Giorno della Memoria dell’Olocausto, il Consiglio: ricordare e passare il testimone

Il Giorno della Memoria di Milano comincia dove sorgeva l’albergo Regina, dal settembre del ’43 sede del comando delle SS e della Gestapo.  L’omaggio della città e delle istituzioni non si limita al ricordo delle deportazioni e delle torture.”Bisogna passare il testimone alle giovani generazioni “ ha detto la Vice Presidente Sara Valmaggi, in rappresentanza del Consiglio regionale, che oggi ha disposto le bandiere a mezz’asta per onorare il ricordo delle vittime della Shoah.  “Dobbiamo tramandare la consapevolezza che bisogna opporsi alle violenze e alle sopraffazioni degli uomini contro gli uomini, e alzarci in piedi.”

La celebrazione è continuata poi a Palazzo Reale, dove, alla presenza del Sindaco Giuseppe Sala, più di 300 studenti delle scuole superiori hanno ascoltato le testimonianze di Venanzio Gibillini e Franco Schoenheit, superstiti delle deportazioni nei lager.

E’ un’eccezionale opportunità per voi ragazzi – ha aggiunto la Vice Presidente Sara Valmaggiperché ciò che potete ascoltare qui non è il racconto di un film, ma ciò che è realmente e drammaticamente avvenuto.”
Gli arresti, i trasporti coatti, le umiliazioni, la paura, l’estrema sopraffazione verso  uomini contro cui si lanciavano i cani, uomini cui si diceva “questa è l’ultima volta che sarai chiamato col tuo nome”: tutto questo rivive nelle parole semplici e immediate dei due sopravvissuti, che  raccontano quasi a fatica e che  dedicano questo dolore del ricordo “a  chi non è tornato”.

Il Presidente del Consiglio Comunale, Lamberto Bertolè, ha deposto le  corone nel luogo in cui tanti oppositori del regime e cittadini di religione ebraica furono torturati e avviati alla deportazione. Alla cerimonia hanno partecipato l’ANPI (Associazione Nazionale Partigiani d’Italia), il Comitato permanente antifascista della città di Milano, l’Aned (Associazione nazionale deportati dei campi nazisti), la Comunità ebraica di Milano.