio Altitonante (FI), Carlo Malvezzi (NCD), Luca Ferrazzi e Lino Fossati (Lista Maroni), Agostino Alloni (PD), Gianmarco Corbetta (M5Stelle) e Lucia Castellano (Patto Civico).