Consiglio: una sala in ricordo di Ida Magli Stop sanzioni alla Russia, si riconosca la Crimea

Via libera a due mozioni

 

Milano, 5 luglio 2016 – Una sala del Consiglio  o della Giunta da dedicare a Ida Magli, l’ antropologa scomparsa nel febbraio di quest’anno  “prima voce inascoltata sull’Europa burocratica diventata prigione dei popoli e distruttrice di culture e identità nazionali”.
E’ quanto chiede una mozione presentata da Maria Teresa Baldini del Gruppo Misto Fuxia People approvata oggi dal Consiglio regionale con 37 voti favorevoli, 15 contrari e 10 astenuti, nella quale viene ricordata la figura di Ida Magli “come liberale e una femminista che per onestà intellettuale si è convertita ad una visione tradizionale dell’Italia”.  Nel  documento si sottolinea che la scomparsa di Ida Magli “è una perdita importante del patrimonio culturale italiano come dimostrano i tantissimi messaggi di cordoglio arrivati da tutto il mondo universitario, della scienza, dal mondo politico e che a lei va reso omaggio con la titolazione di una sala che deve avvenire con adeguata cerimonia”.  PD e Patto Civico hanno votato contro “per i toni duri e aspri del documento riferito alle istituzioni europee” (la Vicepresidente del Consiglio Sara Valmaggi aveva chiesto di stralciare questa parte dalla mozione ma la consigliera Baldini non ha acconsentito perché “parte integrante del pensiero di Ida Magli”), mentre a favore si sono espressi Pietro Foroni per la Lega Nord, Stefano Bruno Galli per  la Lista Maroni e Riccardo De Corato dei Fratelli d’Italia.

Sanzioni alla Russia e Crimea
Il Consiglio regionale ha approvato una mozione presentata dalla Lega Nord (primo firmatario il capogruppo Massimiliano Romeo) con la quale chiede  che la Lombardia si impegni perché venga riconosciuto il referendum col quale la popolazione di Crimea ha manifestato la volontà di staccarsi dall’Ucraina per aderire alla Federazione Russa. Il documento chiede il ritiro immediato delle sanzioni alla Russia, stabilite nel marzo del 2014 dalla Ue come risposta all’annessione Russa della Crimea. “Il 96% dei cittadini di Crimea – ha detto Romeo – si è espresso per la Federazione Russa, dunque il voto va rispettato perché realizza il principio di autodeterminazione dei popoli. Pertanto le sanzioni, che alla Lombardia  nell’export sono costate ben 1,18 miliardi, vanno subito abolite”.  Il documento chiede anche  che la Lombardia nell’ambito delle proprie prerogative promuova accordi commerciali con la Crimea. A favore hanno votato Lega Nord, Forza Italia, il Movimento 5 Stelle e il Gruppo Misto. NCD si è astenuta, mentre  PD e Patto Civico hanno votato contro. Per Alessandro Aliferi del PD “il documento affronta la questione delle sanzioni che hanno avuto un impatto negativo su alcune categorie produttive e sulle quali il Governo è già impegnato a trovare una soluzione ma interviene anche in una questione come quella della Crimea che sta nel campo della politica estera e sulla quale ci vuole prudenza”. “Prudenza “ è stata chiesta anche da Angelo Capelli di NCD- Lombardia Popolare: “Corretta la questione sulle sanzioni – ha detto – e su questo concordiamo che è arrivato il momento di revocarle.  Sulla questione Crimea invece andrei cauto: il documento mischia  due questioni che dovrebbero essere trattate separatamente”.
Per Umberto Ambrosoli del Patto Civico il documento interviene “su materie di politica estere e di rapporti internazionali che spettano allo Stato, dunque non fanno parte delle competenze di questo Consiglio regionale”. Per la maggioranza sono intervenuti a sostegno del documento Claudio Pedrazzini di Forza Italia,  Stefano Bruno Galli della lista Maroni Presidente e Riccardo De Corato per i Fratelli d’Italia, mentre il si del Movimento 5 Stelle è stato annunciato da Stefano Buffagni.

Claudio Magistroni
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