Oggi in Commissione: situazione Tbc nelle carceri lombarde,

Milano, 23 novembre 2015 – La Commissione Speciale situazione carceraria in Lombardia, presieduta da Fabio Fanetti (Lista Maroni), si è riunita oggi pomeriggio  per conoscere i dettagli di un progetto per la prevenzione e il contrasto della diffusione della tubercolosi (TBC) nei penitenziari presentato dal CIRM, il Consorzio italiano per la ricerca in medicina, partecipato da strutture pubbliche e private.

Il progetto, strutturato in più fasi, ha una durata di 24 mesi, il costo stimato per la realizzazione di 700 mila euro ed è finalizzato agli operatori degli istituti penitenziari, degli ospiti italiani e stranieri sottoposti a pene  o misure alternative.

In Italia la TBC colpisce ancora 5000 persone all’anno e a Milano un’incidenza di circa 3 volte la media nazionale. In Lombardia si presentano circa 1000 casi l’anno: per il 66% tra la popolazione immigrata e per il 34 % tra i residenti.

Si stima quindi un costo per il sistema sanitario regionale di oltre 3 milioni di euro l’anno.

Gli obiettivi del progetto sono di realizzare azioni di prevenzione e contrasto alla diffusione della TBC, con strumenti e tecnologie innovative. A supporto delle azioni di formazione e informazione verrà attivata una piattaforma informatica di comunicazione.

Il Presidente della Commissione Speciale Antimafia, Gian Antonio Girelli (PD) e il Consigliere regionale Mario Barboni (PD), hanno incontrato questa mattina all’Istituto Cantoni di Treviglio (Bg) gli alunni di alcune scuole della provincia di Bergamo che hanno partecipato a progetti su “Corruzione e criminalità organizzata: azioni contro l’illegalità” promossi da Regione Lombardia e dall’Ufficio Scolastico Regionale.

La Commissione Sanità, presieduta da Fabio Rizzi (Lega Nord), ha incontrato in audizione l’associazione Vivere Senza Stomaco (si può) in merito al tumore gastrico e Federanziani sulle problematiche legate alla sostituzione del cristallino in caso di cataratta.

Sempre in audizione, la Commissione Sanità ha incontrato sigle sindacali e il consigliere delegato dalla Fondazione Don Gnocchi in relazione alla vertenza in corso. “L’obiettivo primario è la tutela dei posti di lavoro. Detto questo, va rilevato che la Fondazione è sicuramente penalizzata da alcuni parametri imposti a livello nazionale che non tengono conto dell’alta specializzazione delle strutture regionali e della capacità attrattiva nei confronti di tanti pazienti che arrivano dalle altre regioni – spiega il Presidente della Commissione, Fabio Rizzi   Il fatto di aver imposto una tariffa massima giornaliera per la riabilitazione (159 euro) senza tenere conto della qualità delle prestazioni erogate in Lombardia o il fatto di aver fissato il tetto ai posti letto destinati alla riabilitazione sono fattori penalizzanti. Alla Lombardia non possono essere applicati parametri standard che vanno bene a livello nazionale. Fondazione e sindacati dovrebbero, quindi, evitare il muro contro muro e portare avanti una “proposta lombarda” che tuteli la nostra eccellenza sanitaria e con essa i posti di lavoro. Noi siamo pronto a supportare questa proposta a livello istituzionale”.

 

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