La giornata in Consiglio

La giornata in Consiglio: in Commissione il contenimento del Seveso,
crisi Call&Call, Dote Sport, progetti per il carcere di Como

Approvati anche il progetto di legge per regolamentare le vendite di beneficenza nei Comuni e una Risoluzione per la limitazione o il divieto degli OGM

 

Milano, 11 giugno 2015 – Qui di seguito i principali argomenti al centro delle Commissioni di oggi.

 

Fiume Seveso, audizione sul piano di contenimento

Cinque le vasche di laminazione previste per contenere le piene lungo il fiume Seveso,  di cui l’opera di Senago in fase di appalto entro l’estate, ma tempi più lunghi per la loro realizzazione, a causa del ritardo dei finanziamenti statali. Questo il quadro emerso oggi in Commissione Ambiente, presieduta da Luca Marsico (FI), durante l’audizione con le DG Ambiente, Territorio, Urbanistica e Difesa Suolo della Giunta regionale sulla riqualificazione fluviale. All’incontro hanno partecipato anche Federico Lena (LN), Laura Barzaghi (PD), Gianmarco Corbetta (M5S).  Oltre a Senago, Regione Lombardia ha individuato come prioritari altri quattro interventi: nel Comune di Milano, al confine con il Comune di Bresso nella zona del Parco Nord, a Paderno Dugnano nell’area ex SNIA, a Varedo e a Lentate s/Seveso.
Per la riduzione del rischio idrogeologico dell’asta del fiume, Regione Lombardia punta anche a introdurre il principio dell’invarianza idraulica come norma di legge nelle trasformazioni urbanistiche, come strumento di difesa del suolo con effetto a medio-lungo termine.
  Si è trattata di un’illustrazione esauriente sotto tutti i punti di vista – ha commentato il Presidente Marsicoche ha aperto l’orizzonte sui programmi in essere e su quelli futuri”. Qualche preoccupazione sulla tempistica è stata espressa da Eugenio Casalino (M5S), consigliere Segretario dell’Ufficio di Presidenza . “La relazione ha sancito lo slittamento dei tempi per la realizzazione delle opere – ha rimarcato l’esponente dei Cinque Stelle – i cui effetti non si avranno prima di cinque-sei anni, confermando le preoccupazioni da noi espresse un anno fa. Occorre, infatti, agire da subito anche sul versante dell’invarianza idraulica, mantenendo l‘impegno sulla realizzazione delle infrastrutture”.

Vertenza Call&Call di Cinisello (MI), pressing del Consiglio su Inps

Questa mattina la IV Commissione, presieduta da Angelo Ciocca (Lega Nord), ha affrontato in audizione la situazione della Call&Call di Cinisello, che rischia la chiusura dal 30 giugno con la conseguente perdita di 186 posti di lavoro. Erano presenti la proprietà, le rappresentanze sindacali, rappresentanti del Comune di Cinisello e della Città Metropolitana. I contratti di solidarietà scadranno il 30 giugno e dal 10 aprile 2015 è attiva la procedura di mobilità. Un possibile salvagente sarebbe la modifica dell’inquadramento Inps dei lavoratori da "servizi" (cosa che oggi preclude la possibilità di accedere agli ammortizzatori ordinari) a "industria", con la possibilità di accedere alle varie forme di cassaintegrazione. “La Commissione – ha spiegato il Presidente Ciocca – ha preso l’impegno di favorire un confronto immediato e risolutivo tra Proprietà, Inps e assessorati regionali competenti. Ribadiamo la necessità di un tavolo nazionale e regionale sul comparto call center, perché il punto di arrivo dev’essere la garanzia che chi vende servizi in Lombardia offra assistenza pre e post in Lombardia”. Stefano Buffagni, Consigliere del Movimento 5 Stelle Lombardia, ha evidenziato che “Inps dia rapidamente seguito alla richiesta. Non possiamo permetterci di perdere altri posti di lavoro in Lombardia e vanno difese queste realtà sul nostro territorio”. Sosteniamo la richiesta che l’azienda ha avanzato  all’Inps  perché la Call&Call   venga inserita nel settore industrie e non nel settore servizi. Questo consentirebbe di beneficiare degli ammortizzatori sociali, qualora fossero attivati, e quindi di sospendere le procedure di licenziamento”, ha aggiunto il Consigliere Segretario della Commissione, Onorio Rosati (PD).

Vendite di beneficenza da parte di enti non commerciali

La Commissione Attività produttive ha approvato a maggioranza il progetto di legge che, una volta licenziato dal Consiglio regionale, normerà in maniera più stringete le cosiddette “cessioni a fini solidaristici”, ovvero le vendite di fiori (fattispecie citata esplicitamente), manufatti o altra oggettistica per sostenere raccolte fondi benefiche. Il provvedimento integra la legge regionale 2 del 2010.

I Comuni dovranno dotarsi di un regolamento per la concessione degli spazi e pianificare gli eventi in maniera sistematica, oltre a garantire distanze dalle attività commerciali stabili in modo da non dare adito a forme di concorrenza sleale. Si tratterà di adottare, in sintesi, un vero e proprio “Piano comunale delle vendite a fini solidaristici”. Relatore del provvedimento è Antonello Formenti (Lega Nord).

 

Cooperazione in Lombardia, audizione sul progetto di legge

La IV Commissione si è confrontata con Alleanza delle Cooperative, Uecoop e Anci sul progetto di legge che modifica e integra la legge regionale sulla cooperazione in Lombardia. Relatore Carlo Malvezzi (NCD). Il sistema cooperativo lombardo con oltre 4.300 cooperative e 2.000.000 di soci (1lombardo su quattro). Il provvedimento, tra le varie riformulazioni “promuove e sostiene lo sviluppo ed il potenziamento della cooperazione, anche prevedendo nuovi modelli organizzativi per la gestione di servizi pubblici, esercita funzioni di indirizzo e di programmazione, assicura l'esercizio unitario delle funzioni amministrative, promuove la massima integrazione fra le diverse espressioni del mondo della cooperazione nonché l'azione di sistema delle banche di credito cooperativo”.

 

Dote Sport, votato il parere in Commissione Cultura

Parere favorevole, a maggioranza, della Commissione Cultura presieduta da Luca Ferrazzi Lista Maroni) alla delibera della Giunta sui criteri e le modalità di assegnazione della “Dote Sport”. Il provvedimento prevede una dotazione di 1 milione di euro per i bambini dai 6 ai 13 anni e 1,5 milioni per i ragazzi dai 14 ai 17 anni.

E’ un intervento per favorire le fasce deboli della popolazione giovanile costrette, a causa delle difficili condizioni economiche, a rinunciare alla pratica sportiva – ha detto il relatore Antonello Formenti (LN) – Con particolare attenzione verso i minori con disabilità, ai corsi e alle attività sportive attraverso una riduzione dei costi a carico delle famiglie. In questo modo si raggiungeranno 5000 ragazzi di cui 500 con disabilità”.

 I destinatari della “Dote Sport” sono i nuclei familiari con almeno un genitore residente da 5 anni in Lombardia e con un Isee non superiore a 20.000 euro. Le spese coperte dalla Dote (massimo importo ottenibile 200 euro), saranno quelle sostenute da settembre 2015 a giugno 2016 per la pratica dell'attività sportiva.  Entro l'estate la Regione avvierà un bando in modo con gli enti locali interessati.

Sono intervenuti anche i consiglieri Jacopo Scandella (PD), Mario Barboni (PD), Paolo Micheli (Patto Civico), Andrea Fiasconaro (M5S). Fabio Pizzul (PD), nel dichiarare il voto contrario, ha sottolineato come il provvedimento abbia  a suo avviso poche risorse, risulti poco comprensibile da parte delle famiglie, che devono farsi carico della parte burocratica on-line e dei Comuni che devono interagire. Inoltre giudica discriminante il fattore della residenza da 5 anni in Lombardia di almeno un genitore.

Formazione detenuti carcere Bassone di Como in collaborazione con Ersaf

La presidente di Ersaf Lombardia, Elisabetta Parravicini, ha illustrato oggi durante un’audizione in Commissione Speciale Situazione Carceri, presieduta da Fabio Fanetti (Lista Maroni), il progetto di formazione che dal 16 giugno interesserà alcuni detenuti del carcere Bassone di Como. L’iniziativa prevede inizialmente un corso per la realizzazione di manufatti in legno e di intaglio con materiale proveniente dai boschi delle valli adiacenti. Una seconda fase, ha aggiunto Alessandro Rapella, responsabile degli uffici Ersaf di Lecco, riguarderà dopo l’estate progetti di tecniche di rimboschimento e manutenzione dei sentieri di montagna.

Limitazioni e divieti all’utilizzo di OGM

Più poteri agli Stati membri  per adottare misure aggiuntive che limitino o vietino l’impiego di OGM e mangimi geneticamente modificati, così da tutelare i prodotti agroalimentare di qualità dei singoli territori.
La raccomandazione parte dalla Lombardia e fa parte di una Risoluzione (relatore
Jari Colla della Lega Nord) diretta a Bruxelles approvata all’unanimità stamattina dalla Commissione Bilancio (Presidente Alessandro Colucci, NCD).  Nel documento si auspica anche che sia estesa l’indicazione in etichetta dell’eventuale presenza di OGM in alimenti e mangimi anche quando è inferiore al limite dello 0,9% e che sia comunque vietato l’uso di OGM nelle produzioni DOP (denominazione di origine protetta) e DOC (denominazione di origine controllata).  La Risoluzione rivendica il pieno rispetto del principio di sussidiarietà e le prerogative costituzionali dello Stato e delle Regioni, dunque auspica che nella stipula di futuri accordi tra Unione europea e Stati esteri non venga compromessa la facoltà concessa agli Stati membri di limitare o vietare l’utilizzo di OGM.

 

Comitato paritetico di controllo al lavoro su progetto di legge per  diritto al cibo

Il  CPCV – il Comitato che si occupa della valutazione e del controllo sull’attuazione delle leggi e sugli effetti delle politiche – si è espresso, questa mattina, sul progetto di legge di riconoscimento e tutela del diritto al cibo, in discussione in Commissione Agricoltura. Il Comitato approva l’inserimento, nel testo, di una clausola valutativa e di un Osservatorio costituito allo scopo.  Nell’ambito  delle politiche di riduzione degli sprechi alimentari si propone anche che i dati delle valutazioni (biennali) siano resi pubblici e pubblicati on line.
Parere positivo anche sullo stato di attuazione del Fondo infrastrutture sociali per la Lombardia (Frisl) e sulla relazione 2014.

 

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