A Palazzo Pirelli le sculture ambientali di Carlo Ramous

Presidente Cattaneo: “Un esempio del desiderio di coniugare
il gusto del bello con l’impegno per il bene comune

 

Milano, 20 luglio 2017 – Visitabile,  da oggi fino al 15 settembre, a Palazzo Pirelli una selezione delle opere di Carlo Ramous, l’artista, protagonista dimenticato della scultura italiana del secondo Novecento, cui la Triennale di Milano dedica una retrospettiva. La mostra è aperta al pubblico (ingresso libero) da lunedì (9.30-12.30 e 14.15-16.30) al venerdì (9.30-13) e in occasione delle aperture straordinarie del palazzo (la prossima, in programma domenica 30 luglio).

Particolarmente intenso il nesso, ideale ed estetico, che lega le sculture “ambientali” di Ramous all’architettura moderna e industriale del grattacielo disegnato da Giò Ponti. Una continuità che poggia sulla simultaneità delle opere, frutto di quel clima di rinnovamento urbano e di rinascita produttiva, dopo il secondo conflitto mondiale, che vide Milano diventare capitale del boom economico.  

Ad aprire il percorso, che si snoda al primo piano e al piano terra di via Fabio Filzi 22, è stato il Presidente del Consiglio regionale, Raffaele Cattaneo, che ha sottolineato la continuità ideale tra espressione artistica e impegno politico.

Ancora una volta la funzione istituzionale del Palazzo si apre ad eventi culturali – ha detto Cattaneo –  facendo del Pirellone la vera casa dei lombardi. In particolare questa mostra, grazie alla collaborazione con la Triennale, è un segno importante della volontà comune di coniugare il gusto del bello e del ben fatto, frutto del genio artistico di Ramous, al nostro desiderio di continuare il nostro lavoro istituzionale a beneficio dei nostri cittadini”.

Dopo il restauro di un significativo nucleo di grandi sculture, in parte collocate in luoghi pubblici milanesi, come piazza Conciliazione, le opere esposte a Palazzo Pirelli  proseguono il percorso artistico di Ramous, sottolineando tutti i passaggi della sua evoluzione stilistica e poetica, la sua collaborazione con ingegneri e architetti, fino ad approdare alla dimensione dell’opera d’arte ambientale.

All’inaugurazione di oggi erano presenti la figlia dell’artista, Mariagrazia Ramous, Walter Patscheider, collezionista e amico personale di Ramous, il Direttore generale della Triennale, Andrea Cancellato, il curatore della mostra, Luca Pietro Nicoletti, Felix  Baumann, Console Generale svizzero, Kim Natoli, Console USA per la Stampa e Cultura.

La mostra completa è visitabile alla Triennale di Milano fino al 17 settembre.

 

 

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