Per tutto il 2015 ha raccontato a modo suo, in occasione di Expo (dettagli), le bellezze conosciute e nascoste della nostra Lombardia. In collaborazione con la Regione, Davide Van De Sfroos ci ha fatto conoscere persone, luoghi, storie che fanno la ricchezza della nostra identità. Ora l'artista laghée sfida con il suo patrimonio musicale in lingua locale il tempio del calcio italiano: il prossimo 7 giugno, per la prima volta, sarà in concerto a San Siro. "Dopo aver fatto un po' di tutto, come il Genesio, qualcosa mancava e si è sentita l'esigenza di concretizzarlo questo sogno e di credere nell'urlo dei sostenitori di quest'avventura", ha raccontato il cantastorie, nato anagraficamente a Monza e poi cresciuto a Mezzegra, sul lago di Como. "Per uno che non ha mai giocato a calcio neppure all'oratorio, entrare in campo a San Siro è come andare sulla luna", ha scherzato in occasione dell'annuncio.
Davide Van De Sfroos è oggi uno dei più importanti cantautori italiani, già arrivato sul palco di San Remo e vincitore per due volte del Premio Tenco. Quasi tutte le sue canzoni e i suoi libri fanno capo al Lario e al suo spirito profondo e la maggior parte dei testi è pensata, scritta e cantata in lingua tremezzina (o laghée). In quindici anni di carriera musicale solista ha pubblicato sei album di inediti, ha ricevuto il Premio Maria Carta e ha vinto due volte il Premio Tenco. Si è classificato quarto alla 61ª edizione del Festival di Sanremo con “Yanez”, il cui successo ha fatto registrare il secondo sold out al Mediolanum Forum di Assago. Nel 2014 è uscito l’album in studio “Goga e Magoga”, che è arrivato al secondo posto della classifica FIMI/GfK dei dischi più venduti in Italia. La raccolta “Best of 1999-2011” è stata certificata disco d’oro. E' del 2015 l'album "Synfuniia", 14 brani riarrangiati in chiave sinfonica dal maestro Vito Lo Re.