Consiglio: lavori pomeridiani iniziati con lo svolgimento delle prime mozioni previste all’ordine del giorno

Riconoscimento patologia MCS, sviluppo territori montani attraverso canoni derivazione uso idroelettrico,
calamità naturale per alcuni territori delle Province di Brescia e Cremona, disagi linea ferroviaria Milano-Cremona-Mantova

 

Milano, 4 luglio 2017 – Dopo la mattinata dedicata al Premio “Buona Politica” e allo svolgimento del question time, i lavori pomeridiani del Consiglio regionale sono cominciati con la trattazione delle prime mozioni all’ordine del giorno: riconoscimento della patologia MCS, azioni per lo sviluppo dei territori montani attraverso l’utilizzo dei canoni delle grandi derivazioni a uso idroelettrico, richiesta di stato di calamità naturale per i fenomeni atmosferici di forte intensità che il 6 giugno scorso hanno colpito alcuni Comuni delle Province di Brescia e Cremona e i disagi sulla linea ferroviaria Milano-Cremona-Mantova sono i temi delle mozioni già approvate.

 

Riconoscimento patologia MCS
Attenzione specifica sulla Sensibilità Chimica Multipla (MCS), patologia invalidante scatenata dall’esposizione a sostanze tossiche presenti nell’ambiente che compromette gravemente il sistema immunitario e che costringe chi ne viene colpito a vivere in uno stato di isolamento. Il Consiglio regionale ha approvato all’unanimità una mozione che impegna la Giunta regionale e l’Assessorato al Welfare ad avviare “un tavolo di lavoro tecnico e scientifico di approfondimento in merito a questa particolare condizione di disagio invalidante al fine di individuare e condividere un corretto inquadramento e una percorribile gestione del tema, in coerenza con il quadro normativo vigente sulla tutela della salute”.
La formulazione approvata è stata proposta a parziale modifica della versione originale dall’Assessore al Welfare Giulio Gallera, che ha sottolineato come l’Organizzazione Mondiale della Sanità non riconosca ancora questa sindrome come malattia. Gallera ha ricordato il dibattito tuttora in corso all’interno della comunità scientifica sull’opportunità del riconoscimento. Nonostante in Italia siano stati già diagnosticati almeno 5mila casi di soggetti affetti da MCS, non si dispone infatti di dati epidemiologici proprio perché la malattia non è stata ancora ufficialmente riconosciuta; in Lombardia, come ha spiegato il primo firmatario Gianantonio Girelli (PD), si registra intanto un continuo incremento di persone malate di MCS e aumentano i casi soprattutto in età pediatrica.
Ai lavori del tavolo parteciperanno i rappresentanti di diverse comunità scientifiche in modo che il tema venga affrontato e sviluppato in un’ottica multidisciplinare con l’obiettivo di garantire la più ampia e approfondita valutazione.
Il documento è stato sottoscritto anche da Fabio Rolfi (Lega Nord), Paola Macchi (M5Stelle) e Riccardo De Corato (Fratelli d’Italia), che ha evidenziato come in Emilia Romagna sia già stato realizzato un percorso assistenziale per i pazienti affetti da questa sindrome presso l'Ospedale di Ferrara. A favore della mozione sono intervenuti in Aula anche Maria Teresa Baldini (Gruppo Misto Fuxia People), Fabio Fanetti (Lista Maroni), Silvana Santisi Saita (Lega Nord), Angelo Capelli (Lombardia Popolare) e Mario Mantovani (Forza Italia).

 

Azioni per lo sviluppo dei territori montani

Una mozione presentata da Lara Magoni (Lista Maroni) e approvata all’unanimità impegna la Giunta a promuovere, nell’ambito di un programma quadro denominato “Montagna 2.0”,  un progetto che comporti la condivisione territoriale di interventi ambientali e di sviluppo dei territori che hanno grandi derivazione ad uso idroelettrico in prosecuzione temporanea. Il documento a tal fine chiede passi formali attraverso la Conferenza Stato Regioni per chiedere una modifica al decreto legislativo del 2012 che ha stravolto i criteri di rinnovo delle concessioni di grande derivazione “a danno dell’interesse pubblico”. Come spiegato dal Sottosegretario alla Montagna Ugo Parolo, sono scadute le concessioni di metà degli impianti lombardi e allo stato attuale non possono essere rinnovate sino al 31 dicembre di quest’anno.
Parolo ha ricordato come la Lombardia produce il 25% dell’energia elettrica nazionale, pari a circa 4 milioni di kilowatt per un indotto complessivo che fino a un paio di anni fa superava il miliardo di euro. Durante la discussione hanno preso la parola i Consiglieri Corrado Tomasi (PD), Donatella Martinazzoli (Lega Nord), Dario Violi (M5Stelle), Fabio Fanetti (Lista Maroni) e Roberto Bruni (Patto Civico).
Il Consiglio, sempre all’unanimità, ha approvato anche un emendamento presentato dalla relatrice Lara Magoni su sollecitazione di Dario Violi (M5Stelle), con il quale si impegna la Giunta regionale a promuovere un percorso in condivisione con i territori affinchè i canoni che la Regione introita dagli impianti idroelettrici possano rimanere sui territori dove sono presenti i medesimi impianti.

 

Calamità naturale per alcuni territori delle Province di Brescia e Cremona
La Regione chieda al Governo nazionale la dichiarazione di stato di calamità naturale, per i danni cagionati dai temporali e dalle trombe d’aria del 6 giugno scorso nei territori di Leno e Montichiari (in provincia di Brescia), e di Campagnola, Quintano, Casaletto Vaprio, Pandino e Torlino Vimercati (in provincia di Cremona).
Questa è la richiesta avanzata e contenuta nelle mozioni del Partito Democratico (illustrata da Gian Antonio Girelli) e del M5Stelle (relatore Stefano Buffagni) che sono state approvate all’unanimità questo pomeriggio. Ingenti danni si segnalano in  particolare a stalle e fabbricati di aziende agricole e zootecniche, nonché a vaste estensioni di colture di mais e orzo.
Nel documento finale si impegna la Giunta regionale a verificare la possibilità di intervento del Governo, dopo un opportuno approfondimento nelle rispettive Commissioni Ambiente e Agricoltura.

 

Disagi linea ferroviaria Milano-Cremona-Mantova

Garantire adeguate condizioni di viaggio ai 10mila passeggeri giornalieri, tra cui molti pendolari, della linea ferroviaria Milano–Cremona–Mantova, che lamentano guasti del condizionamento dell’aria, la mancata pulizia dei vagoni, guasti alle porte e la soppressione di molte corse. E’ quanto richiede alla Giunta regionale la mozione del gruppo Movimento 5 Stelle, primo firmatario Andrea Fiasconaro, approvata all’unanimità in Consiglio regionale. L’Assessore alle Infrastrutture e Mobilità Alessandro Sorte ha sottolineato come ci sia un problema riguardante Rete Ferroviaria dello Stato: Regione Lombardia negli ultimi 10 anni ha investito 1 miliardo e 300 milioni di materiale rotabile, mentre lo Stato solo 170 milioni. Molte soppressioni – ha detto – sono dovute al caldo, combinato alla vetustà del materiale rotabile e al conseguente blocco repentino di numerosi mezzi datati.

 

 

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