La Commissione Agricoltura presieduta da Alberto Cavalli (FI) ha approvato all’unanimità una proposta di Risoluzione, presentata dai consiglieri del PD Marco Carra e Agostino Alloni, per contrastare le attività dei pescatori di frodo.
Il provvedimento prende spunto da varie inchieste sui corsi d’acqua lombardi (soprattutto sul fiume Po e nei laghi di Mantova) dove pescatori di frodo attuerebbero una vera e propria azione predatoria con reti, elettrostorditori e altro, operando un impoverimento della quantità e della qualità della fauna ittica e causando un grave danno ambientale ed economico anche per chi si diletta di pesca sportiva.
Di contro le sanzioni previste dalla legge in vigore vengono giudicate di poca entità, oltre al fatto che non è previsto il sequestro di mezzi e attrezzature. Quindi il documento approvato in Commissione impegna la Giunta a provvedere un inasprimento delle sanzioni amministrative, con eventuale sequestro degli strumenti di pesca degli autoveicoli e natanti utilizzati. Il provvedimento auspica l’installazione di sistemi di video-sorveglianza galleggianti e il coinvolgimento dei Comuni e degli Enti interessati per controlli più stretti sulle rive dei fiumi e dei laghi, sulle barche che vengono messe in acqua e per la chiusura delle rampe di accesso nelle ore notturne.
PARITA’ DI GENERE. Respinti a maggioranza, in Commissione Affari Istituzionali, i due progetti di legge sulle nomine negli Enti appartenenti al “sistema regionale”. I testi (relativi alle nomine di competenza della Giunta e del Consiglio ) erano stati proposti da PD, M5S e Patto Civico con l’intento di assicurare l’equilibrio fra i generi nelle designazioni e di “semplificare nella nostra istituzione – come ha detto il relatore Fabio Pizzul (PD) – il rispetto delle normative nazionali al riguardo”. “Esiste già una legge nazionale che in Lombardia viene rispettata ed applicata. La parità uomo-donna è già realtà a livello di Giunta Regionale e i medesimi principi sono garantiti anche nell’ambito degli Enti partecipati., ha spiegato il capogruppo della Lega Nord, Massimiliano Romeo.