Se non fosse per la parlata un po’ dura e allungata e il clima tipico delle valli prealpine, si potrebbe pensare di essere in uno dei tipici borghi dell’Italia centrale. Non a caso, infatti, Castiglione Olona, in provincia di Varese, è stata definita “l’isola di Toscana in Lombardia”. A chiamarla così, Gabriele d’Annunzio, il Vate del piacere, che ne apprezza la freschezza di “prateria toscana”, ma soprattutto l’aura “di mistica cittadella fiorentina”. Ma cosa si nasconde di tanto prezioso nel piccolo Comune, 7.628 anime, stretto tra il Parco regionale della pineta di Appiano e il Parco sovracomunale del Rile-Tenore-Olona a meno di 20 km dalle zone produttive di Busto Arsizio, Gallarate e Varese? Nella lista dei “Monumenti e luoghi d’interesse” della sua pagina su Wikipedia, si contano 2 chiese, un battistero, un oratorio, un castello, due palazzi nobiliari, delle antiche mura e un ponte romanico. Ma la sua fama non può prescindere da un nome, quello di Branda Castiglioni (Milano, 4 febbraio 1350 – Castiglione Olona, 3 febbraio 1443.
Sconosciuto ai più, fu invece protagonista di rilievo dei principali eventi della transizione europea dal Medioevo al Rinascimento: regista occulto dei delicati incontri diplomatici tra le frastagliate potenze del tempo, si districava con abilità tra Pontefici, uomini di Curia, divenendo uomo di fiducia di personaggi del calibro del duca di Milano, Gian Galeazzo Visconti, dei re di Polonia e d'Inghilterra, nonché di re Sigismondo e del duca Alberto V d'Austria (più tardi re dei Romani). “Cittadino del mondo”, tra un Concilio – ben cinque – una Crociata – quella degli Ussiti- e un viaggio all’estremità orientale dell’Europa – in veste anche di Conte dell’Impero -, soggiornò più volte nella Roma di Michelangelo e Raffaello, e a Firenze, incrociando Brunelleschi, Donatello, ma soprattutto Masaccio. E proprio a quest’ultimo, artista ormai affermato, affidò la costruzione e la decorazione nella località varesina del Battistero, con un ciclo dedicato a san Giovanni Battista, uno delle più significative testimonianze del Rinascimento in Lombardia.
I lavori promossi dal Castiglione non si limitarono a quest’opera, ma si inserivano in un più ampio quadro di attività edilizia: oltre alla riedificazione della chiesa dei SS. Stefano e Lorenzo, nel castello di Castiglione Olona, l'antica sede della sua famiglia, la sua visione umanistica di “città ideale” comprese anche un edificio per i chierici, la scuola di Musica e di Grammatica, la Scolastica, oggi sede del municipio. Inoltre, nell’abitato ai piedi del castello fece erigere un'altra chiesa, palazzi e case per sé e i nipoti. La realizzazione di tutti questi progetti tenne occupato il Castiglioni fino alla fine della sua vita, a più di 90 anni, diventando appassionato e generoso sponsor di arte, cultura e opere di beneficenza. E proprio per celebrare la figura del cardinale-mecenate e l’arte di Masolino, nel 6° centenario della Collegiata, il locale Museo promuove una serie di importanti iniziative divulgative e di visite alla scoperta “grandi imprese che fanno di un paese un mondo” ma anche di uomini che dal mondo hanno fatto grandi un paese.
- 28 Marzo, 2022
- 12:00 am
- Categorie: Cultura e istruzione