Insubriparks, il turismo slow e sostenibile si mette in rete

Il turismo outdoor e slow si conferma la nuova tendenza travel per la prossima primavera: due italiani su tre, infatti, scelgono destinazioni open air. Secondo i dati Istat in Italia crescono del 27% gli appassionati dei cammini, persone che amano esplorare parchi e oasi naturalistiche. Il 52% degli intervistati ama il trekking, mentre il 50% preferisce provare un’esperienza immersiva nella natura e il 46% ama scoprire il territorio. Il quadro economico si completa con il numero di prenotazioni: nei primi nove mesi del 2022 è stato registrato un incremento di prenotazioni nel settore delle vacanze outdoor del 178% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente.

In questo contesto si inserisce Insubriparks, un progetto che ha messo in rete cinque parchi, tre italiani e due svizzeri, 125 chilometri quadrati di itinerari e 121 punti di interesse da scoprire. Se ne è discusso questa mattina in un convegno al Belvedere Jannacci di Palazzo Pirelli

Insubriparks, coordinato dall’Ente Parco Regionale Spina Verde, è un progetto circa 2milioni di euro cofinanziato da Unione Europea, Fondo Europeo di Sviluppo Regionale, Repubblica Italiana, Confederazione elvetica e Cantoni nell’ambito del Programma di Cooperazione Interreg V-A Italia-Svizzera 2014-2020 e sviluppato dal Politecnico di Milano, dall’Associazione Pro Val Mulini, dalla SUPSI (Scuola universitaria professionale della Svizzera Italiana) e da Mendrisiotto Turismo. I parchi coinvolti sono cinque, tre italiani tra le province di Como e di Varese  e due svizzeri nell’area del Mendrisiotto: il Parco Regionale Spina Verde (CO), il Parco Regionale Campo dei Fiori (VA), il Parco Regionale della Pineta di Appiano Gentile e Tradate (CO/VA), il Parco delle Gole della Breggia (Canton Ticino) e il Parco del Penz (Canton Ticino).

Il turismo outdoor ha conosciuto una forte evoluzione in quanto permette di vivere esperienze uniche, da affrontare con un ritmo slow e in un contesto sostenibile. Questa tipologia di vacanza si conferma essere sempre più diffusa e in grado di rispondere a una richiesta di esperienze uniche e diversificate. commenta il Presidente dell’Ente regionale parco Spina Verde, Giorgio Casati –. La scelta di stare all’aria aperta, immersi nella natura, è sicuramente un’esperienza per riconnettersi con se stessi. Non è più una semplice formula da vivere solo in estate, ma si è trasformata in uno stile di vita”.

Questa vasta area sarà in grado di attirare l’interesse di qualsiasi tipologia di visitatore, con un’attenzione particolare alla sostenibilità: dal trekking all'arrampicata, dall'escursionismo alla mountain bike, dall’orienteering alle passeggiate immersive e alla scoperta della storia e della cultura dei territori.

Sono sei le aree tematiche individuate da Insubriparks. Abitare nella storia: si possono trovare, a cavallo tra Italia e Svizzera, varie testimonianze di come l’umanità ha costruito le proprie forme abitative (case, monasteri, ville Liberty o servizi di ospitalità). Fortificazioni e segni di confine: sulle linee di frontiera si sono state combattute guerre, si è praticato il contrabbando, lasciando in eredità torri, rocche, castelli, fortini e trincee. Ma questo confine è anche il “luogo della natura” con le sue vette e i suoi punti panoramici. Biodiversità un tesoro multiforme: i Parchi sono dei musei a cielo aperto che hanno l’obiettivo di conservare e valorizzare un patrimonio naturale unico. Genio umano: è tutto ciò che testimonia la capacità artigiana, imprenditoriale e innovativa del territorio insubrico nel corso degli anni. All’interno di questo percorso sono presenti piccoli musei che raccontano l’innovazione dell’industria manifatturiera locale, dell’artigianato, della scienza e del saper fare. Un viaggio nell’ingegno umano e nella sua relazione con il territorio e il desiderio di portare avanti le tradizioni e la cultura. Strati di terra e di cielo: il territorio degli Insubriparks è ricco di grotte, antiche cave, gole e monumenti naturali di grande interesse geologico. Il percorso propone un viaggio alla scoperta del sottosuolo, ma anche lungo i torrenti che scavano rocce millenarie fino ad ammirare lo spettacolo della macchina celeste. Mulini: sono 12 i vecchi mulini che accomunano la memoria storica tra Italia e Svizzera e che sono legati alla forza dell’acqua, alla macinatura dei cereali e alla natura che li circonda e fanno parte di un processo di valorizzazione del territorio grazie alla conservazione di testimonianze del passato.