![Falcone e Borsellino](/sites/default/files/falconeborsellino.jpg)
Tra i punti principali del provvedimento, illustrato in Aula da Stefano Carugo (NCD) e Silvana Carcano (M5S), il sostegno a iniziative di prevenzione e lotta alla criminalità organizzata e di promozione dell’educazione alla legalità. In particolare sono previsti interventi a favore delle vittime e finalizzati a contrastare i fenomeni delle truffe ai danni delle persone anziane, dell’usura e dell’estorsione.
“Questa legge è il risultato di un lavoro sinergico della Commissione Antimafia con quella Affari Istituzionali e con la Giunta – ha sottolineatoGian Antonio Girelli (PD), Presidente della Commissione Antimafia – I punti cardine sono formazione, informazione, aiuto alle vittime e protocolli interni. Finalmente è maturata una nuova consapevolezza nelle istituzioni: la stragrande maggioranza della Lombardia è sana, deve solamente acquisire maggiore coscienza del fenomeno mafioso. Noi siamo pronti anche a porci come partner per la gestione dei beni confiscati”.
“Noi vogliamo essere sentinelle attente contro la mafia – ha dichiarato Stefano Carugo (NCD), relatore del provvedimento e Presidente della Commissione Affari Istituzionali – Questa è una legge che mette sul tavolo anche delle risorse: aiuteremo le vittime economicamente e dal punto di vista psicologico. Quello di oggi è un provvedimento concreto, che valorizza anche l’educazione alla cultura dell’antimafia, a partire dai banchi di scuola”.
“Abbiamo fortemente voluto questa legge che poi ha trovato la sintesi con le altre due proposte arrivate in Consiglio e dalla Giunta – ha commentato Silvana Carcano (M5S), relatrice del provvedimento – Il concetto che deve passare è che lo stato di diritto regionale conta più dell’antistato mafioso. Siamo arrivati ad un punto in cui non dobbiamo più affidarci a degli eroi, ma a tanti “signor nessuno” che abbiano la consapevolezza del fenomeno. Per questo è fondamentale coltivare la cultura della legalità nelle scuole”.
In Aula sono intervenuti anche il Presidente Roberto Maroni e l’assessore alla Sicurezza, Simona Bordonali.
LA SCHEDA
La legge incoraggia le attività di sensibilizzazione della società civile e delle istituzioni pubbliche sul tema dell’educazione alla legalità(anche in tema di bullismo e devianze giovanili), in collaborazione con associazioni di categoria, scuole e università, comunità di recupero e organizzazioni di volontariato. Viene istituita la “Giornata regionale dell’impegno contro le mafie e in ricordo delle vittime”, celebrata in Lombardia il 21 marzo, per coinvolgere gli studenti delle scuole lombarde.
Vengono creati due nuovi organismi: il Comitato tecnico-scientifico a supporto degli organismi consiliari per la conoscenza della materia, che avrà sede presso il Consiglio regionale, e il Comitato regionale per la legalità e la trasparenza dei contratti pubblici, presso la Giunta regionale. In entrambi i casi il Consiglio regionale sarà significativamente rappresentato. Altra novità è il codice di autoregolamentazione per i consiglieri, con riferimento alle migliori pratiche in materia di legalità, trasparenza, prevenzione e contrasto alla corruzione.
Le nuove norme prevedono l’erogazione di contributi agli enti locali per sostenere progetti di contrasto alla criminalità organizzata e ai reati di stampo mafioso elaborati anche in collaborazione con uffici giudiziari, forze dell’ordine e organizzazioni che si occupano di assistenza legale e supporto psicologico per le vittime residenti in Lombardia che hanno subito soprusi sul territorio regionale.
Viene inoltre previsto il patrocinio della Regione, a proprie spese, nei procedimenti penali per la difesa dei cittadini vittime di reati contro il patrimonio o la persona che a decorrere dall’1 gennaio 2015 vengono accusati di delitti per eccesso colposo di legittima difesa.
Per quanto riguarda i beni confiscati alle mafie, Regione Lombardi istituirà un Fondo a favore degli enti locali per il recupero e l’utilizzo a fini sociali o istituzionali degli stessi. Viene istituito anche il Fondo regionale di prevenzione dell’usura e dell’estorsione e di solidarietà alle vittime del reato di usura o di estorsione.
Il testo contiene inoltre la disposizione con la quale il Presidente della Giunta regionale stabilisce l’erogazione di 1,5 milioni a favore dei soggetti che hanno subito notevoli danni in seguito agli atti vandalici avvenuti durante le manifestazioni degli scorsi mesi.