Madre Francesca Cabrini, l’angelo dei migranti

È il 31 marzo 1889 quando Madre Francesca Cabrini sbarca a Ellis Island, New York. Qui comincia la sua opera di assistenza verso gli emigrati italiani in America. Una missione raccontata nella mostra di Meo CarboneMadre Cabrini, l’angelo dei migranti”, allestita a Palazzo Pirelli e promossa dalla Fondazione "The Dream. Per non dimenticare".

Le opere di Meo Carbone partono dalla realtà del passato, rileggono e ricostruiscono, mediante le foto di operai, contadini, bambini, donne, un'infinita e unitaria massa di volti che invadono lo spazio delle sue tele che riprendono oggetti di uso comune, come le “valigie”, che diventano metafora e simbolo delle migrazioni stesse. “In questo modo l'Arte riscrive la Storia, conferendo alle immagini di cronaca una prospettiva artistica – spiega Meo Carbone – . Un'arte che tende al sociale per divenire denuncia di fatti storici da non dimenticare”.

Il filo conduttore della mostra è la vita di Madre Francesca Cabrini, originaria di Sant'Angelo Lodigiano, in provincia di Lodi, fondatrice della congregazione delle Missionarie del Sacro Cuore di Gesù, proclamata Santa da Pio XII nel 1946 (la prima della Chiesa cattolica statunitense) e poi, nel 1950, Patrona Universale degli Emigranti. Quando Suor Francesca Cabrini arriva negli Stati Uniti più di 25mila italiani hanno raggiunto il porto di New York a bordo di piroscafi salpati dall'Europa. Un numero destinato a superare alla fine dell'Ottocento le 800mila persone. Nel periodo di permanenza negli Stati Uniti di Santa Francesca, tra la fine dell’Ottocento e i primi anni del Novecento, circa 3 milioni di italiani sbarcarono ad Ellis Island, l'isolotto davanti a Manhattan trasformato dalle autorità federali in centro di accoglienza e respingimento. Oggi, a distanza di poco più di un secolo dalla morte della patrona degli emigranti, più di 16 milioni di Americani hanno antenati italiani.

Storie e volti che Madre Cabrini ha saputo raccontare con gli occhi della fede e che Meo Carbone, con la sua arte, ha ricostruito per ricordare “questa figura straordinaria la cui vita è stata dedicata interamente al sostegno e all’ascolto di chi inseguiva un sogno” – come scrive lo storico dell’arte Claudio Crescentini nel catalogo della mostra.

Madre Cabrini morì a Chicago il 22 dicembre 1917 e il suo corpo riposa nella Chiesa a lei dedicata, la St. Frances Cabrini Shrine, a New York.

Hanno collaborato alla realizzazione della mostra l'Istituto delle Missionarie del Sacro Cuore di Gesù, l'associazione Lombardi nel Mondo e l'associazione Mantovani nel Mondo.

La mostra potrà essere visitata fino a mercoledì 15 febbraio nei seguenti orari: da lunedì a giovedì dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 17.30; venerdì: 9.30-12.30.