Attività di lobbying, in dirittura di arrivo il regolamento di attuazione

Una legge per regolamentare le  attività di lobbyng . Anche la Lombardia  si è dotata di questo strumento legislativo (approvata dal Consiglio regionale   il 12 luglio 2016)  che ha come obiettivo quello di  riconoscere e definire il ruolo delle organizzazioni che rappresentano i portatori di interessi collettivi nella relazione con  i decisori pubblici. In questi giorni è all’esame dell’Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale il Regolamento "Disposizioni per l’attuazione della Legge regionale", passaggio fondamentale per dare il via all’attuazione del provvedimento legislativo.
Vediamo nei dettagli gli aspetti salienti della legge regionale.

Chi sono i soggetti cui ci si riferisce: si definisce attività di rappresentanza di interessi ogni attività dei  soggetti che vengono individuati da organizzazioni, enti società, associazioni, fondazioni e comitati  per presentare ai decisori pubblici  le proprie proposte, richieste, valutazioni, ricerche , analisi.
I decisori pubblici sono individuati come i rappresentanti dei cittadini eletti nelle istituzioni, i dirigenti regionali e tutti coloro che, in ragione del loro pubblico ufficio , concorrono alla formazione delle decisioni.

Che misure introduce: la misura innovativa è quella dell’accreditamento dei rappresentanti di interessi presso il Consiglio regionale, con la relativa stesura di un apposito elenco, del quale fanno parte di diritto le organizzazioni sindacali e di categoria e i soggetti del Terzo settore.
Fra i requisiti per l’accreditamento, l’assenza di condanne passate in giudicato per reati contro la pubblica amministrazione, la fede pubblica e il patrimonio. Fra gli obblighi di chi intende accreditarsi  quello della trasparenza,  della tracciabilità e della correttezza delle informazioni fornite.

Elementi di scenario: quattro altre Regioni hanno già approvato una legge sull’attività di lobbying:  la Toscana (L.R. 18 gennaio 2002, n. 5), il Molise (L.R. 22 ottobre 2004, n. 24), l'Abruzzo (L.R. 22 dicembre 2010, n. 61) e la Calabria (L.R. 12 febbraio 2016, n. 4).
A livello di Parlamento nazionale – in attesa di un provvedimento legislativo, al cui proposito  sono state presentate diverse proposte-  lo scorso aprile è stato approvato dalla Giunta per il regolamento della Camera un provvedimento di regolamentazione dell'attività di rappresentanza di interessi nelle sedi della Camera dei deputati.

La Commissione europea ha istituito il registro della rappresentanza degli interessi nel 2008. Nel 2011 Commissione e Parlamento europeo hanno adottato uno strumento comune denominato Registro per la trasparenza, disciplinato dall'Accordo istituzionale del 19 settembre 2014.
Il 18 febbraio 2010 l’OCSE (l’Organizzazione per lo sviluppo economico) ha approvato delle “linee guida” per i decisori pubblici nel rapporto con l’attività di lobbing (Recommendation of the Council on Principles for Transparency and Integrity in Lobbying)