La legislazione ambientale di Regione Lombardia è all’avanguardia

Con la Legge 31 del 2014 sul contrasto al consumo di suolo e la 18 del 2019 sulla rigenerazione urbana, Regione Lombardia ha messo a punto la legislazione ambientale più avanzata del Paese. Grazie a questi strumenti legislativi abbiamo potuto stanziare quasi 100 milioni di Euro per le sole bonifiche ambientali recuperando ben 2829 siti contaminati dal 2014 al 2021.”  

Lo ha dichiarato oggi Riccardo Pase Presidente della Commissione Ambiente, intervenendo a Ferrara agli Stati Generali delle Regioni per la Transizione Ecologica nell’ambito di Rem Tech Expo, una delle più importanti manifestazioni fieristiche nazionali per le energie rinnovabili, il riciclo e recupero ambientale e le nuove tecnologie eco-compatibili. Durante l'evento Pase ha ricevuto un riconoscimento per l'impegno profuso in questi anni sui temi della transizione ambientale e della sostenibilità. 

"Sul fronte rifiuti – ha proseguito Pase – abbiamo recentemente licenziato il nuovo Piano Regionale dei Rifiuti e delle Bonifiche, un provvedimento fondamentale che fissa gli obiettivi per il prossimo quinquennio. Non a caso l’abbiamo voluto intitolare “Verso l’economia circolare” per far capire con chiarezza dove vogliamo puntare. Già oggi il 73% dei rifiuti solidi urbani prodotti nel 2020 in Lombardia pari a 4.677.000 tonnellate (469,3 kg/ab*anno, dato inferiore alla media nazionale) è stato avviato alla raccolta differenziata. Di questa quota circa il 63% è destinato al riutilizzo di materia mentre il 21% è avviato alla termovalizzazione. Al netto degli scarti dunque, quasi il 55% di tutti i rifiuti urbani viene effettivamente riciclato e va ad alimentare il mercato sempre più fiorente delle materie prime seconde. Ancora più alta è la percentuale di riutilizzo dei rifiuti speciali: delle oltre 46 milioni di tonnellate trattate ogni anni (di cui 14,7 provengono da fuori regione) ben 40 milioni, pari all’85,5% viene reimmesso nei cicli produttivi e solo 7 milioni, pari al 14,5%, viene smaltito in discarica.”

Sul tema bonifiche tra gli obiettivi del piano vi sono l’efficientamento dei procedimenti di bonifica, la rigenerazione delle aree contaminate dismesse, sottoutilizzate e degradate, la gestione sostenibile dei rifiuti derivanti dalle attività di bonifica, la prevenzione di nuove contaminazioni, la tutela delle acque sotterranee dall’inquinamento, il monitoraggio dei valori di fondo naturali di terreni e acque. Tutti temi che la Commissione Ambiente ha approfondito e sviluppato con numerose audizioni di esperti e stakeholders e con due convegni pubblici svoltisi nei mesi scorsi a Palazzo Pirelli.

“Ho un sogno nel cassetto – ha concluso Pase – che è quello di occuparmi del cosiddetto landifill mining ovvero della rimozione e del riutilizzo dei materiali a suo tempo conferiti in discarica ricavandone energia e volumi da riassegnare ad altre finalità. E’ un tema che va affrontato con attenzione perché contiene delle criticità ma di grandissima rilevanza sia sotto il profilo del recupero energetico sia sotto quello ambientale. Con questa tecnologia innovativa infatti si potrebbe evitare l’apertura di nuovi siti e al tempo stesso recuperare alla fruizione collettiva ampie porzioni di territorio oggi di fatto off limits. Spero di potermene occupare nella prossima legislatura regionale.”