Question time: gli argomenti trattati nel Consiglio regionale del 1° marzo

Milano, 1° marzo 2022 – Il Consiglio regionale della Lombardia, presieduto da Alessandro Fermi (Lega), ha svolto la trattazione di alcuni Question time. Di seguito la sintesi del dibattito.

Servizio Trenord

Quali iniziative ha preso Regione Lombardia per garantire agli utenti di Trenord una maggiore regolarità, affidabilità, efficienza e sicurezza del servizio ferroviario, soprattutto nella tratta Mantova-Cremona-Milano? Lo chiede in un question time il Movimento 5 Stelle (primo firmatario, Andrea Fiasconaro) ricordando che, nonostante un leggero miglioramento per puntualità media (passata dall’80,2% del 2019 all’83,6%, del 2021) sono ancora troppe le soppressioni, per lo più dovute al materiale rotabile (18,3%).

Nella sua risposta l’assessore alle Infrastrutture trasporti e mobilità sostenibile, Claudia Terzi, ha assicurato che da settimana scorsa il servizio sulla tratta in questione è ritornato alla normalità pre -Omicron. “Anche se stiamo facendo molto, sono ben lontana dall’essere soddisfatta – ha dichiarato l’assessore Terzi -. Il miglioramento dell’offerta è un lavoro lungo che esige che tutti gli attori coinvolti facciano la loro parte. Sulla questione della puntualità, il lavoro della task force che monitora ogni singolo treno sta già determinando alcuni miglioramenti”.

Bando Dote Sport

Modificare la norma che prevede per la Dote scuola la residenza continuativa da almeno 5 anni in Lombardia di uno dei due genitori, condizione ritenuta incostituzionale e contraria alla Convenzione ONU sui diritti del fanciullo. La questione è stata sollevata dal gruppo consiliare del PD (prima firmataria, Paola Bocci). Nella sua riposta il Sottosegretario con delega allo Sport e Olimpiadi 2026, Antonio Rossi¸ ha precisato che il requisito, che discende da una legge regionale, di fatto non preclude alcuna richiesta e vige sia per richiedenti italiani che stranieri. “Stiamo valutando come procedere -ha aggiunto- con l’Avvocatura regionale e ovviamente, in caso di modifica, ci sarà il massimo coinvolgimento del Consiglio regionale e soprattutto della Commissione consiliare”.

Stabili Aler di via Bolla a Milano

Quali azioni concrete Regione Lombardia ha messo in atto, di concerto con Aler Milano, per risolvere al più presto la cronica e pericolosa situazione di degrado e pericolo di via Bolla 38-40-42, dopo i recenti episodi di vandalismo? La questione è sollevata dal gruppo del PD che in un question time (prima firmataria, Carmela Rozza) ha ricordato gli impegni presi da Regione Lombardia con il Ministero Infrastrutture per la realizzazione di programmi innovativi di rigenerazione urbana, recupero e riqualificazione del patrimonio abitativo dei blocchi di via Bolla. “Regione Lombardia ha ben presente la situazione degli stabili di via Bolla, che rientrano in un ampio piano di rigenerazione urbana – ha spiegato il Sottosegretario ai Rapporti con il Consiglio regionale, Fabrizio Turba –. Nelle prossime settimane sarà condiviso un percorso con il Comune di Milano, con la Prefettura e le forze dell’ordine per assicurare lo sgombero degli abusivi e l’eventuale tutela di persone di particolare fragilità”.

Restrizioni Pandemia da Covid-19

Stop a Green pass rafforzato e obbligo vaccinale per gli over 50. A chiederlo è il consigliere regionale Ferdinando Alberti (M5S), che ricorda come in Europa il Green Pass rafforzato per gli over 50 non è previsto ma è un unicum esistente esclusivamente nel nostro Paese. Nella sua risposta la Vice Presidente e assessore al Welfare, Letizia Moratti, ha assicurato che non ci sarà alcuna deroga alle indicazioni nazionali sulle restrizioni anti Covid, anche al termine dello stato di emergenza fissato dal Governo per il 31 marzo. “La campagna vaccinale sta dando esiti positivi – ha dichiarato Moratti – e questo non significa allentare le misure, almeno fino a quando non ci saranno dati scientifici a supporto -. Regione Lombardia si atterrà, quindi, alle indicazioni nazionali”. 

Sistemi informativi Case di Comunità

Quali iniziative intende intraprendere Regione Lombardia per l’integrazione dei sistemi informatici tra le nuove Case di Comunità di Milano e l’ospedale più vicino in ambito territoriale per non gravare sul lavoro degli specialisti e dei medici di medicina generale già oberati dalla burocrazia? Al momento le piattaforme informatiche del sistema sociosanitario non sono interconnesse con i software ambulatoriali. È il contenuto del question time a firma di Elisabetta Strada (Lombardi civici europeisti) rivolto alla Giunta. “È già stato predisposto un nuovo sistema informativo integrato entro dicembre 2022 e la migrazione del cloud per la gestione digitale del territorio tra giugno 2022 e ottobre 2023. Il nuovo sistema applicativo regionale sarà utilizzato in tempo reale da tutti gli operatori delle Case di Comunità e integrato con gli ospedali e con i medici di medicina generale”, ha risposto l’assessore al Welfare, Letizia Moratti.

Criteri di individuazione delle sedi per le Case di Comunità

Nel documento a firma di Michele Usuelli (+Europa- Radicali) si chiedono alla Giunta chiarimenti sui criteri sanitari, economici ed urbanistici per la scelta delle Case di Comunità, con particolare riferimento allo smantellamento di una struttura di riconosciuto valore quale il consultorio di via Monreale a Milano. “I lavori di riqualificazione dell’edificio inizieranno la prossima primavera, è quindi necessario il trasferimento temporaneo degli operatori presso l’ospedale San Carlo con rientro previsto nell’ottobre 2022. Regione Lombardia garantisce tempi di lavoro certi e il ricollocamento del consultorio di via Monreale all’interno della Casa di Comunità con un ampliamento delle prestazioni e degli orari di apertura”, ha affermato l’assessore al Welfare, Letizia Moratti, nel rispondere al question time.

Mantenimento delle sedi PSAL di Desio e Vimercate

Luigi Ponti (PD) è il primo firmatario del question time in cui si chiede come Regione Lombardia intenda intervenire in merito alle carenze di organico nei PSAL (Prevenzione e Sicurezza negli Ambienti di Lavoro) che lamentano da tempo carenza di personale sia medico che tecnico sanitario, rispetto ai compiti e alle responsabilità loro affidate e se sono previsti accorpamenti. Nel rispondere al question time l’assessore al Welfare, Letizia Moratti, ha affermato che “nelle risposte assegnate alle ATS in fase di bilancio preventivo 2022 sono state incluse le risorse dedicate all’assunzione di tecnici della prevenzione a tempo determinato per 2milioni e 80mila euro, e un milione e 678mila euro per l’assunzione a tempo indeterminato per operatori di prevenzione e sicurezza. Sono inoltre previsti concorsi aggregati tra ATS sia per velocizzare l’assunzione di medici e tecnici della prevenzione sia per altre professionalità necessarie.

L’Assemblea ha inoltre trattato due interpellanze.

Carenza di medici di medicina generale

Con l’interpellanza a firma di Luigi Piccirillo (Gruppo Misto) si chiede se la Giunta è a conoscenza del fabbisogno dei medici di base, del numero di cittadini sprovvisti del medico di famiglia e quali interventi sono stati programmati, anche attraverso l’assegnazione di ulteriori risorse nelle zone più disagiate, per la stipula di nuovi accordi sui compensi e sulla disponibilità di locali e attrezzature volti ad incoraggiare l’insediamento dei medici di base nel territorio. Nel rispondere al question time l’assessore al Welfare, Letizia Moratti, ha affermato che “nel lavoro di potenziamento della sanità territoriale Regione Lombardia si è fatta parte attiva anche a livello nazionale per aumentare il numero degli assistiti dei medici di medicina generale da 650 a 1000. Ricordo, inoltre, che l’incremento del fondo nazionale porterà in Lombardia un numero elevato di borse di studio. Ferma restando l’autonomia delle ATS di scegliere il proprio perimetro e in accordo con Aler, in alcune zone con popolazione anziana fragile o disagiata, sarà possibile aprire nuovi ambiti territoriali ma non per incarichi provvisori. Solo dopo tre chiamate a vuoto ATS potrà prevedere per il medico che aderisce un aumento di retribuzione fino a 6mila euro all’anno.”

Fornitura gratuita di energia dalle grandi derivazioni

Rivedere la normativa regionale vigente in materia di energia, estendendo a tutti i territori regionali la quota gratuita di energia elettrica, prevista da normativa nazionale in tema di grandi derivazioni. Lo chiede in un’interpellanza il consigliere Matteo Piloni (PD), in ragione di una indispensabile equiparazione delle condizioni di accesso, anche per le quattro province del sud Lombardia, alle facilitazioni soprattutto per RSA, ospedali e RSD alle prese con costi per il Covid e con gli aumenti del “caro bollette”. “Non intendiamo coinvolgere anche altri territori, oltre a quelli elencati nella delibera – ha spiegato il Sottosegretario ai Rapporti con il Consiglio regionale, Fabrizio Turba-. Si tratta, infatti, di territori interessati dalla presenza delle grandi derivazioni e l’agevolazione vale come compensazione: in linea con il pensiero di questa amministrazione, che vuole efficentare al massimo la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili a beneficio dell’intero Paese, ma allo stesso tempo mira a compensare i territori che ospitano queste grandi infrastrutture che innegabilmente hanno un forte impatto ambientale. Inoltre, i benefici generali per la collettività derivanti dall’allargamento a tutti i territori regionali della fornitura gratuita sarebbero per altro infinitamente bassi”.