La seduta consiliare di martedì 5 aprile si è aperta con la discussione di dieci interrogazioni (Question Time) e di due interpellanze.
Reddito di autonomia
Maggior informazione sulle politiche correlate al cosiddetto “Reddito di autonomia”: è quanto ha chiesto il Consigliere Lino Fossati (Lista Maroni) in una interrogazione alla Giunta dove si sottolineava come alcuni Comuni lombardi non avessero aderito all’iniziativa oppure, come nel caso di Milano, hanno dato pubblicità al bando “senza indicare che si tratta di un provvedimento emanato dalla Regione con fondi propri”. L’assessore all’inclusione sociale Giulio Gallera ha risposto che la campagna informativa, lanciata in via sperimentale nell’ottobre 2015, si svilupperà con un’informazione ad hoc mirata alle singole misure contenute nel provvedimento. Per il futuro si è previsto di individuare nuove modalità di realizzazione di questi interventi, rispondendo alle corrette osservazioni presentate da cittadini. Potrebbero tuttavia essere considerate anche forme di penalizzazione per quegli ambiti e quei Comuni che non volessero condividere il percorso regionale. L’assessore Gallera ha anche ricordato la campagna di informazione e comunicazione relativa all’avvio delle iniziative del “Reddito di autonomia” con la presenza di materiale informativo, locandine e manifesti in molti luoghi pubblici (Rossana Strambaci).
Utilizzo del campo base Expo come centro prima accoglienza
“La Regione non partecipa al Comitato per l’ordine pubblico e la sicurezza (COS) in Prefettura perché non è mai stata invitata e ad oggi è stata presente all’unica seduta del tavolo su immigrazione a cui ha diritto a partecipare”. Cosi l’Assessore alla Sicurezza Simona Bordonali ha risposto a Ricardo De Corato (FDI) che chiedeva delucidazioni sull’utilizzo del campo base di Expo per ospitare “clandestini in attesa di un eventuale visto da rifugiati”. De Corato ha anche sottolineato che il 65% degli immigrati sarebbero “migranti economici” e che solo il 5% avrebbero lo status di richiedenti asilo. L’Assessore ha sottolineato che al momento “la Giunta è solo spettatrice perché ha diritto solo a richiedere i dati che possono essere o meno dati dalla Prefettura”. “Almeno conosciamo la situazione reale – ha detto il capogruppo di Fratelli d’Italia – ed è certamente grave che la Regione sia esclusa dal Comitato per l’ordine pubblico e la sicurezza”. Tra i dati letti in Aula, è stato rilevato come nel 2015 la Commissione di Milano ha analizzato 4511 richieste d’asilo. Lo status di rifugiato è stato concesso a 262 persone, la protezione sussidiaria a 260 e la protezione umanitaria a 523, mentre i rigetti sono stati ben 2.930 a cui vanno aggiunti 536 tra irreperibili, assenti e domande inammissibili (Anna Lisa Buzzetti).
Nuove tessere di riconoscimento della Polizia locale
Il possibile rischio di contraffazione delle nuove tessere di riconoscimento della Polizia locale è stato al centro di una interrogazione illustrata dal Consigliere Segretario dell’Ufficio di Presidenza, Eugenio Casalino (M5S). Alla Giunta è stato chiesto come Regione intenda “risolvere il problema della differente misura tra la nuova tessera regionale e la tessera di riconoscimento imposta dall’art. 23 del Regolamento di Esecuzione al Codice della Strada per il personale impegnato nei servizi di Polizia Stradale, e più in generale come intenda risolvere il problema della sua contraffazione per utilizzi impropri”. In primis è stato precisato che le nuove tessere di riconoscimento degli agenti della Polizia Locale in Lombardia non coincidono con quelle previste dal Regolamento di esecuzione e di attuazione del Codice della strada perché l’articolo in questione non si riferisce al personale appartenente alla Polizia Locale. L’assessore Bordonali ha precisato che “l’attuale tessera, in distribuzione in questi giorni, è dotata di micro-scritture anticontraffazione, scelte dopo un accurato confronto con gli stakeholders del sistema delle Polizie locali lombarde. Le stesse potrebbero essere migliorate, prevedendo, cioè, l’inserimento di ologrammi iridescenti, oppure di banda ottica o altro: in questo campo le innovazioni e le scelte perseguibili sono molteplici, ma ad oggi, Regione Lombardia ha scelto le micro scritture anticontraffazione”. (Anna Lisa Buzzetti).
Impianti sciistici di risalita in Provincia di Sondrio
Gli impianti di risalita della Provincia di Sondrio sono stati al centro di una delle interrogazioni discusse oggi nel Question Time del Consiglio regionale. “Il protocollo del 26 settembre 2014 con la Provincia di Sondrio e relativo allo sviluppo e rilancio degli impianti di risalita è stato attuato con un gruppo di lavoro a cui hanno partecipato diversi soggetti, tra cui anche alcuni istituti bancari interessati. Ci sono stati otto incontri al termine dei quali si è deciso di avviare una sperimentazione gestionale per il rilancio degli impianti. Purtroppo resta aperto il tema delle risorse necessarie data la gravissima esposizione debitoria”. Così il Sottosegretario Ugo Parolo, rispondendo all’interrogazione della Consigliere Silvia Fossati (Patto Civico) che chiedeva come la Giunta intendesse procedere per dare seguito al protocollo di intesa per il rilancio degli impianti di risalita del territorio. Parolo ha voluto però sottolineare che “la questione non riguarda solo Sondrio e che a livello regionale il debito complessivo ammonta a 300 milioni di euro”. Nell’interrogazione si sottolineava come i ricavi delle società di gestione degli impianti sciistici di risalita ammontassero complessivamente a 64,5 milioni di euro (a fronte di 165 milioni di debiti), mentre l’indotto economico è quantificabile attorno ai 280 milioni di euro, con un impiego di personale tra fisso e stagionale di circa 600 unità.
Ricollocazione di autisti soccorritori Croce Rossa
In applicazione dell’articolo 1 comma 397 della legge di stabilità, gli enti e le aziende del Servizio Sanitario nazionale sono tenuti ad assumere, con procedure di mobilità, il personale della Croce Rossa Italiana assunto con rapporto a tempo indeterminato da almeno 5 anni. Il provvedimento riguarda in particolare, in Lombardia, circa 300 autisti soccorritori, numero che potrebbe aumentare in ragione dei ricorsi, come ha chiarito il sottosegretario Alessandro Fermi, in risposta ad un’interrogazione di Maria Teresa Baldini (Misto – Fuxia People). La consigliere chiedeva quali criteri di ricollocazione e quali garanzie sarebbero state assicurate agli autisti mobilità. “Il 5 febbraio, Areu ha chiesto ai Ministeri interessati certezza della copertura finanziaria per le ricollocazioni dei soccorritori” – ha spiegato Fermi – e non appena questa sarà confermata la Regione faciliterà l’assunzione di questi lavoratori in strutture del sistema sanitario lombardo”. Prospettiva non perfettamente soddisfacente, secondo la consigliere Baldini, perché – ha affermato- “gli autisti soccorritori potrebbero essere ricollocati in strutture non corrispondenti alla loro specializzazione, lasciando magari sguarnito il servizio di ambulanze in alcune zone dove già adesso si verificano delle carenze” (Rossana Strambaci).
Stato di salute del fiume Serio
Lo stato di salute del fiume Serio, gli eventuali rischi per gli ecosistemi e la sopravvivenza delle numerose specie ittiche presenti sono stati al centro dell’interrogazione presentata oggi in Aula dalla Consigliere Silvana Saita (Lega Nord).
Partendo dai problemi di “secca” registrati soprattutto nel corso del 2015, l’interrogazione ha rimarcato la presenza di circa 30 derivazioni ad uso idroelettrico a cui si sommano altrettante derivazioni ad uso irriguo. Da qui la richiesta alla Giunta di sapere quante siano state le verifiche del cosiddetto deflusso minimo vitale (dmv) sugli impianti. Dopo aver spiegato che l’attività è di competenza regionale solo per le grandi derivazioni e che per le piccole invece è a cura delle Province, l’Assessore all’ambiente Claudia Terzi ha sottolineato che “nelle more dell’entrata a regime del nuovo sistema di telecontrollo continuo del dmv, che riguarda le nuove concessioni o i rinnovi di concessioni esistenti, sugli impianti esistenti i controlli vengono svolti con metodo a campione o a seguito di specifica segnalazione”. Sia per le piccole derivazioni, grazie ai dati trasmessi dalla Provincia di Bergamo, che sulle grandi – ha detto – non sono emerse anomalie nel rilascio del deflusso minimo vitale. La Provincia di Bergamo effettua, con metodo a campione, un numero di circa 8-10 sopralluoghi/anno, distribuiti sui bacini Oglio, Brembo, Adda e Serio. Per l'anno 2015 le verifiche sul bacino del fiume Serio sono state condotte su n. 2 impianti ed hanno avuto esito positivo, in quanto è stata accertata la regolarità sia dei rilasci del dmv, sia della portata derivata. “Bisogna tener presente che, a causa della scarsità di precipitazioni, i periodi di secca sono sempre più frequenti, con rischi non trascurabili per l’intero ecosistema fluviale”, ha evidenziato la Consigliere Saita.
Smaltimento rifiuti a Castiglione delle Stiviere
Marco Carra (PD, primo firmatario) ha presentato una interrogazione all'assessore all'Ambiente Claudia Terzi, chiedendo chiarimenti sulla richiesta di realizzazione di un impianto di recupero e smaltimento rifiuti in Cava Pirossina, in territorio di Castiglione delle Stiviere (Mn), invitando la Giunta a non autorizzare tale attività. L'assessore Claudia Terzi ha risposto che “sono le Province ad individuare le aree idonee o non idonee all'insediamento di nuove attività. In fase di verifica, Regione Lombardia ha chiesto ulteriore documentazione per chiarire se aree specifiche, e non un intero territorio, evidenziano problemi”. In particolare, è stato chiesto alla Provincia di chiarire se le valutazioni del PTCP abbiano valenza generale o se siano riferibili a specifiche e definite porzioni del territorio provinciale. Regione ha fatto presente la necessità di valutare se in alcuni contesti del territorio mantovano sia motivato un livello di tutela diverso e più restrittivo rispetto ad altre aree individuate, comunque, come zone di ricarica degli acquiferi profondi, per specifiche motivazioni ambientali o idrogeologiche. La Provincia di Mantova il 21 marzo scorso ha trasmesso la documentazione integrativa, attualmente in fase di valutazione.
Diritto allo studio per alunni con disabilità
Di chi sono le competenze in materia di supporto al diritto allo studio per gli studenti con disabilità? Due distinti documenti hanno cercato oggi di fare chiarezza in occasione del Questin Time in Consiglio regionale. In presenza di una norma nazionale contenuta nella Legge di Stabilità che dà adito a differenti interpretazioni circa le competenze e l'erogazione dei relativi contributi, sono state presentate in Consiglio regionale una interrogazione di Fabio Rolfi (Lega Nord, primo firmatario) e una interpellanza, presentata da Paola Macchi (M5S). Entrambe chiedevano delucidazioni su chi ha la competenza degli interventi e l'emanazione da parte di Regione Lombardia di linee-guida per definire standard minimi ai quali questi servizi devono attenersi. Da un lato sembra che le competenze si intendano riassegnate alle Regioni, dall'altro mantenute alle ex Province. L'assessore Valentina Aprea ha precisato che Regione Lombardia con proprie leggi ha assegnato tali competenze alle Province e alla Città Metropolitana di Milano e che a loro verranno destinati i fondi statali per espletare tali funzioni (il Governo ha previsto per l'anno 2016/2017 uno stanziamento complessivo di 70 milioni di euro ma non ha ancora definito la ripartizione sul territorio nazionale). Nel frattempo Regione Lombardia intende definire linee guida già per il prossimo anno scolastico attivando a breve un tavolo tecnico per rendere omogenei gli interventi sull'intero territorio regionale (Giulio Rezzola).
Sostegni a famiglie per il mantenimento dell'abitazione in locazione
In risposta al consigliere Onorio Rosati (PD, primo firmatario) sugli interventi regionali a sostegno degli inquilini morosi incolpevoli che abitano sia alloggi presenti sul libero mercato sia di proprietà di Comuni o Aler (con contratti a canone moderato o concordato) il Vice Presidente della Regione, Fabrizio Sala, ha detto che Regione Lombardia ha stanziato fondi per 4,5 milioni di euro a 59 Comuni che hanno presentato la documentazione necessaria. Le rimanenti risorse (circa la stessa cifra) verranno via via trasferite ai restanti 26 Comuni ad alta tensione abitativa (come identificati dal Cipe, Comitato interministeriale per la programmazione economica) al ricevimento della relativa documentazione (Giulio Rezzola).
Click Day
Sulle procedure informatiche adottate per accedere ai bandi “POR FESR” e “POR FSE” per la riqualificazione energetica degli edifici pubblici nei piccoli Comuni (“Click Day”), l'assessore all’Ambiente Claudia Terzi ha risposto a Luca Gaffuri (PD, primo firmatario) che “è una modalità che non piace a questa Giunta. Abbiamo previsto un nuovo bando di circa 8 milioni di euro sempre destinato ai piccoli Comuni con modalità che andremo a definire con ANCI”.
Interpellanza
All'interpellanza di Paola Macchi (M5S, prima firmataria) sull'esenzione dal pagamento di IMU e TASI per le persone con disabilità ricoverate in Residenze Sanitarie Assistenziali (RSA), l'assessore all’Inclusione sociale Giulio Gallera, precisando che è il cittadino a decidere dove intenda stabilire la propria residenza, ha risposto che allo Stato compete la determinazione dell'imposta e ai Comuni l'eventuale accoglimento della domanda di esenzione. La Regione non può quindi entrare nel merito della questione.