Seduta convocata anche in sessione notturna, con eventuale prosecuzione nella giornata di lunedì 21
Milano, 11 novembre 2022 – Il Presidente Alessandro Fermi ha convocato la seduta di Consiglio regionale per martedì 15 novembre alle ore 10: all’ordine del giorno il progetto di legge che modifica la legge elettorale regionale (relatrice Alessandra Cappellari, Lega), già approvato in Commissione Affari istituzionali. Le modifiche introdotte affidano al Presidente della Regione in carica (e non più al Prefetto) l’indizione delle elezioni regionali.
“Con questo provvedimento anche la Lombardia intende allinearsi a quanto già stabilito da quasi tutte le altre regioni italiane, che nei mesi scorsi hanno attribuito al Presidente della Regione la competenza dell’indizione delle elezioni e dell’assegnazione dei seggi consiliari per ciascuna delle circoscrizioni elettorali -sottolinea il Presidente del Consiglio regionale Alessandro Fermi-. Un atto che viene posto all’approvazione dell’Aula nei termini dovuti e nel rispetto della legislazione nazionale: ad adempiere in tal senso, oltre alla Lombardia, mancano le sole regioni Piemonte e Umbria. Nel rivendicare ed esercitare tale competenza, tutte le Regioni italiane rimangono in ogni caso vincolate alle disposizioni nazionali in quanto resta salvo il superiore potere di un decreto del Ministero dell’Interno, in particolare se motivato dalla necessità di accorpamenti elettorali”.
La legge stabilisce che il Presidente della Regione può indire le elezioni non prima dei 30 giorni precedenti la fine naturale della legislatura e non oltre i 60 giorni successivi: per la Lombardia quindi il “range temporale” è da intendersi compreso tra il 4 febbraio e il 6 maggio 2023. E’ in ogni caso competenza del Ministero dell’Interno stabilire una data differente da quella indicata dal Presidente della Regione a fronte di possibili accorpamenti con altre elezioni.
Il progetto di legge approvato in Commissione attribuisce al Presidente della Regione anche la competenza sull’assegnazione dei seggi consiliari alle singole circoscrizioni elettorali: la ripartizione dei seggi tra le circoscrizioni è effettuata dividendo il numero complessivo degli abitanti della regione per il numero dei seggi attribuiti al relativo Consiglio regionale (80 in Lombardia) e assegnando di conseguenza i seggi in proporzione alla popolazione di ogni circoscrizione sulla base dei quozienti interi e dei resti più alti. La popolazione è determinata in base ai risultati dell'ultimo censimento generale, riportati dalla più recente pubblicazione ufficiale dell'Istituto centrale di statistica.
La seduta è stata convocata anche in sessione notturna, con eventuale prosecuzione nella giornata di lunedì 21 novembre: prima di discutere le modifiche alla legge elettorale, il Consiglio regionale sarà chiamato a votare il bilancio consolidato 2021 (relatore Giulio Gallera, Forza Italia), nel quale vengono analizzate le politiche economiche, sociali e territoriali di Regione Lombardia che vengono realizzate mediante la collaborazione degli enti e delle società controllate e partecipate inserite nel Sistema Regionale. Il Bilancio Consolidato è pertanto composto dai conti economici e dallo stato patrimoniale di tutte le realtà facenti parte del “Gruppo Amministrazione Pubblica” di Regione Lombardia, come gli enti e gli organismi strumentali, le aziende e le società controllate e partecipate.
All’inizio dei lavori l’ordine del giorno prevede anche la proposta di Risoluzione presentata dalla Giunta delle elezioni (relatrice Elisabetta Strada, Lombardi Civici Europeisti) sull’insindacabilità del Consigliere regionale Massimo Bastoni (Lega), attualmente sottoposto a procedimento penale dinanzi al Tribunale di Milano per il delitto di diffamazione aggravata dall’utilizzo di un mezzo di pubblicità (articolo 595, comma 3, c.p.), per avere pubblicato, sul proprio profilo Facebook, espressioni ritenute offensive nei confronti di una società privata che gestisce un locale di Milano. La Giunta delle elezioni, concluso l’esame istruttorio, ha ritenuto unanimemente che le opinioni oggetto del provvedimento siano da considerarsi “connesse all’esercizio del mandato consiliare e da ricondurre nel quadro della generale funzione di rappresentanza politica e istituzionale che spetta a ciascun Consigliere regionale”.
Aurelio Biassoni
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