L’Aula chiede al Governo politiche “più decise di riduzione delle emissioni di gas”
e alla Giunta regionale tredici impegni precisi
Milano, 1 dicembre 2015 – Il Consiglio regionale detta le proprie priorità sul tema del cambiamento climatico in occasione della Conferenza della Convenzione quadro delle Nazioni Unite (COP21), in corso a Parigi fino all’11 dicembre. Oggi pomeriggio il parlamento lombardo ha approvato all’unanimità una Risoluzione per dare un mandato politico preciso all’assessore regionale all’Ambiente, Claudia Terzi, che rappresenterà la Lombardia, testimoniando l’unità di intenti della Regione sulle questioni ambientali.
Il documento, già approvato dalla Commissione Ambiente presieduta da Luca Marsico (FI), sarà trasmesso alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, al Parlamento italiano, alla Giunta regionale e alla Conferenza dei Presidenti delle Assemblee legislative delle Regioni e delle Province autonome. Oltre a chiedere al Governo italiano di farsi promotore di politiche “più decise di riduzione delle emissioni di gas climalteranti”, fissa tredici “impegni” per la Giunta regionale:
- fare propri gli obiettivi per la riduzione dei gas climalteranti come obiettivi trasversali alle politiche settoriali;
- definire obiettivi di riduzione dei gas climalteranti per contenere l’aumento della temperatura globale entro i 2° rispetto ai livelli pre-industriali;
- aggiornare nel dettaglio al 2030 e indicare i nuovi indirizzi al 2050 (date convenzionali stabilite dalla comunità internazionale) le pianificazioni PEAR (Programma Energetico Ambientale Regionale) e PRIA (Piano Regionale degli Interventi per la qualità dell’Aria) per abbattere ulteriormente le emissioni climalteranti;
- armonizzare progressivamente tutte le pianificazioni di settore al Piano Clima della Lombardia e al Piano per i cambiamenti climatici come strumenti di governance per proteggere le popolazioni e i beni materiali e naturali;
- investire in nuove politiche integrate che garantiscano il raggiungimento degli obiettivi di tutela ambientale (trasporti meno inquinanti; mobilità condivisa, ciclistica e elettrica; green economy, energie rinnovabili; riciclo e riuso delle materie; limitazioni al consumo di suolo; innovazione nel settore agricolo e forestale);
- “piani di mitigazione” e “piani di adattamento”;
- condivisione degli obiettivi con enti e amministrazioni locali;
- processi di innovazione nel sistema produttivo;
- informazione per comportamenti e stili di vita più sostenibili;
- collaborazione con mondo dell’Università per programmi di ricerca;
- monitoraggio degli interventi;
- parte attiva per favorire scambi di esperienze e sviluppo di protocolli di collaborazione;
- aggiornare il Consiglio regionale sull’attuazione complessiva delle iniziative, delle politiche e dei piani settoriali adottati.
Durante il dibattito sono intervenuti il Presidente della Commissione Luca Marsico (FI), che ha illustrato i contenuti della Risoluzione: “Regione Lombardia partecipa a tutti gli effetti , e non poteva essere altrimenti, a Cop 21 con lo strumento più importante a disposizione della Commissione consiliare che è la Risoluzione -ha spiegato- All'interno vengono declinati tutti gli impegni specifici che consegniamo all'assessore Terzi perché possa esporli a Parigi e perché possano diventare vincolanti per la salvaguardia dell'ambiente e l’arresto dell'aumento della temperatura globale".
Nel corso del dibattito sono intervenuti Lara Magoni (Lista Maroni), che ha rimarcato come la Lombardia “già da tempo sta adottando buone pratiche sul piano energetico”. Giuseppe Villani (PD) ha definito la Risoluzione “un’occasione per affrontare la sfida della sostenibilità ambientale, sulla quale le Istituzioni devono ancora fare molto sul piano aria, energia investendo sulla green economy”. Per Roberto Anelli (Lega Nord) “non basta sottoscrivere accordi internazionali quando poi le multinazionali rimangono lasciate libere di delocalizzare in Paesi dove è più facile inquinare per poi importare prodotti a basso costo che hanno effetti negativi nell’ecosistema”. Silvia Fossati (Patto Civico) ha evidenziato la necessità di tutelare “gli addetti alle nuove tecnologie, quei green jobs che nel nostro Paese, e in Lombardia in particolare, sono stati messi in crisi da una concorrenzialità dura e non sempre corretta. Noi ci siamo occupati della crisi dell’industria fotovoltaica in Lombardia, e in particolare in Brianza, proprio in questa prospettiva”.
Approvata una serie di emendamenti integrativi degli impegni presentati dal Movimento 5 Stelle e illustrati dal consigliere Gianmarco Corbetta. “I nostri interventi -ha spiegato il consigliere- hanno reso più incisiva questa Risoluzione che renderà più chiara la posizione di Regione Lombardia al tavolo di Parigi. Chiediamo, ad esempio, l’introduzione della carbon tax, l’adozione di indicatori di crescita alternativi al Pil come il benessere equo e solidale, e che tutti gli investimenti per contrastare i cambiamenti climatici siano esclusi dal Patto di stabilità”.
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