La Commissione Affari istituzionali, presieduta da Stefano Carugo (PdL), ha deciso oggi pomeriggio di istituire un gruppo di lavoro che elabori un progetto unitario per la definitiva attuazione dell’articolo 1 dello Statuto relativamente a bandiera e festa regionale.
La decisione, su indicazione del consigliere Alessandro Fermi (PdL), è maturata in occasione della presentazione da parte della relatrice,Silvana Santisi (Lega Nord), di due precedenti e distinti progetti di legge, il cui iter era fermo da due legislature.
Su richiesta del consigliere Massimiliano Romeo (Lega Nord) è stato fissato un termine perentorio per la fine dei lavori: il 15 ottobre.
Il tavolo, coordinato dalla Santisi, sarà composto dai consiglieri Alessandro Sorte (Pdl), Stefano Bruno Galli (Maroni presidente), Riccardo De Corato (Fratelli d’Italia), Elisabetta Fatuzzo (Pensionati) ed Eugenio Casalino (M5S).
Fabio Pizzul (Pd) e Roberto Bruni (Patto civico) dichiarando per i propri gruppi “non prioritaria” la questione, hanno deciso di non partecipare al tavolo, annunciando comunque la volontà di intervenire tecnicamente e politicamente in caso di un eventuale approdo del pdl in Aula.
Sul tema della priorità è intervenuto il presidente Carugo per ribadire che la discussione odierna ha rispettato, come sempre, il criterio della data di presentazione dei progetti di legge.
I due precedenti testi presentati dalla Lega Nord, ora accorpati in un unico testo e passibili di modifiche, individuavano la festa regionale nella data del 29 maggio, ricorrenza della battaglia di Legnano e la bandiera della Croce di San Giorgio, storica croce rossa in campo bianco issata fin dai tempi della guerra al Barbarossa.
“Vogliamo arrivare ad una scelta condivisa e senza pregiudizi – ha auspicato la relatrice, Silvana Santisi – Questi due provvedimenti non avranno costi per la collettività e rappresentano uno stimolo culturale in un contesto dove spesso si studia la storia antica senza conoscere la nostra”.
“Per noi l’identità è una priorità – ha dichiarato Massimiliano Romeo, presidente del gruppo regionale della Lega – Bandiera e festa rappresentano una previsione statutaria chiara che ha visto l’approvazione di tutte le appartenenze politiche. Non abbiamo problemi a sostenere politicamente questo progetto di legge”.
Anche per Stefano Bruno Galli (Maroni presidente) si tratta di un “importante adempimento statutario perché la Lombardia rappresenta un modello di civiltà e questo modello deve essere rappresentato anche dalla bandiera e dalla festa”.
“Oggi – dichiarano in una nota il capogruppo Alessandro Alfieri e il consigliere Fabio Pizzul – abbiamo ottenuto un primo risultato: fermare la discussione di progetti di legge che nessun cittadino lombardo ritiene essere delle priorità. La bandiera e la festa sono previsti dallo Statuto così come molti altri istituti che sono ben più rilevanti per il funzionamento dell’istituzione regionale. È chiaro l’impianto ideologico e strumentale della Lega, e dunque il PD non parteciperà al gruppo di lavoro”.
“Questa discussione non è prioritaria né importante – ha detto il consigliere Eugenio Casalino (M5S) – Parteciperemo ai lavori, ma la vicenda non ci appassiona. Le nostre priorità sono la trasparenza, le pari opportunità e la partecipazione su cui presenteremo tre nostri progetti di legge”.
“La nuova bandiera non può essere in tutto simile a quella di Milano – ha rilevato Riccardo De Corato (Fratelli d’Italia) – La rosa camuna è un simbolo indovinato e da 40 anni identifica la Lombardia in tutto il mondo. Per quanto riguarda la festa, l’Inno di Mameli contiene già l’esplicito riferimento alla città lombarda: dall’Alpe alla Sicilia, recita l’inno, dovunque è Legnano”.
“L’istituzione di una bandiera e di una festa regionale, a maggior ragione in questo momento, non ci sembra francamente una priorità. È la solita iniziativa tutta propagandistica di una Lega in difficoltà che cerca così di recuperare qualche consenso. E noi a una discussione di questo tipo non vogliamo partecipare”, ha dichiarato Roberto Bruni, consigliere regionale del Patto Civico.
“Tutto quello che serve a rafforzare il nostro spirito di comunità è utile – ha rimarcato Pietro Foroni (Lega Nord) – La ripresa economica può nascere in un tessuto dove c’è condivisione e compartecipazione. Questi strumenti non costano nulla e rafforzano quello spirito lombardo necessario per meglio affrontare il futuro”.
Nella foto una delle sei proposte elaborate nella precedente legislatura da una apposita commissione di saggi e studiosi.