Manifattura 4.0, approvata all’unanimità la legge a sostegno dell’innovazione tecnologica e digitale del comparto

Per le 260mila imprese artigiane lombarde
verranno messi a disposizione 580 milioni di euro fino al 2020
Previsti sgravi fiscali e immobili a canoni agevolati per le start up

 

E’ stata approvata all’unanimità dal Consiglio regionale la legge “Manifattura diffusa creativa e tecnologica 4.0”.

La legge, indirizzata alle imprese artigiane lombarde, tra le varie misure, sostiene l’integrazione tra formazione professionale, ricerca e lavoro artigianale anche in raccordo con le Università, promuove l’imprenditoria giovanile, finanzia la progettazione e l’acquisto di tecnologie innovative.

Il provvedimento si fonda su una nuova visione del sistema imprenditoriale lombardo e sul principio di impresa diffusa, capace di superare delimitazioni dimensionali e settoriali legate al vecchio concetto di attività produttiva.

 

Grazie a questa legge, già a fine autunno, saranno predisposti bandi per ottenere  i primi finanziamenti, compresi tra i 580 milioni di euro previsti per i prossimi 7 anni. Si tratta di risorse comunitarie, nazionali e regionali.

 

Inoltre per aiutare le Pmi e le start up che innovano è prevista l’abolizione delle tasse regionali per 5 anni  e la messa a disposizione a condizioni agevolate degli immobili non utilizzati del patrimonio immobiliare della Regione e delle sue partecipate per creare luoghi di lavoro e di aggregazione.

 

La legge trae spunto dal fenomeno evolutivo già molto conosciuto e sviluppato negli USA e in Germania – ha detto il relatore Carlo Malvezzi (NCD) – dare valore ad una azienda artigiana con nuove soluzioni produttive e con un livello tecnologico più alto. Abbiamo previsto di mettere a disposizione finanziamenti europei, l’abolizione delle tasse regionali e l’utilizzo di immobili non utilizzati dal patrimonio della Regione e delle sue partecipate”.