Più personale sanitario altamente qualificato all’interno della Direzione Generale Welfare
Unanime via libera a mozione urgente per scarcerazione immediata dell’avvocata iraniana Nasrin Sotoudeh
Milano, 26 marzo 2019 – Via libera all’unanimità in Consiglio regionale alla Risoluzione che impegna la Giunta a promuovere, in sede di Conferenza Stato-Regioni e Province autonome, la revisione sia delle tariffe di cessione degli emocomponenti e degli emoderivati che delle quote di rimborso per le attività svolte dalle associazioni di donatori e volontari del sangue (AVIS). Il documento inoltre di consentire l’accesso dei medici specializzandi alle unità di raccolta del sangue di AVIS, riconoscendo questa attività tra quelle ricomprese nel loro percorso formativo.
“E’ una richiesta nata dall’ascolto delle associazioni, tra cui AVIS, vero vanto lombardo – ha spiegato il Presidente della Commissione Sanità Emanuele Monti (Lega), che ha illustrato il provvedimento -. Preso atto che oltre il 50% del sangue raccolto in Lombardia proviene dalle associazioni, abbiamo dato la possibilità ai medici specializzandi di diventare volontari. La Lombardia è, infatti, la prima regione italiana nella cultura della donazione di sangue. Un esempio che va sostenuto ed implementato”.
Via libera a maggioranza (52 voti a favore, 17 astenuti) anche alla legge che prevede la presenza di più personale sanitario altamente qualificato all’interno della Direzione Generale Welfare per migliorare l’efficienza del sistema socio sanitario lombardo.
“Si tratta di un provvedimento che si rende necessario per realizzare gli obiettivi della programmazione regionale nell’ambito socio sanitario – ha spiegato Emanuele Monti (Lega) -. I professionisti, che verranno selezionati, in maniera trasparente ed imparziale, faciliteranno la piena applicazione della legge di riforma del settore e soprattutto metteranno a sistema la recente delibera delle regole che istituisce le reti cliniche assistenziali, vero perno del sistema lombardo, con al centro la domanda e i servizi e la presa in carico dei pazienti cronici”. Perplessità sono state espresse dal Vice Presidente del Consiglio regionale della Lombardia Carlo Borghetti, che ha motivato il voto di astensione del Partito Democratico giudicando il provvedimento “necessario per rinforzare l’operatività dell’assessorato regionale, ma non risolutivo dei tanti punti aperti della sanità lombarda, a quattro anni dal varo della riforma”.
Approvata infine all’unanimità anche una mozione urgente per sollecitare la scarcerazione immediata dell’avvocata iraniana Nasrin Sotoudeh. La prima firmataria Carmela Rozza (PD) ha sottolineato come “le ragioni della condanna dell’avvocata Sotoudeh e le pene inflitte, 38 anni di carcere e 148 frustate, sono in chiaro contrasto con il rispetto della dignità umana e il divieto di trattamenti inumani sanciti dalla Costituzione, dalla Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea e dalla Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell’uomo. La Regione non può agire direttamente sul Governo iraniano ma ha il dovere –ha sottolineato la Rozza- di intervenire presso il Governo nazionale affinchè chieda, anche attivandosi presso l’Alto rappresentante per la politica estera dell’Unione europea e i Ministri degli Esteri degli altri stati membri dell’Unione, l’immediata scarcerazione di una donna che vanta una lunga militanza in difesa dei diritti umani e che ha l’unica colpa di aver lottato per l’autodeterminazione delle donne”.
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