La Commissione Attività produttive, presieduta da Angelo Ciocca (Lega Nord), ha approvato questa mattina il progetto di legge per l’adempimento degli obblighi della Regione Lombardia derivanti dall’appartenenza dell’Italia all’Unione europea.
Grazie agli adeguamenti normativi si è potuto procedere anche con l’archiviazione da parte della Commissione europea della procedura di infrazione relativa ai cosiddetti impianti di benzina “ghost”, dove di fatto è attivo il self-service 24 ore su 24. La normativa regionale, ora modificata, aveva posto dei paletti non ritenuti in linea con le disposizioni europee.
Nell’ambito del caso EU Pilot 47 34/13/MARKT, nello specifico, la Commissione europea aveva rilevato che la legislazione nazionale e regionale relativa alle stazioni di servizio ubicate nei centri urbani, limitando l’apertura di impianti di distribuzione di carburante non presidiati nell’arco delle ventiquattro ore, violasse il principio della libertà di stabilimento, previsto dall’articolo 49 del TFUE, e il divieto di restrizione territoriale, previsto dall’articolo 15, paragrafo 2, lettera a), della direttiva 2006/123/CE (cosiddetta «direttiva servizi»).
Il progetto di legge è stato approvato a larghissima maggioranza, con la sola astensione della Consigliere Segretario, Daniela Maroni (Lista Maroni).
“Fino ad oggi la possibilità di attivare stazioni di servizio “ghost” riguardava soltanto le aree di montagna e doveva essere prevista una distanza, rispetto ad altre stazioni di servizio, di 4 chilometri. Oggi tutto ciò non è più previsto e la liberalizzazione porterà all’apertura indiscriminata. In tal senso mi sono già attivata per tutelare la categoria e per chiedere una convocazione urgente del Tavolo della consulta carburanti di Regione Lombardia. Tra le priorità, che sottoporrò ai tecnici, quello di eliminare il calendario delle aperture domenicali in quanto non hanno più ragion d’esistere – spiega la Consigliere Maroni – In questa fase sono due le preoccupazioni, per me prioritarie: la prima sul fronte occupazionale la seconda riporta alla luce un annoso problema legato alla cessione di carburante. Da tempo infatti mi sto battendo perché si vadano a fissare delle regole certe per evitare di penalizzare i gestori che, se inglobati nella rete, riescono ad avere un guadagno lordo di 40 euro al metro cubo, se invece appartengono alla extra rete, l’importo sale in maniera vertiginosa toccando i 280/320 euro al metro cubo”.