Istituire tavoli ufficiali di confronto che convolgano la Giunta regionale, i Consiglieri regionali componenti le Commissioni consiliari Bilancio e Sanità, operatori di settore e rappresentanti delle società scientifiche e delle associazioni di categoria, per approfondire insieme le linee guida della nuova riforma della sanità lombarda. E’ la proposta emersa oggi e condivisa da tutti i relatori intervenuti al seminario “Sanità lombarda: il valore dell’innovazione e l’ottimizzazione dei costi”, organizzato dalle Commissioni Bilancio e Sanità e tenutosi questa mattina a Palazzo Pirelli.
Aprendo i lavori, il Presidente del Consiglio Raffaele Cattaneo ha sottolineato come sia necessario “fare i conti tra innovazione tecnologica in ambito sanitario e ottimizzazione ed equilibrio dei costi, in un momento in cui le risorse pubbliche sono in fase di riduzione. La spesa sanitaria -ha aggiunto- ha un'incidenza forte sul bilancio totale della Regione perché è la più alta tra le voci di costo. In Lombardia ammonta a 18,5 miliardi di euro, ovvero oltre l'80% del bilancio regionale, e rappresenta circa il 90 per cento del totale della spesa corrente. La Lombardia –ha concluso Cattaneo– è certamente una 'regione benchmark', ossia un termine di paragone per livelli di assistenza e bassi costi. È un dato positivo che premia il lavoro svolto in questi anni, ma il lavoro che stiamo svolgendo per la riforma sanitaria e la questione dei costi standardpongono di fronte a noi nuovi obiettivi".
“La centralità del paziente nel percorso di innovazione e di sempre maggiore efficienza del sistema sanitario –ha spiegato il presidente della Commissione Bilancio Alessandro Colucci– sono il punto di convergenza di questo primo momento di confronto tra istituzioni regionali lombarde, mondo scientifico e aziende sanitarie. L’obiettivo è quello di riunire allo stesso tavolo le diverse professionalità della filiera della salute per valutare insieme gli investimenti necessari per lo sviluppo di nuove tecnologie biomedicali all’interno di una corretta analisi di costi e benefici”.
“Dobbiamo stringere i tempi sulla riforma sanitaria e accelerare il percorso avviato –ha sottolineato il presidente della Commissione SanitàFabio Rizzi– con l’obiettivo di rimodulare territorialmente la spesa per liberare risorse da investire sull’innovazione con la compartecipazione diretta delle società scientifiche, degli operatori e del mondo economico produttivo: non dimentichiamoci che in un periodo di crisi economica –ha concluso Rizzi– i numeri del fatturato del sistema sanitario lombardo evidenziano come questo sia un comparto fondamentale per favorire la ripresa” .
“La capacità di innovazione deve accompagnarsi e coniugarsi perfettamente con l’appropriatezza della cura –ha ribadito la Vice Presidente del Consiglio Sara Valmaggi-. Un dato positivo è sicuramente dato dal fatto che in Conferenza Stato Regioni si sta andando verso una definizione condivisa dei costi standard, risultato che rappresenta una opportunità significativa anche per Regione Lombardia. Io credo- ha aggiunto la Vice Presidente Valmaggi – che la Lombardia del futuro possa essere un grande distretto economico basato su sanità, ricerca e benessere sociale".
“La cura dei pazienti con malattie croniche sarà il tema dominante della riforma del sistema sanitario lombardo –ha anticipato l’Assessore regionale alla Salute Mario Mantovani– anche perché assorbe il 70% del bilancio regionale nella sua parte destinata alla sanità, con 3 milioni di persone croniche nella nostra regione”. L'assessore Mantovani, dopo l'invito ad un "sussulto organizzativo" rivolto ai manager della sanità lombarda, si è soffermato sull'innovazione e sulla ricerca, ribadendo come "sul tema dell'innovazione bisogna finalizzare la ricerca, che non può consistere solo in un susseguirsi di richieste di finanziamenti. Bisogna che alla fine ci sia un redde rationem che certifichi risultati concreti anche in questo ambito fondamentale”.
Nel corso della mattinata sono intervenuti Luigi Oltrona Visconti, Presidente di ANMCO Lombardia (Associazione nazionale medici cardiologi ospedalieri); Francesco Bedogni, componente del direttivo GISE (Società Italiana di Cardiologia Invasiva); Gianluca Perseghin, Presidente della SID Lombardia (Società italiana di diabetologia); Giuseppe Lauria, Direttore dell’UO di Neurologia all’Istituto Neurologico Carlo Besta e Fernanda Gellona, Direttore Generale di Assobiomedica.