Da una decina di giorni si è alzato il sipario su “Bergamo e Brescia, Capitale italiana della Cultura 2023” e lo scenario economico appare già chiaro: l’evento culturale sarà un volano per gli investimenti.
Per il triennio 2021-2023 Bergamo e Brescia hanno programmato investimenti in conto capitale per 158 milioni di euro per interventi infrastrutturali per rendere le due città più belle e sostenibili. A questi si aggiungono i quasi 12 milioni di euro stanziati da Regione Lombardia per sostenere il progetto “Bergamo – Brescia, Capitale italiana della cultura 2023”.
Ad oggi sono stati già realizzati percorsi di collegamento tra Brescia e Bergamo per sostenere e potenziare un turismo sostenibile e promuovere il patrimonio storico e artistico dei territori. Un itinerario si sviluppa lungo il percorso pedonale della “Via delle due sorelle”, mentre un altro attraverso una ciclovia di 75 chilometri che collegherà i percorsi Unesco delle due città, 800 beni di interesse storico – culturale e tre parchi regionali.
Sono circa 500 le iniziative e 100 i grandi progetti in calendario. Un programma che coinvolge tutti i settori più importanti in questo momento per il Paese: dalla cultura al welfare, dalla sostenibilità all’innovazione. Dossier al centro anche delle linee di investimento del Pnrr.
L’obiettivo nell’immediato è incrementare del 20% le presenze turistiche a Bergamo e Brescia che in valori assoluti significa 200mila visitatori in più. Sul lungo periodo l’occasione offerta dall’anno della Capitale italiana della cultura è quella di spingere consumi e turismo.
Bergamo e Brescia non sono all’anno zero. Le due città lombarde, già oggi, sono il quarto polo culturale italiano per valore aggiunto e occupazione in una Regione che con più di 23 miliardi di euro e 343 mila addetti è ai vertici del panorama culturale italiano (dati elaborati da "Io sono Cultura 2022", report redatto da Fondazione Symbola e Unioncamere). E i numeri dell’offerta culturale della Lombardia sono impressionanti: 603 musei, 491 teatri, 562 sale cinematografiche, 1.348 biblioteche pubbliche.
La Capitale della Cultura 2023 è uno dei principali elementi di traino, in valori assoluti, dell’economia culturale del nostro Paese: il settore cultura a Bergamo e Brescia vale 3,2 miliardi di euro (il 3,7 per cento del totale sviluppato dal nostro Paese), con 55.700 occupati (il 3,8 per cento del totale nazionale). La Capitale della Cultura 2023 è nelle primissime posizioni in Italia anche per sviluppo di attività “core” (musei, cinema, teatro, ecc.) e “creative driven” (il manifatturiero e l’artigianato “evoluti” che impiegano professionisti creativi, come designer o architetti, nonché nuove tecnologie) con un valore rispettivamente di un miliardo e 490 milioni di euro (il 3 per cento del totale nazionale) e un miliardo e 766 milioni di euro (pari al 4,4 per cento del comparto italiano).
Il programma completo di “Bergamo e Brescia, Capitale italiana della cultura 2020” è disponibile su https://bergamobrescia2023.it/