Il parere della Commissione Sanità sui documenti finanziari

Parere favorevole della Commissione Sanità, a maggioranza, a Bilancio di Previsione, Collegato Ordinamentale e Legge di Stabilità 2014.

A conclusione dei lavori sui documenti finanziari, il relatore Giulio Gallera (PdL) ha sottolineato che “sarebbe opportuno raccomandare alla Giunta regionale di presidiare questa importante fase del riparto delle risorse di finanziamento da destinare al Servizio Socio Sanitario Nazionale, non solo per mantenere il livello eccellente delle prestazioni sanitarie nella nostra regione, ma anche per meglio competere a livello internazionale nell’ambito della ricerca sanitaria e dello sviluppo delle migliori cure”.
Il Gruppo M5S non ha partecipato al voto “per non aver ricevuto in tempo utile gli elementi necessari ad esprimere il proprio giudizio e il proprio voto” ha detto Silvana Carcano, riferendosi in particolare all’ultimo gruppo di emendamenti della Giunta regionale.
Neanche Pd e Patto Civico hanno dato parere favorevole al pacchetto Bilancio che verrà discusso in Aula nella sessione del 16 e 17 dicembre.
Nonostante le incertezze che derivano dalla situazione nazionale – ha detto Carlo Borghetti, Pd – si sarebbe potuto lo stesso fare un bilancio più coraggioso. In particolare siamo critici riguardo le scelte fatte sulle funzioni non tariffabili, che sono rimaste praticamente invariate. Inoltre non sono state incrementate in maniera adeguata le cifre destinate alla prevenzione”.
Votata invece all’unanimità la relazione di accompagnamento ai documenti, dopo che era stata accolta l’integrazione proposta da Pd e Patto Civico e illustrata da Borghetti, con cui ci si impegna a “rivedere la modalità di applicazione dei ticket sanitari, procedendo ad un ampliamento delle fasce di esenzione e ad una rimodulazione della quota di superticket (quella di pertinenza regionale), che si deve basare sulla situazione reddituale familiare e non sul costo della prestazione”. Questo sarebbe possibile, spiegano i proponenti, “per alcune maggiori entrate dovute all’applicazione dei costi standard sanitari e per la riduzione della spesa farmaceutica territoriale.”