IBM Italia ed Eni/Versalis: la Commissione vigila

Una proposta Risoluzione è pronta per sostenere l’occupazione e il rilancio del cosidetto quadrilatero padano della chimica. Un analogo provvedimento verrà elaborato a difesa dei lavoratori Ibm di Segrate (MI). Due importanti vertenze sono state al centro dei lavori della Commissione Attività produttive, oggi presieduta dalla Vice Presidente Lara Magoni (Lista Maroni).

Le audizioni si sono aperte con il confronto con le rappresentanze sindacali di IBM Italia, dove è aperta una procedura di mobilità per 100 dipendenti tra quadri e impiegati, 57 dei quali attivi in Lombardia, i restanti nelle altre sedi regionali. I sindacati hanno ribadito le loro preoccupazioni per la riorganizzazione in corso “che potrebbe portare alla fuoriuscita fino a mille dipendenti in un anno tra licenziamenti e cessioni di rami d’azienda”. Secondo i sindacati sarebbe in corso una sorta di cambio generazionale che punterebbe alla sostituzione forzata degli ultracinquantenni con neolaureati, a cui verrebbero proposti condizioni contrattuali ridotte: in questo senso i presenti hanno chiesto un monitoraggio da parte della Regione e un pressing politico anche sul Governo. In Commissione sono intervenuti i Consiglieri Onorio Rosati (PD), Dario Violi (M5S), Daniela Mainini (Patto Civico). Rosati ha suggerito di formalizzare preoccupazioni e sollecitazioni in una proposta di Risoluzione da portare in Aula. Ibm ha il proprio quartier generale a Segrate, mentre gli altri uffici sono collocati a Milano, Pero, Basiglio, Settimo Milanese, per un totale (stando ai dati di settembre 2015) di circa 2880 dipendenti nelle sedi lombarde. L’ultimo ammortizzatore richiesto era stata la mobilità dell’11 marzo scorso per 290 dipendenti, di cui 190 personale dirigente (con cui si è trovato l’accordo) e 100 nel comparto. Poco prima era avvenuta la cessione di ramo d’azienda, con cui 306 dipendenti della IBM (di cui oltre 100 a Milano) erano passati alla società Modis (controllata dalla multinazionale svizzera’”ADECCO”).

Sul fronte mantovano della vertenza Eni/Versalis, la Commissione ha condiviso con le parti sociali presenti in audizione il testo della bozza di Risoluzione preparata dal PD e illustrata dal Consigliere del territorio, Marco Carra. Il testo esprime preoccupazione per il futuro occupazionale il polo chimico del cosiddetto “quadrilatero padano” di Mantova, Ferrara, Ravenna e Marghera, chiamando in causa il piano industriale di Versalis.

La proposta di Risoluzione chiede alla Giunta di intervenire presso Governo e ministero  “affinché verifichi con Eni le condizioni di permanenza della stessa in Versalis” e che in caso della cessione delle quote Eni venga accertata la capacità del nuovo partner di rilanciare la petrolchimica italiana. La bozza di Risoluzione chiede inoltre l’istituzione di un tavolo regionale per la chimica e l’energia, la valutazione da parte del Governo sul coinvolgimento del Fondo Strategico Nazionale, la collaborazione interregionale sul tema e la promozione nelle scuole dell’industria chimica come attività ecosostenibile e tecnologicamente innovativa.