Dal Consiglio regionale parte un altro invito a rivedere la riforma delle circoscrizioni giudiziarie che in Lombardia interessa 3 Tribunali, 18 sezioni distaccate e 45 uffici dei giudici di Pace.
A farlo è il Vicepresidente del Consiglio regionale della Lombardia Fabrizio Cecchetti (Lega Nord) che ha scritto una lettera al ministro della Giustizia Annamaria Cancellieri sottolineando che la revisione “non può rispondere solo a logiche di mero taglio lineare slegate da criteri oggettivi omogenei”.
Cecchetti nella lettera ricorda di avere già evidenziato il problema lo scorso anno nella veste di Presidente del Consiglio regionale, prevedendo le situazioni confusionarie che la revisione giudiziaria avrebbe provocato se fosse stata attuata senza correttivi. Il Vicepresidente sottolinea che i principi della razionalizzazione delle risorse e le economie di spese sono sacrosanti, “tuttavia devono essere in equilibrio con i bisogni del territorio e non devono apparire, come invece pare siano, discriminatori verso alcune realtà territoriali come quelle di cui mi faccio portavoce”.
Cecchetti evidenzia infatti che le realtà giudiziarie lombarde che la revisione cancella hanno un bacino di utenza rilevante sia sotto il profilo numerico che di importanza strategica, economica e demografica (si pensi all’area Milanese con le zone della Fiera di Milano, l’Expo, gli aeroporti di Malpensa, Linate e Orio al Serio) rispetto ad altre realtà italiane “sopravvissute” al taglio. Cecchetti cita poi come esempi anche le sezioni distaccate di Legnano (bacino di utenza pari a circa 232.000 cittadini), di Rho (bacino di utenza pari a circa 324.500 cittadini) e di Cassano d’Adda (anche in questo caso per un bacino di utenza rilevante, pari a 191.000 cittadini).
“L’accorpamento deciso dal Governo – dice ancora Cecchetti – non è dunque condivisibile sulla base di elementi oggettivi”.
Tra l’altro, ricorda ancora il Vicepresidente Cecchetti, che le cose non vadano per il verso giusto lo dimostra “il caos che l’accorpamento ha provocato in alcune realtà come ad esempio quella di Busto Arsizio, dove gli stessi operatori giudiziari parlano di situazione confusionaria e preoccupante, a tal punto da mettere a rischio il livello di efficienza, che non potrà più essere quello di prima. Tutti effetti negativi che si riversano su Rho, Legnano e Cassano d’Adda, ma anche su realtà più grandi come Monza e Milano. Praticamente come avevamo previsto. Nessuno però al Governo fino a questo momento ci ha ascoltati”
- 7 Novembre, 2013
- 12:00 am
- Categorie: Lombardia Quotidiano
Tribunali, Vicepresidente Cecchetti a ministro Cancellieri: “Riforma da rivedere”
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