![Riforma autonomie RL](/sites/default/files/agricoltura_sondrio.jpg)
E’ quanto prevede la proposta di legge approvata oggi dalla Commissione Affari istituzionali, presieduta da Stefano Carugo (NCD), riunita in seduta congiunta con la Commissione Riordino delle Autonomie. Favorevole la maggioranza, contrario il Movimento 5 Stelle. Astensione invece per il Partito Democratico.
Il testo, che riguarda la riforma del sistema delle autonomie in attuazione della legge Delrio, deve ora passare all’esame dell’Assemblea consiliare.
Soddisfatto il relatore Stefano Carugo “Diamo attuazione alla legge Delrio con alcune novità tipiche lombarde che riguardano nello specifico il ruolo della provincia di Sondrio. Se la sperimentazione andrà bene abbiamo in programma di procedere nella stessa direzione anche con altre aree montane”. Contrario il Movimento Cinque Stelle che ritiene il progetto incoerente. “Le province andavano abolite – ha detto Dario Violi – le deleghe tolte e i dipendenti spostati sotto il comparto regionale. Il progetto di legge approvato non solo tiene in vita questi Enti ma in taluni casi, come Sondrio, attribuisce maggiore autonomia. Non potevamo che essere contrari”. “Rispetto alla prima versione – ha commentato Fabio Pizzul (PD) – il provvedimento è migliorato. Auspichiamo possano esserci ulteriori aperture in ordine alla valorizzazione di tutti i territori montani della Lombardia e alla possibilità che vengano istituite delle aree omogenee che possano gestire le funzioni delle ex province”.
Alla Regione, e non più alle Province, faranno capo inoltre le concessioni idriche, le dighe, la destinazione transfrontaliera di rifiuti e le risorse geotermiche.
La Provincia di Sondrio, il cui territorio è interamente montano e alla quale vengono riconosciute particolari forme di autonomia, manterrà le competenze in materia di concessione e autorizzazione per le grandi derivazioni ad uso idroelettrico. Le vengono inoltre riconosciute le funzioni di approvazione del piano provinciale cave e la gestione di specifici interventi per l’implementazione delle risorse della filiera bosco-legno e degli impianti di risalita. Alla Provincia verrà inoltre riconosciuta la compartecipazione agli introiti derivanti da imposte e tasse riscosse, in particolare per quanto riguarda il bollo auto.
In materia di trasporto pubblico locale, il territorio della regione viene suddiviso in sette bacini omogenei corrispondenti ai confini amministrativi di Bergamo, Brescia, Como-Lecco-Varese, Cremona-Mantova, Milano-Monza Brianza, Lodi-Pavia, Sondrio ed in ciascuno di essi viene costituita un’Agenzia che provvede alla programmazione e all’affidamento dei servizi di trasporto subentrando nella titolarità dei contratti di servizio sottoscritti dal enti locali.
Per la concessione di sovvenzioni, contributi, sussidi a persone fisiche, titolari di attività economiche e associazioni di volontariato operanti nei comuni montani della Lombardia vengono stabiliti indici di premialità parametrati sulla base delle caratteristiche geomorfologiche del territorio, parametri che verranno utilizzati anche per definire i piani di riparto in campo sociosanitario per i LEA (Livelli essenziali di assistenza) e i LEAS (livelli essenziali di assistenza sociale).