"La Svizzera dimostra come sia utile e importante sviluppare politiche dei trasporti che privilegino lo spostamento del traffico merci da gomma a ferro, con indiscutibili vantaggi sia sotto il profilo ambientale che sotto quello della velocità di spostamento e della mobilità. Anche la Lombardia e l'Italia dovranno investire di più su questo aspetto, consapevoli che nei territori transfrontalieri progetti in questa direzione sono resi di più facile attuazione grazie anche ai fondi europei per la cooperazione transfrontaliera e la coesione territoriale". Lo ha detto il Presidente del Consiglio regionale della Lombardia e della Commissione europea per le politiche di coesione (COTER) Raffaele Cattaneo al termine del visita di questa mattina ai cantieri della Galleria Monte Ceneri.
"I lavori procedono nel rispetto dei tempi previsti –ha sottolineato Cattaneo– ed entro il 2020 il sistema Alptransit sarà pienamente operativo. Sul fronte italiano dobbiamo adoperarci per rispettare i tempi di realizzazione per le opere complementari, dall'Arcisate-Stabio a quelle in programma in prossimità dei valichi di Luino, Chiasso e Domodossola, e sono fiducioso che ci riusciremo in modo puntuale".
A margine del seminario organizzato dalla Commissione per le politiche di Coesione territoriale e Bilancio dell’Unione Europea (Coter) del Comitato delle Regioni, che si è tenuto ieri al Joint Research Centre di Ispra (VA) incentrato sul tema della cooperazione transfrontaliera, questa mattina si è tenuto un sopralluogo al Cantiere AlpTransit e in particolare ai lavori per la Galleria di base del Monte Ceneri.
I rappresentanti degli organismi europei sono stati accolti presso il cantiere di Sigirino dal Presidente della Direzione generale di AlpTransit San Gottardo Renzo Simoni, che ha illustrato il progetto e lo stato di avanzamento dei lavori. Alla sua relazione introduttiva, hanno fatto seguito gli interventi del Presidente Raffaele Cattaneo e dei rappresentanti istituzionali elvetici e del Canton Ticino. "Investimenti come questo –ha evidenziato il Presidente Cattaneo– dimostrano come i confini non siano le barriere che qualcuno vorrebbe alzare per dividere i territori, ma occasioni e terreno dove sviluppare sinergie importanti e concrete. E' questa l'Europa che vogliamo, un Europa utile e vicina ai suoi cittadini e ai territori. La realizzazione del sistema Alptransit all'interno del collegamento Genova-Rotterdam consente di mettere in comunicazione in modo diretto e veloce l'Italia con il Nord dell'Europa, generando vantaggi concreti per tutti. Un chiaro esempio di come la cooperazione transfrontaliera sia sempre più fondamentale per lo sviluppo dei nostri Paesi".
Sull'importanza di una collaborazione sempre più stretta tra Lombardia e Svizzera si sono soffermati al termine dell'incontro anche il Presidente del Consiglio di Stato del Ticino Manuele Bertoli e il Presidente del Consiglio Cantonale ticinese Walter Gianora.
Il responsabile della comunicazione dell'Ufficio federale svizzero dei Trasporti Gregor Saladin ha quindi illustrato le politiche svizzere per i trasporti transfrontalieri. L'Ufficio Federale dei Trasporti ha il compito di pianificare e attuare la politica svizzera nell'ambito dei trasporti pubblici, gestendo ogni anno oltre 442 milioni di viaggiatori e quasi 51 milioni di tonnellate di merci su una rete ferroviaria lunga 3172 chilometri. Come la Lombardia, anche la Svizzera persegue una politica dei trasporti sostenibile, incentrata sul trasferimento del maggior volume di traffico dalla strada alla rotaia. I cittadini svizzeri hanno confermato ripetutamente questo indirizzo politico nell'ambito di diverse votazioni popolari come quella del 1994, che ha stabilito come il traffico pesante attraverso la Svizzera debba circolare sempre più su rotaia. Ne consegue che entro il 2018 il numero di autocarri in transito sulle Alpi, attualmente di poco superiore al milione all'anno, dovrà scendere sotto le 650mila unità. Per potenziare la capacità ferroviaria e rendere più rapido ed efficiente il traffico merci, la Svizzera sta realizzando Alptransit, progetto che comprende le tre gallerie Lotschberg (34,6 chilometri, già in funzione dal 2007), San Gottardo (57,1 chilometri, già in funzione dallo scorso 11 dicembre) e Monte Ceneri (15,4 chilometri, in funzione dal 2020). Il costo complessivo di Alptransit ammonta a circa 22 miliardi e mezzo di euro. La Svizzera ha inoltre già investito altri 42miliardi e 300 milioni di euro nei grossi ampliamenti previsti da Ferrovia 2000, nello sviluppo dell'infrastruttura ferroviaria SIF che comprende130 progetti, nel raccordo diretto con la rete ferroviaria europea ad alta velocità e lungo l'asse Rotterdam-Anversa-Genova, oltre che nel risanamento fonico delle tratte esistenti. Negli ultimi cinque anni, come ha sottolineato Gregor Saladin nel suo intervento, il numero di autocarri sugli assi di transito è diminuito quasi del 30%, con benefici conseguenti significativi anche per il traffico viaggiatori che presenta tempi di percorrenza inferiori: senza le misure adottate, si stima che sulle strade svizzere circolerebbero oggi 700mila autocarri in più all'anno. Al termine dell’incontro è seguita la visita ai cantieri del tunnel del Monte Ceneri insieme al direttore dei lavori Alberto De Col. Con i suoi 15,4 chilometri di lunghezza, la Galleria di base del Monte Ceneri rappresenta, dopo l’apertura della Galleria di base del San Gottardo, il secondo maggiore progetto di galleria della Svizzera. Analogamente alla Galleria di base del San Gottardo, anche quella del Ceneri è costituita da due canne a binario unico, distanziate tra loro di circa 40 metri e collegate l’una all’altra ogni 325 metri attraverso cunicoli trasversali. Vista la sua lunghezza non sono necessari cambi di corsia né stazioni multifunzionali. Su richiesta del Cantone Ticino è in corso di realizzazione la bretella Locarno – Lugano, che servirà anche a smaltire il traffico regionale ticinese, riducendo i tempi di percorrenza del tratto tra le due località dagli odierni 59 minuti a 31 minuti. Per collegare la Galleria di base del Ceneri alla linea ferroviaria esistente sono in fase di costruzione altre opere al nodo di Camorino: tra di esse spiccano soprattutto il ponte a quattro binari sovrastante l’autostrada A2 e i due viadotti ferroviari. L’inaugurazione e la messa in servizio della Galleria di base del Ceneri sono previste per il 2020. La sua realizzazione comporterà un miglioramento delle interconnessioni con la Lombardia e l'istituzione di nuove linee ferroviarie da parte della TiLo. Rete Ferroviaria Italiana (RFI) ha in corso interventi di potenziamento tecnologico e infrastrutturale per circa 500 milioni di euro lungo i tre valichi transfrontalieri di Luino, Chiasso e Domodossola, tra cui adeguamenti per consentire il transito di carichi alti fino a quattro metri, l’adeguamento del modulo dei binari allo standard europeo di 750 metri e l’installazione di tecnologie di ultima generazione per incrementare la capacità di traffico merci e viaggiatori.
Con il completamento dell’opera, unitamente a quella del San Gottardo, si potrà ottenere un’unica linea ferroviaria quasi completamente pianeggiante, in grado di accogliere sul suo percorso treni merci dal peso complessivo di 2mila tonnellate. A lavori completati, la capacità di traffico merci sarà di 390 treni al giorno a fronte dei 285 di oggi, di cui 170 al valico di Chiasso, 90 al valico di Luino e 130 al valico di Domodossola. Entro fine anno, con un investimento complessivo di 260 milioni di euro, è infine prevista l’attivazione anche della linea Arcisate – Stabio, che grazie all’interscambio di Gallarate consentirà di collegare facilmente l’aeroporto di Malpensa con le principali città della Svizzera centrale e meridionale.
- 8 Giugno, 2017
- 12:00 am
- Categorie: Lombardia Quotidiano
Alptransit, Commissione COTER visita cantieri galleria Monte Ceneri
