I cambiamenti del mondo dell’informazione dalla tv ai social network, le fake news e la post-verità: sono alcuni dei temi toccati questa mattina a Palazzo Pirelli durante il convegno “Comunicazione: viaggio fra tv, internet e social media”, promosso dal consigliere Luca Marsico (FI) e dall’associazione Amici di Mario Berrino e iniziato con un minuto di silenzio in memoria di Cino Tortorella, tra i principali protagonisti della stagione delle emittenti locali in Lombardia.
“Questo è il primo di altri appuntamenti sul tema della comunicazione che organizzeremo nel corso dell’anno -ha detto Luca Marsico- , con l’obiettivo di approfondire la conoscenza dei cambiamenti in atto che, attraverso il sistema delle informazioni, stanno investendo le istituzioni di tutto il mondo”. Il Presidente del Consiglio regionale, Raffaele Cattaneo ha citato Ludwig Wittgenstein (“i pesci sono gli ultimi ad accorgersi dell’acqua”) per ricordare che quanto più si sta all’interno di un contesto, tanto più di esso si è inconsapevoli, ragione per cui ci si deve porre il compito di indagare cosa sta accadendo attorno a noi, “ed è importante -ha aggiunto- che proprio nella sede del Consiglio regionale si svolga questa riflessione sui rapporti tra informazione, politica e istituzioni. Discutere del sistema dell’informazione è un tema che riguarda direttamente quello che facciamo qui in Consiglio regionale, le dinamiche della rappresentanza e il futuro della democrazia.”
Questo “viaggio” secondo Cattaneo, pone diversi interrogativi alle istituzioni pubbliche. Citando una ricerca pubblicata dal ‘New Scientist’, Cattaneo ha osservato che “se oltre la metà dei cittadini degli Stati Uniti crede in una teoria complottista, c’è un problema nella dinamica della comunicazione, c’è qualcosa che distorce la verità nel meccanismo della comunicazione”. Se prima di internet “avevamo poca capacità di controllo dei fatti e moltissima credibilità delle istituzioni -ha concluso-, oggi al contrario abbiamo moltissima capacità di controllo dei fatti e pochissima credibilità delle istituzioni e della politica. Questo cambierà la democrazia, e non è detto che la cambierà in meglio”.
Ha partecipato al dibattito, moderato dal giornalista Simone della Ripa, anche Federica Zanella, Presidente del Corecom Lombardia, che ha ricordato come sia necessario supportare l’emittenza locale, ponendosi l’obbiettivo di fare sempre informazione di qualità. Sulle vicende dell’emittenza, con uno sguardo al passato ma proiettato al futuro, è invece intervenuto Ettore Andenna, che ha rievocato le origini della tv locale e commerciale, il cui modello, ha detto, “ha cambiato il modo di fare televisione in Italia”. “Oggi però purtroppo– ha aggiunto- manca una visione basata sul contenuto e si fa una televisione vecchia”. Alessandro Nardone, scrittore e consulente di Marketing digitale, ha raccontato la “case history” della sua falsa candidatura alle ultime primarie repubblicane USA. Fra i “giovani “ relatori, nativi dell’era social dell’informazione, Stefano Bini, Elisa Serafini, Giulia Bonaudi. E’ toccato al giornalista e spin doctor Cristiano Bosco analizzare la assoluta particolarità del modo di comunicare di Trump ( “che si sveglia al mattino e twitta direttamente, anche cose in qualche modo sconclusionate, raggiungendo oltre 45 milioni di persone attraverso i suoi profili social personali”). Paolo Costa, direttore dell’ Ufficio Stampa del Consiglio regionale, ha sottolineato l’urgenza che giornalisti e operatori della comunicazione si pongano il problema di “come aprirsi alla verità, perché la verità esiste e forse ci siamo tutti dedicati al business e alla tecnica” e ha raccontato dell’impegno del Consiglio regionale con i social network, avviato in un’epoca in cui nella PA sono assenti i punti di riferimenti (“per esempio la legge 150 risale al 2000 e non riguarda né internet né tantomeno i social network”). All’organizzazione del convegno ha partecipato anche l’Ordine dei giornalisti.