9 Maggio, Giorno della memoria delle vittime del terrorismo. Centinaia i caduti lombardi

“Quel che più conta, tuttavia, è scongiurare ogni rischio di rimozione di una così sconvolgente esperienza vissuta dal paese, per poter prevenire ogni pericolo di riproduzione di quei fenomeni che sono tanto costati alla democrazia e agli italiani”.

Così il 9 maggio 2008, l’allora Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, sintetizzava il senso del ‘Giorno della memoria delle vittime del terrorismo interno e internazionale, e delle stragi di tale matrice’, nella prima celebrazione della  ricorrenza della Repubblica Italiana istituita con la legge 4 maggio 2007. 

Anche la Lombardia ha pagato un pesantissimo tributo di sangue per mano di terroristi, interni e internazionali, di diverse estrazioni dagli ‘anni di piombo’ a oggi. A custodire la memoria di questi martiri, il milanese Antonio Iosa, storico presidente del circolo culturale ‘Carlo Perini’ di Quarto Oggiaro, anche lui vittima dell’eversione (venne gambizzato dalle Brigate Rosse il 1° aprile 1980), da molti anni ideatore e organizzatore di eventi e iniziative dedicate alla memoria. Riportiamo alcuni stralci del suo testo ‘Milano e la Lombardia alla prova del terrorismo’. (Paolo Guido Bassi)

 

 

 

Antonio Iosa

 La nostra Regione Lombardia, negli anni bui del terrorismo e dello stragismo ha avuto 17 morti e 84 feriti per la strage di piazza Fontana a Milano. Altri 4 morti si sono avuti nella strage della Questura di Milano con 45 feriti. 5 sono state le vittime nella strage mafiosa di via Palestro con 14 feriti. 8 morti si sono avuti in piazza della Loggia nella strage di Brescia e 103 furono i feriti. A questi caduti vanno aggiunti; 6 morti per la strage del Treno Rapido 904 (2 vittime di Milano, 4 di Abbiategrasso); 3 morti di Como e 1 morto di Pavia per la strage alla Stazione di Bologna. Il totale dei morti per strage ammonta a 40 e oltre 250 sono stati i feriti lombardi in attentati stragisti.

La Lombardia, è stata colpita, con eguale violenza, dal terrorismo rosso e dal terrorismo eversivo di estrema destra con ben 44 vittime milanesi, mentre in tutta la Lombardia i morti per atti di terrorismo interno ed internazionale sono 59. Sono stati individuati circa 500 feriti, dei quali 56 nominativi furono gambizzati e rimasero invalidi da parte dei gruppi di fuoco che li scelsero come obiettivi mirati dell’eversione di sinistra rivoluzionaria (tranne Giovanni Cocco). Altre 15 uccisioni si sono avute in altri paesi e città lombarde e alle quali vanno aggiunte le 12 vittime catalogate come morti per atti di violenza o di scontro politico, soprattutto a Milano. Senza contare le numerose vittime del dovere e le vittime per attentati mafiosi che si sono verificati anche in Lombardia per la presenza di cosche malavitose che controllano i traffici illeciti.

In totale, la Lombardia, conta 129 morti per atti di terrorismo e stragi di tale matrice, compresi i due militari caduti nella strage di Nassiriya del 12 novembre 2003 in Iraq e 14 dal terrorismo fondamentalista jihadista, durante le stragi Isis nelle città europee e nel resto del mondo. A questi dati di vittime lombarde vanno aggiunti i nominativi di 15 vittime uccise dal fondamentalismo islamico e jihadiste. Altre 12 vittime cadute durante gli scontri politici tra opposte fazioni e con le forze dell’ordine per cui il totale delle vittime in Lombardia salgono, al 2019, a 129 unità per non parlare di un centinaia militanti di cuori rossi e di cuori neri che pagarono con la vita gli scontri fra opposte fazioni. Altre vittime di sovversivi estremisti di destra e di sinistra, seguaci di ideologie sbagliate e delinquenziali, si ebbero negli scontri con le forze dell’ordine a difesa della libertà e dell’ordinamento costituzionale e democratico della Repubblica Italiana.

Come si vede, durante la “Notte della Repubblica”, il bagno di sangue fu reale e l’Italia rischiò di diventare una enorme cisterna di odio e di violenza di una lotta armata assurda, fanatica, antidemocratica e sanguinaria. Solo l’unità tra le forze politiche democratiche portarono alla sconfitta dello stragismo dei golpisti fascisti e del terrorismo rivoluzionario leninista.

I milanesi uccisi per atti di terrorismo interno:

1 – 19/11/1969 Antonio Annarumma, agente di polizia, ucciso nel Centro di Milano da studenti dell’Università Statale.

2 – 17/05/1972 Luigi CALABRESI, Commissario di Pubblica Sicurezza, primo anello di uccisione terroristica da parte di Lotta continua, dalla cui scissione nacque il gruppo di fuoco Prima Linea.

3 – 12/04/1973 Antonio MARINO, Guardia di Pubblica Sicurezza ucciso in una manifestazione del MSI

Per il lancio di bombo a mano da parte di due manifestanti.

4 – 24/03/1974 Lucio TERMINIELLO, Impiegato di banca ucciso al Parco Lambro da un noto esponente dell’eversione neofascista.

5 – 14-15/06/1975 Carlo SARONIO, Ingegnere, si staccò “Potere Operaio”; fu rapito e ucciso da ex amici estremisti di sinistra di tale gruppo. Il cadavere fu recuperato nel greto di un torrente a Segrate.

6- 15/10/1974 Felice MARITANO, Maresciallo Maggiore dei Carabinieri. Morto in uno scontro con le b.r.

7 – 13/03/1975 Sergio RAMELLI, Studente liceale missino, vittima di un pestaggio da parte di studenti della sinistra, (Avanguardia operaia) in via Paladini (Città Studi), muore dopo un atroce agonia il 24/04/1975.

8 – 29/04/1976 Enrico PEDENOVI, Avvocato, consigliere provinciale del MSI-DN, ucciso da Prima Linea

9 – 15/12/1976 Vittorio PADOVANI, Vice Questore di Milano, ucciso a Sesto San Giovanni dal brigatista rosso Walter Alasia,

10 – 15/12/1976 Sergio BAZZEGA, Maresciallo di P.S. ucciso a Sesto San Giovanni da Walter Alasia,

11- 19/02/1977 Lino GHEDINI, Brigadiere della polizia stradale viene assassinato sulla statale tra Milano e Rho da un militante delle b.r.

12 – 14/05/1977 Antonio CUSTRA, Vice Brigadiere di Pubblica Sicurezza, ucciso durante una manifestazione studentesca in via De Amicis,

13- 3/11/1977 Giuseppe SAPORITO, Operaio dell’Alemagna ucciso in una sparatoria di terroristi ladri..

14 – 18/03/1978 Lorenzo IANNUCCI, Studente ucciso dalla destra eversiva in via Mancinelli.

15- 18/03/1978 Fausto TINELLI, Studente ucciso dalla destra eversiva in via Mancinelli.

16 – 20/04/1978 Francesco DI CATALDO, Maresciallo degli agenti di custodia del carcere di San Vittore, ucciso dalla colonna brigatista “W.Alasia” nel quartiere di Crescenzago.

17 – 23/06/1978 Roberto GIRONDI, morì una settimana dopo, il 30 giugno 1978, a seguito delle ferite riportate per l’esplosione di un ordigno a Seregno (Mi) da parte delle brigate rosse.

18 – 1/1271978 Domenico BORNAZZINI, Commerciante ucciso da terroristi di Prima Linea nella strage di via Adige,

19 – 1/12/1978, Carlo LOMBARDI, Macellaio ucciso da terroristi di Prima Linea nella strage di via Adige.

20 – 1/12/1978, Pierantonio MAGRI Autista, ucciso da terroristi di Prima Linea nella strage di via Adige.

21 – 29/01/1979 Emilio ALESSANDRINI, Giudice istruttore, ucciso da Prima Linea in viale Umbria (angolo via Muratori).

22 – 16/02/1979 Pierluigi TORREGIANI, Gioielliere., ucciso dai Pac al quartiere Bovisa.

23 – 19/04/1979 Andrea CAMPAGNA, Agente della Digos, ucciso da militanti del Pac quartiere Barona.

24 – 08/01/1980 Antonio CESTARI, Agente di Pubblica Sicurezza Commissariato Ticinese, ucciso dalle brigate rosse in piazza Schievano.

25 – 08/01/1980 Rocco SANTORO, Agente di Pubblica Sicurezza Commissariato Ticinese, ucciso dalle brigate rosse in piazza Schievano.

26 – 08/01/1980 Michele TATULLI, Agente di Pubblica Sicurezza del Commissariato Ticinese, ucciso dalle brigate rosse in piazza Schievano.

27 – 05/02/1980 Paolo PAOLETTI, Direttore tecnico della Icmesa, ucciso da P.L. a Monza (Mi), accusato del disastro ambientale, nube tossica di diossina, sprigionatosi a Seveso il 10/06/1976.

28 – 7/02/1980 William VACCHER, Studente, ucciso da terroristi di Prima Linea, nel quartiere Ticinese,

29 – 19/03/1980 Guido GALLI, Docente universitario e Magistrato, ucciso da Prima Linea, all’Università Statale

30 – 28/05/1980 Walter TOBAGI, Giornalista del Corriere della Sera, ucciso dal gruppo 28 Marzo in via Salaino nel quartiere Solari.

31 – 12/11/1980 Renato BRIANO, Dirigente della Ercole Marelli, ucciso sulla MM1 mentre si recava al lavoro.

32 – 26/11/1980 Ezio LUCARELLI Carabiniere, ucciso dai Nar, ucciso in via Feltre a Lambrate.

33 – 28/11/1980 Manfredo MAZZANTI, Dirigente industria Falck, ucciso in via Orseolo a Porta Genova.

34 – 17/02/1981 Luigi MARANGONI, Direttore sanitario del Policlinico., ucciso dalle b.r. in via Don Gnocchi nel quartiere S. Siro.

35 – 03/06/1981 Antonio FRASCA, Addetto alla vigilanza nell’Alfa Romeo di Arese fu ucciso dai militanti di “Prima Linea” a Settimo Milanese.

36 – 19/09/1981 Francesco RUCCI, Vice brigadiere degli agenti di custodia di San Vittore,ucciso dal Nucleo armato comunista.

37 – 19/10/1981 Carlo BUONANTUONO, Agente di Pubblica Sicurezza. ucciso dai Nar, in via Vallazze a Lambrate.

38 – 19/10/1981 Vincenzo TUMMINELLO, Agente di Pubblica Sicurezza., ucciso dai Nar in via Vallazze a Lambrate.

39 – 13/11/1981 Eleno Anello VISCARDI, Agente della Digos, ucciso da Prima Linea, alla Stazione Centrale.

40 – 18/11/1981 Erminio Vittorio CARLONI, Guardia giurata della Mondialpol, ucciso in un aiuola

spartitraffico in viale Zara, 106. dai Nar.

41 – 16/07/1982 Valerio RENZI, Maresciallo dei Carabinieri, ucciso nell’ufficio postale di Lissone, ucciso dalle brigate rosse.

Le vittime del terrorismo in altri paesi o città della Lombardia

42 – 16/12/1976, Bianca DALLER, una pensionata insegnante di Brescia, viene uccisa dalle schegge per lo scoppio di un ordigno racchiuso in una pentola a pressione, nascosta in una borsa.

43 – 12/02/1977 Lorenzo FORLEO, appuntato dell’Arma dei Carabinieri, ucciso a Carpenedolo (Brescia) da esponenti dell’estrema destra.

44 – 23/02/1979 Rosario SCALIA, Guardia giurata, fu ucciso dai “Comitati Comunisti Rivoluzionari” durante una rapina alla Banca Agricola Milanese a Barzanò (Como).

45 – 13/03/ 1979 GURRIERI Giuseppe, Appuntato dell’Arma dei Carabinieri di Bergamo, cadde in una violenta colluttazione quando due terroristi della “Guerriglia Proletaria”, armati e

mascherati, fecero irruzione in un ambulatorio per sequestrare un medico che faceva servizio presso gli Istituti penitenziari di Bergamo.

46 – 18/12/1980 Alfio ZAPPALÀ, Guardia giurata in servizio di sorveglianza a Zinasco (Pavia) presso una banca fu ucciso da alcuni terroristi dei “Comitati Comunisti Rivoluzionari,” che compivano una rapina per autofinanziamento.

47– 15/97/1981 Luigi CARLUCCIO, Brigadiere di Pubblica Sicurezza. Ucciso dalle brigate rosse.

Le vittime milanesi e lombarde del terrorismo jihadista

1 – 12/11/ 2003, Ivan GHITTI, Brigadiere dei Carabinieri di 30 anni, muore nella Strage di Nassiriya in Iraq.

2 – 26/08/2004 Enzo BALDONI, Pubblicitario e collaboratore de “Il Diario” ucciso in Iraq

3 – 15/04/2011, Vittorio ARRIGONI, Volontario, nella Striscia di Gaza strangolato da un gruppo salafita.

4 – 18/03/2015 Giuseppina BIELLA . Pensionata di Meda di 70 anni, uccisa nella Strage del Museo Bardo a Tunisi.

5 – 14/05/2015, Alessandro (Sandro) ABATI, di 48 anni cooperante consulente finanziario di Alzano Lombardo (Bergamo) viveva ad Astana e si trovava al Park Hotel di Kabul ove trovò la morte con la sua compagna Kazaka con altre 13 persone.

6 – 28 Settembre 2015 Cesare TAVELLA di Milano , di 51 anni , cooperante veterinario, ucciso a

Dacca da un commando fondamentalista islamico in moto, mentre faceva jogging.

7 – 3/03/2016 Claudio CAPPELLI, 45 anni,imprenditore industria tessile di Barzonò (Lecco), muore nell’attentato all’elegante Hotel-Ristorante Artisan Bakery a Dacca nel Bangladesh.

8 – 3/03/2016 Maria RIBOLI, .34 anni manager abbigliamento di Salza (Bergamo), muore nell’attentato jihadista all’Hotel di Dacca.

9 – 14/07/2016 Mario CASALI, pensionato brianzolo residente a Milano, muore nella strage di Nizza per colpa di un fanatico attentatore jihadista.

10 – 14/07/2016 Maria Grazia ASCOLI, muore nella strage di Nizza per colpa di un jiahdista.

11 – 14/07/2016, Nicolas LESLIE, studente di 21 anni era nato a Milano da madre italiana e studente viveva e studiava in Californi, muore nella strage di Nizza.

12 – 14/07/2016 Angelo D’AGOSTINO, pensionato di 71 anni, nativo di Voghera (Pavia), muore nella strage di Nizza per mano di un jihadista.

13 – 14/07/2016 Gianna MUSET. 68 anni di Voghera, moglie di D’Agostino, trova la morte nella strage di Nizza.

14 -17/08/2017 Bruno GULLOTTA di 38 anni muore nella strage sulla “Ramala” di Barcellona” mentre passeggiava con moglie, il figlio di 7 anni e la bambina di 6 mesi.

Le vittime lombarde di stragi in Italia

Strage Stazione di Bologna 2 agosto 1980

1 – Annamaria BOSIO in Mauri di Como, anni 28

2 – Rossella MARCEDDU nata a Milano e residente a Prarolo (Vercelli) muore a 18 anni

3 – Luca MAURI di Como, anni 6

4 – Carlo MAURI di Como, anni 32

5 – Vincenzina SALA in Zanetti di Pavia, anni 50.

Strage del Treno Rapido 904 del 23 Dicembre 1984

1 – Angela CALVANESE in De Simonie, anni 33

2 – Giovanni DE SIMONE, anni 40

3 – Anna DE SIMONE, anni 9

4 – Nicola DE SIMONE, anni 22

5 – Federica TAGLIALATELA, anni 12

6 – Gioacchino TAGLIALATELA, anni 50

Le vittime della violenza negli scontri politici in Milano dal 1969

La cronistoria degli “anni di piombo in Italia” si concentra dal 1969 al 1983, alla quale va aggiunta lo strascico terroristico con i caduti del neoterrorismo brigatista. Nel solo 1979, anno di massima espansione si registrarono 2200 attentati, firmati da 215 sigle di sinistra e 55 di destra, con 22 morti e 149 feriti.

Milano, Torino, Genova, Padova, Venezia, Firenze, Roma e Napoli furono l’epicentro di quella sconvolgente stagione eversiva. I morti per atti di terrorismo, soltanto ad opera delle brigate rosse sono stati 180 (11 magistrati, 59 civili, 110 appartenenti alle forze dell’ordine, 47 per atti di violenza o scontro politico con 26 giovani di estrema sinistra uccisi da militanti di destra e 21 morti di destra uccisi dai militanti di estrema sinistra.

Aggiungendo al quadro complessivo delle vittime del terrorismo e di stragi di tale matrice interno e internazionale (comprese le vittime civili del terrorismo islamico e i militari caduti nelle guerre 36 in Iraq e 54 in Afghanistan) se ne contano 633, escludendo le vittime italiane del fondamentalismo islamico e migliaia di caduti civili e “vittime del dovere” nella quotidiana lotta alla mafia e alla criminalità comune e organizzata.

Come la stagione dello stragismo a Milano e in Italia ebbe inizio con la strage di piazza Fontana del 12 dicembre 1969, così la strategia degli opposti estremismi si realizza con l’uccisione dell’Agente di Pubblica Sicurezza Antonio Annarumma del 19 novembre 1969.

Durante un corteo dell’Unione comunisti italiani marxista leninisti, Annarumma resta ucciso da un tubo d’acciaio scagliato da uno dei manifestanti il 19 novembre 1969.

Un coro di proteste alimenta “la maggioranza silenziosa”, che chiede, con insistenza, alle forze dell’ordine l’utilizzo del “pugno di ferro” contro le manifestazioni della sinistra extraparlamentare.

Ricordiamo il caso”Pinelli” vittima innocente morto nella sede della Questura di Milano

15 /12/1969 Giuseppe PINELLI, anarchico, muore durante l’interrogatorio alla Questura di Milano, precipitando misteriosamente dalla finestra forse per un “malore attivo”, secondo una sentenza giudiziaria che lascia l’amaro in bocca.

Ricordiamo gli 11 caduti morti negli scontri politici a Milano

2 – 12/12/1970 Saverio SALTARELLI, studente ucciso in via Larga da un candelotto Lacrimogeno

lanciato dalla polizia, ad altezza d’uomo, nel corso della manifestazione per l’anniversario di piazza Fontana.

3 – 11/03/1972 Giuseppe TAVECCHIA pensionato, muore colpito da un candelotto lacrimogeno nel corso degli scontri di “guerriglia urbana” in via Verdi, a seguito di scontri avvenuti attorno alla sede del Corriere della Sera.

4 – 23/01/1973 Roberto FRANCESCHI, studente, ucciso da un candelotto lacrimogeno sparato dalla polizia nel corso degli scontri presso l’Università Bocconi.

5 – 16/04/1975 Claudio VARALLI, studente, ucciso in piazza Cavour a colpi di pistola dal missino Braggion.

6 – 14/04/1975 Carlo Saronio ricercatore, sequestrato e trovato morto nel 1979 in un canale a Segrate per mano di Autonomia Operaia.

7 – 17/04/1975 Giannino ZIBECCHI, ucciso in piazza Cavour, durante la manifestazione per commemorare la morte di Varalli.

8 – 25/05/1975 Alberto BRASILI, studente lavoratore, viene aggredito e ucciso a pugnalate da un gruppo di destrorsi “sanbabilini” in via Mascagni.

9 – 27/04/1976 Gaetano AMOROSO, viene ucciso a coltellate dai neofascisti presso la Casa dello Studente a Città degli Studi in via Pascoli.

10 – 25/11/1978 Mauro BRUTTO, cronista dell’Unità, cercava di far luce sulla morte di Fausto Tinelli e Lorenzo Jannucci, fu investito da un’autovettura guidata da giovani che si fermarono per soccorrerlo.

11 – 23/02/19086 Luca ROSSI, studente di solo 20 anni, venne ucciso mentre andava a prendere il tram da un colpo d’arma da fuoco, sparato accidentalmente da un agente di polizia coinvolto in una rissa in piazzale Lugano. La sua Associazione nasce il 30 luglio 1992 per l’educazione alla pace e all’amicizia fra i popoli..

11 – 17/03/2003 Davide “Dax” CESARE, militante del Centro Sociale O.R.So (Officina di Resistenza Sociale), ucciso a coltellate all’Ospedale San Paolo (quartiere Barona) dai fratelli neofascisti Federico e Mattia Morbi e dal loro padre Giorgio Morbi, che li ha spalleggiato ed è stato prosciolto per mancanza di prove della sua partecipazione diretta all’agguato mortale (non riguarda gli anni di piombo).

Alcuni feriti gravi per atti di terrorismo

Chi ha vissuto una dimensione umana privata e intima, all’interno di una vicenda pubblica di terrorismo o di strage, di mafia o di ogni forma di violenza, fatica a ricostruire una piccolo galleria autobiografica delle proprie vicende umane segnate da tante ferite fisiche e psicologiche che non riescono a rimarginarsi.

Quando si prende coscienza di vincere la diuturna solitudine e sofferenza e si vuole ricordare la violenza irrazionale e le ragioni per cui è avvenuta, allora i famigliari diventano testimoni di una “storia nascosta” e parlano del tragico evento per riannodar sentimenti e memoria.

Per trasmettere valori, per dare un senso alla vita, per fare i conti con la storia alla ricerca della verità, senza giustificare il male col facile perdonismo.

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1 – 21/06/1971 Giovanni COCCO, pittore, ferito durante l’assalto fascista al Circolo Carlo Perini.

2 – 19709/1971 Mario CAMPANILE, Guardia di PS – Moti di Reggio Calabria – ferito da Avanguardia nazionale,

3 – 17/05/ 1973 Aldo BERNAREGGI, vigile urbano ferito nella strage della Questura di Milano.

4- 15/05/1975 Massimo DE CAROLIS, avvocato, allora capogruppo DC a Palazzo Marino.- brigate rosse.

5 – 07/10/1975 Cosimo VERNICH, brigadiere degli agenti di custodia del carcere di San Vittore- ferito dai nuclei armati proletari (NAP).

6 – 10/11/1975 Valerio DI MARCO, capo del personale della Leyland Innocenti. – Potere Proletari Armati.

7 – 18/01/1976 Lucio PRATI, brigadiere dei Carabinieri. Conflitto a fuoco cattura R. Curcio br.

8 – 11/03/1976 Fulvio NERI, Ginecologo – brigate rosse.

9 – 02/04/1976 Matteo PALMIERI, capo delle guardie alla portineria della Magneti Marelli.- br.

10 – 16/12/1976 Giovanni LAI, Carabiniere per scoppio ordigno a Brescia in piazzale Arnaldo.

11 – 24/01/1977 Nicola TOMA, funzionario della Sit – Siemens.

12 – 09/3/1977 Adriano COMIZZOLI, agente PS, frazione Cascina Olona di Settimo Milanese ferito da terroristi dei GAP

13- 19/02/1977 Guglielmo RESTELLI, caporeparto della Breda – brigate rosse

14 – 18/04/1977 Bruno RUCANO, capo del personale della società Vanossi.

15 – 14/05/1977 Maurizio GOLINELLI, edicolante sparato al volto durante scontri a fuoco con manifestazione di sinistra.

16 -19/05/1977 Giuseppe GHETTI, medico chirurgo specialista in medicina del lavoro, ferito nel suo ufficio di Seveso, mentre tutti gli altri furono feriti a Milano.- brigate rosse.

17 – 02/06/1977 Indro MONTANELLI, giornalista, direttore del «Giornale Nuovo».- brigate rosse.

18 – 09/06/1977 Fausto SILINI, caporeparto della Breda – brigate rosse

19 – 12/06/1977 Vito PATRONO, carabiniere.- brigate rosse.

20 – 12/06/1977 Gesuino SOLISI, carabiniere. – ferito dalle brigate rosse.

21 – 20/06/1977 Giuseppe D’AMBROSIO, caporeparto della Sit – Siemens.- Squadre Operaie Combattenti,

22 – 25/06/1977 Roberto ANZALONE, presidente Associazione Medici Mutualistici milanesi. – Prima Linea.

23 – 30/06/1977 Luciano MARRACANI, dirigente della FIAT-OM – brigate rosse.

24 – 23/10/1977 Carlo ARIENTI, consigliere comunale DC – brigaste rosse

25 – 08/11/1977 Aldo GRASSINI, dirigente dell’Alfa Romeo – brigate rosse

26 – 31/01/1978 Armando GIROTTO, titolare della omonima tipografia- Squadre Operaie Combattenti.

27 – 16/02/1978 Domenico SEGALA, dirigente dell’Alfa Romeo- Organizzazione – ultrasinistra.

28 – 04/05/1978 Umberto DEGLI INNOCENTI, dirigente della Sit – Siemens. – brigate rosse

29 – 08/05/1978 Diego FAVA, medico capo della sezione Inam di Porta Ticinese. Ferito dai .Proletari Armati per il Comunismo (PAC).

30 -10/05/1978 Franco GIACOMAZZI, ricercatore Montedison–Fronte Popolare Comunisti Armati.

31– 11/05/1978 Marzio ASTARITA, dirigente Chemical Bank – Prima Linea.

32 – 12/05/1978 Tito BERARDINI, segretario di una sezione DC.- brigate rosse.

33 – 05/07/1978 Gavino MANCA, funzionario della Pirelli.- brigate rosse.

34 – 10/07/1978 Marcello MORESCO, vigile urbano del Comune di Milano- brigate rosse.

35- 29/09/1978 Ippolito BESTONSO, dirigente dell’Alfa Romeo – brigate rosse.

36 – 13/11/1978 Mario MARCHETTI, direttore sanitario di San Vittore – Rep. Comunista d’Attacco.

37 – 24/01/1979 Battista FERLA, capo infermiere del Policlinico di Milano.- brigate rosse.

38- 16/02/1979 Alberto TORREGIANI, figlio del gioielliere Pierluigi ucciso nel suo negozio, mentre Alberto rimase gravemente ferito e oggi vive su di una sedia a rotelle.- PAC (CesareBattisti).

39 – 18/05/1979 Domenica NIGRA, ostetrica accusata di effettuare aborti clandestini – brigate rosse.

40 – 20/12/1979 Ferdinando MALATERRA, vice capo infermiere del Policlinico di Milano.- brigate rosse.

41 – 20/12/1979 Nino MANFREDINI, vice capo infermiere del Policlinico di Milano.- brigate rosse.

42 – 10/02/1980 Mario MIRAGLIA, ingegnere e dirigente d’azienda.- Reparti Comunisti d’Attacco.

43 – 21/02/1980 Pietro DELLERA, capo reparto dell’Alfa Romeo – brigate rosse.

44 – 01/04/1980 Emilio DE BUONO, giornalista de “il Popolo e Presidente Circolo Prealpi”- b.r.

45 – 01/04/1980 Antonio IOSA, presidente Circolo culturale Carlo Perini – brigate rosse.

46 – 01/04/1980 Eros ROBBIANI, segretario DC sezione “L. Perazzoli” – brigate rosse.

47 – 01/04/1980 Nadir TEDESCHI, parlamentare DC – brigate rosse.

48 – 07/05/1980 Guido PASSALACQUA, giornalista de “La Repubblica” – brigate rosse.

49 – 2/08/ 1980 Roberto CASTALDO, Ferroviere – Strage Stazione di Bologna.

50 – 26/11/1980 Giuseppe PALERMO, carabiniere ferito dai Nar in una carrozzeria di Lambrate – Nuclei Armati Rivoluzionari (NAR).

51 – 11/12/1980 Maurizio CARAMELLO, dirigente dell’Italtrafo Breda – brigate rosse.

52 – 28/06/1981 Sergio ALBERTARIO, tipografo considerato delatore da Prima Linea (Nuclei Comunisti Combattenti).

53 – 11/10/1981 Angelo VELATI, Carabiniere – NAR (neofascisti).

54 – 2/7/1993 Stefano RUARO di Vezza d’Oglio (Bs), paracadutista Folgore, terrorismo islamico a Mogadiscio.

55 – 17/08/2004 Bruno D’ERRICO brigadiere dei Carabinieri – Strage di Nassiriya in Iraq.

56 – 18/01/2011 Luca BARISONZI di Gravellona Lomellina (PV), caporal maggiore Alpini, vive in carrozzina, dopo ferimento a Sala Murghab in Afghanistan.

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Non dimenticare i sequestrati

Si ricordano anche i quattro sequestri famosi avvenuti a Milano: quello dell’attrice Franca Rame da parte di un commando di neofascisti, quello del dirigente della Sit – Siemens Idalgo Macchiarini, quello dell’ing. Carlo Saronio che fu poi ucciso e quello dell’ing. Renzo Sandrucci, dirigente dell’Alfa Romeo, da parte di gruppi eversivi di sinistra e delle brigate rosse.

Le vittime della strage di piazza della Loggia a Brescia

senza colpevoli come per la strage di piazza Fontana di Milano

Brescia, piazza della Loggia, 28 maggio 1974: è in corso una manifestazione organizzata dal Comitato Permanente Unitario Antifascista. Ad essa vi aderiscono tutte le forze politiche e sociali della città (ad esclusione del MSI). Le Organizzazioni Sindacali dichiarano lo sciopero generale. Alle 10,12, mentre sta parlando, nella centralissima piazza della Loggia, il sindacalista della CISL Franco Castrezzati, scoppia una bomba posta in un cestino. Si registrano tra i manifestanti 8 morti e 103 feriti.

I feriti della strage di Piazza Fontana sono stati 84, dei quali 33 dipendenti della banca:

Agnelli Guglielmo, Aiello Salvatore, Airoli Carlo Antonio, Arioli Giuseppe, Barbieri Luigi, Bellaviti Antonio, Bellaviti Felice, Benigni Mario, Bergo Vittorio, Canepari Egidio, Cantoni Giuseppe, Caria Ezio, Carini Riccardo, Cattaneo Mario, Cerabolini Bruno, Cipolla Domenico, Codecà Luigi, Colombo Carlo, Cugini Franco, De Franceschi Renato, Falappi Adelfino, Falappi Giulio, Fiocchi Gianfranco, Ghirardi Enrico, Grioni Francesco, Lesmo Agostino, Magenes Primo, Martinetti Luigi, Meroni Dino, Messa Giacomo, Migliavacca Battista, Mocchi Raffaele, Morstabilini Giovani Maria, Nava Felice, Negri Giuseppe, Ortelli Taricio, Papetti Giocondo, Papetti Piero, Pirola Giuseppe, Pizzamiglio Enrico, Pizzamiglio Patrizia, Pizzocaro Angelo, Taveggia Antonio, Ubertone Angelo, Vaiani Francesco, Valtorta Felice, Villa Serafino, Ancona Dario, Barater Giuseppe, Bellemo Sergio, Boccola Gianfranco, Bodini Carlo, Bodini Gabriella, Buchetti Adino Bruno, Caldara Luigi, Cattaneo Guglielmo, Cei Guido, Codecasa Erminio, Delprimo Pietro, De Mauro Corrado, Fornara Attilio, Foti Pasquale, Galimberti Alberto, Gavardi Pietro, Labombarda Raffaele, Lancellotti Franco, Maiocchi Francesco, Nobili Loris, Parachini Roberto, Pinchiroli Egidio, Pozzi Giuseppe, Prina Roberto, Riva Carlo, Roffi Arnaldo, Serra Francesco, Torella Osvaldo, Troni Pietro, Villa Quirino, Volo Pietro e Zumaglino Edgardo.